8 novembre 2008

Sogno n. 24

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C'era un tizio che, pur possedendo un grande palazzo antico, viveva nel porticato che affacciava sul chiostro. Mi meravigliavo che attorno fosse tutto sporco, compreso il tizio che praticamente era un barbone.

Interpretazione

Qui possiamo vedere la fase intermedia attraversata dalla persona del sogno precedente: all'inizio dell'analisi c'era l'accettazione passiva e rassegnata della propria condizione di sconfitto, le doti possedute erano del tutto ignorate.

Poi c'è la scoperta quasi incredula dell'assurdità della propria posizione: stava vivendo praticamente da barbone anche se possedeva un grande palazzo antico!

Fare questa scoperta è la premessa indispensabile per poter iniziare la ricerca delle ragioni che lo spingevano ad adottare un comportamento così strano. Le ragioni sono spiegate nel sogno in cui compare Alberto Tomba: "Se ti dai per vinto e non reagisci alle sconfitte perdi la possibilità di diventare campione".
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Sul piano cosciente il sognatore non si rendeva conto di quanto fosse assurda la vita grama che stava conducendo. Il suo inconscio, invece, ne era perfettamente consapevole e ne rendeva partecipe la coscienza mediante questo sogno.
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Il nostro inconscio possiede una capacità di comprensione molto più potente di quella posseduta dalla coscienza. Il sogno appena interpretato lo dimostra al di là di ogni possibile dubbio. Se non interpretiamo i nostri sogni, perciò, rinunciamo a servirci di una risorsa preziosa che possiediamo e che sta lì, pronta per essere usata.

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