9 novembre 2017

Sogno n. 327



Sono davanti al mio analista e ho appena finito di fare la cacca. Mi sorprendo del fatto che, nonostante un lieve imbarazzo, non ho difficoltà a farla davanti a lui e nemmeno a pulirmi. Anzi, compio questa operazione in modo quasi disinvolto, soffermandomi ogni volta ad osservare la carta igienica che ho appena usato per controllare se ho pulito bene tutto. Tra l'altro ne uso anche molta.

Interpretazione

Terzo sogno di "pulizia-evacuazione". 

Qui lo "sporco" non viene più fuori alla presenza degli "altri", ma davanti al proprio analista perciò si tratta di un contesto terapeutico protetto quindi sicuro. La conseguenza è che l'operazione di svuotamento non viene più vissuta come una vergogna, ma come una liberazione-pulizia compiuta accuratamente, con disinvoltura e naturalezza. La sognatrice lo dice esplicitamente mettendo in evidenza anche l’aspetto quantitativo dell’operazione. Riferendosi alla carta igienica dice infatti “ne uso anche molta”.

In un'analisi questo è un punto di svolta decisivo per raggiungere il quale paziente e analista si sono impegnati attivamente. È una fase molto positiva del processo terapeutico, da ora in avanti c’è da aspettarsi che la paziente incontrerà meno resistenze anche se potranno esserci temporanei momenti di ricaduta, Momenti che un paziente, una volta, descrisse con questa felice espressione: “È un processo a denti di sega, un momento su, un momento giù”. È proprio così, c'è solo da precisare che in una sega i denti hanno tutti la stessa altezza e la conservano invariata, In analisi invece la durata, l'intensità e la frequenza dei "momenti su" vanno aumentando con il passare del tempo, mentre i "momenti giù" non spariscono del tutto, ma diventano accettabili, direi anche normali.