Sono
davanti al mio analista e ho appena finito di fare la cacca. Mi sorprendo del fatto che, nonostante un
lieve imbarazzo, non ho difficoltà a farla davanti a lui e nemmeno a pulirmi.
Anzi, compio questa operazione in modo quasi disinvolto, soffermandomi ogni
volta ad osservare la carta igienica che ho appena usato per controllare se ho
pulito bene tutto. Tra l'altro ne uso anche molta.
Interpretazione
Terzo sogno di "pulizia-evacuazione".
Qui lo "sporco" non viene più fuori alla
presenza degli "altri", ma davanti al proprio analista perciò si
tratta di un contesto terapeutico protetto quindi sicuro. La conseguenza è che l'operazione
di svuotamento non viene più vissuta come una vergogna, ma come una liberazione-pulizia
compiuta accuratamente, con disinvoltura e naturalezza. La sognatrice lo dice
esplicitamente mettendo in evidenza anche l’aspetto quantitativo dell’operazione. Riferendosi alla carta igienica dice infatti “ne uso anche molta”.
In un'analisi questo è un punto di svolta decisivo per
raggiungere il quale paziente e analista si sono impegnati attivamente. È una
fase molto positiva del processo terapeutico, da ora in avanti c’è da aspettarsi che la
paziente incontrerà meno resistenze anche se potranno esserci temporanei
momenti di ricaduta, Momenti che un paziente, una volta, descrisse con questa felice
espressione: “È un processo a denti di sega, un momento su, un momento giù”. È proprio così, c'è solo da precisare che in una sega i denti hanno tutti la stessa altezza e la conservano invariata, In analisi invece la durata, l'intensità e la frequenza dei "momenti su" vanno aumentando con il passare del tempo, mentre i "momenti giù" non spariscono del tutto, ma diventano accettabili, direi anche normali.