26 ottobre 2011

Sogno n. 199


.... ero sulla riva e davanti a me c'erano delle grotte profonde con dentro l'acqua. Veniva un pesce dalle forme mostruose che mi chiedeva aiuto. Si trattava di andare avanti in quelle grotte. Avevo un po' di timore, ma decidevo di andare.

Interpretazione
  •  Grotte e acqua =  inconscio, emozioni.
     
  • Il pesce, in quanto abitante nell'acqua =  contenuti dell'inconscio.
La mostruosità delle sue forme è dovuta al fatto che questi contenuti sono lontani dalla coscienza, quindi appaiono diversi, alieni ed anche inquietanti e pericolosi.

Questi contenuti chiedono l'aiuto della parte cosciente, della razionalità. È insolito che questo accada. Quasi sempre è la coscienza che viene sentita come la parte bisognosa d'aiuto in quanto esposta al rischio di essere travolta, sopraffatta. Comunque, in questo caso succede perciò bisogna prenderne atto (da molto tempo non mi meraviglio più di quello che emerge dall'inconscio).

Il sognatore ha "un po' di timore", ma non si lascia bloccare e va avanti lo stesso. Evidentemente ha superato la fase iniziale, quella in cui la paura induce alla fuga o alla paralisi.

Prognosi positiva...  :-)

19 ottobre 2011

Sogno n 198


Ricevo e pubblico

Ciao Romano,

non sentirti in dovere di interpretare il mio sogno, ci sono molte altre persone che hanno bisogno del tuo aiuto (che belle, le interpretazioni sul tuo sito, ogni volta scopro che mi piacerebbe avere il tempo di leggerle tutte - si impara molto anche così). Quindi metti pure il mio sogno in fondo alla lista. È un sogno fumoso, uno di quelli lunghissimi.

Antefatto: ieri sera ho conosciuto un paio di nuove ragazze, in un odiosissimo bar con un'odiosissima musica, ma ero molto nervoso e praticamente sono stato sempre con la bocca chiusa.

Il sogno è questo:

Sono seduto ad un tavolo lunghissimo, di legno, insieme con tante altre persone. Non riesco a vedere i limiti del tavolo, anche se di questa cosa non mi preoccupo. È tutto buio e fumoso, l'atmosfera sa di vecchio e di sporco, ma non mi preoccupo perché ci sono tantissime persone intorno a me che non sembrano notarlo e allora deve essere una cosa normale. A questa tavolata sono stato invitato.

Non capisco le dimensioni del posto in cui mi trovo; sono verso l'estremità di un tavolo, cinque-sei persone prima del capotavola. C'è un'apertura dalla quale entra una luce gialla e fumosa, come di un sole invernale. La porta è aperta e tutto questo mi pare normale, anche il luogo mi pare familiare.

Ho anche la consapevolezza che attorno a questo tavolo ci sono tutte le persone che ho conosciuto nella mia vita. Mi pare di intravedere qualche compagno di scuola e qualche ragazza conosciuta. Seppure siamo in tantissimi, l'atmosfera è molto intima. So, ma non lo vedo, che accanto a me c'è il mio amico G...  e forse anche la mia amica A...   e la cosa non mi interessa.

Una ragazza (che è poi quella che ho conosciuto la sera prima nella realtà) si alza e si offre come prostituta. Non ricordo le parole, ma dovevano essere molto volgari ed esplicite: in sostanza, noi ragazzi la potevamo seguire a turno in uno stanzino che ci aveva indicato con il dito. Era una sorta di piccolo antro coperto da una tenda. Ce ne erano cinque o sei, tutti uguali, uno accanto all'altro.

Un mio compagno, non identificato, segue con sicurezza la ragazza dietro la tenda. A quel punto sono investito dalla consapevolezza che, in quello e negli altri stanzini, si stanno consumando giochi erotici e atti sessuali. Prima uno, poi l'altro, si va dentro e si provano i piaceri della carne. Tutti lo fanno come fosse una cosa normale.

Quando arriva il mio turno, devo decidere se andare o no, ma interpretando il pensiero del mio amico cattolico G... mi rifiuto di andare. Ma poi spunta M... (un altro mio amico) e, tutto fiero e sicuro di sé, mi dice: "Io ci vado", trovando il coraggio di fare una cosa che sa benissimo essere molto importante per la sua vita. Allora dentro di me nasce invidia, rabbia ed anche delusione, per cui sono tentato di andare pure io (sono sentimenti che ho provato molte volte osservando certi atteggiamenti di M... che non mi piacevano, ma che avrei lo stesso desiderato imitare). Però mi giro e vedo una mia vecchia compagna di scuola, S... e dai suoi occhi capisco che non vuole che io vada.

Cambia scena. Ora sto camminando con S..., faccio per abbracciarla, stringo il mio fianco al suo e lo circondo con il mio braccio. Mi sento molto fiero, provo una sensazione mai sentita in vita mia, cioè quella di abbracciare una ragazza (come si fa, nei sogni, ad avere sensazioni tattili mai provate?). Le do la mano e noto che la mia suda, ma non ci do importanza.

Camminando, da un bar conosciuto che si trova alla sinistra, spunta un tale che ho conosciuto all'università (mi sta molto antipatico) e dà un calcio a S.... Quando me ne accorgo, mi giro e lo insulto, lo minaccio a non toccare più S...

Poi proseguiamo oltre. Ora camminiamo per una città, sembra un vicolo che ho visto a Parigi, c'è la stessa luce gialla e fumosa che entrava dalla porta aperta del locale. Parliamo, diciamo cose dolci tra di noi e stiamo bene. Lei è contenta della mia scelta e del fatto che ci siamo allontanati da quella tavolata. 

Adesso, però, vedo che siamo sulla strada del ritorno e che dovremo presto rientrare nel bar.

Questo è ciò che ricordo del sogno. Molto fumoso, ma certi particolari, come la rabbia per M... o l'abbraccio del fianco di S... , sono nitidi e chiari.

S... è l'unica persona del liceo di cui sento la mancanza. Tra di noi c'era un'amicizia molto stretta che per poco non era amore. Ora lei è andata a studiare in una famosa università americana e non la vedo da dicembre. È la persona più intelligente che abbia mai conosciuto e in America sta vincendo in ogni cosa, battendo - nei campi della filosofia, della matematica, della ricerca scientifica e della fisica nucleare - le persone più intelligenti del mondo che confluiscono in quella università per intraprendere una carriera da Nobel. Vado molto orgoglioso di questa mia amicizia e del fatto che io sia uno dei pochi che lei ha preferito.

Interpretazione

Questo sogno è talmente ricco di particolari che ci perderemmo in un dedalo di vicoli se provassimo a seguirli tutti. Allora cerchiamo di non lasciarci fuorviare dai dettagli e proviamo a individuare il "succo" del discorso sviluppato dal sogno. 

  • Nella prima parte, quella che precede il "cambia scena", compare una            PROSTITUTA cioè un tipo di donna che procura piaceri sessuali considerati dal sognatore in conflitto con i dettami religiosi. Peraltro vissuti senza un’adesione personale molta convinta. Infatti lui rifiuta di andare con la prostituta non per un’intima convinzione personale, ma “interpretando il pensiero del suo amico cattolico G.. Il vero giudice interiore non è il Super-Io del sognatore, ma quello del suo amico.
  • Nella seconda parte, invece, compare una figura di donna esclusivamente SPIRITUALE, tutta intelligenza, studio e amicizia platonica.
 Il sognatore sta vivendo un conflitto molto intenso tra le proprie pulsioni sessuali disprezzate in quanto considerate volgari - che lo spingerebbero ad entrare nello stanzino in cui si fanno giochi erotici - e l’aspirazione a rapportarsi con una donna totalmente “depurata” della componente sessuale.

È molto probabile che in questo ragazzo l’immagine della donna “depurata” non sia nata da un bisogno autonomo, indipendente, ma solo come reazione all’immagine rifiutata della donna-prostituta. Anche se non fosse così, comunque, il punto nodale del sogno è la presenza del conflitto. È su quello che bisognerebbe lavorare per risolvere il problema del giovane. La psicoterapia non dovrebbe lasciarsi impelagare nelle dispute troppo teoriche.

Il "succo" del sogno è questo. Una volta capito il senso generale possiamo dedicarci anche agli altri aspetti secondari senza correre il rischio di perderci per strada.

Prima della contrapposizione Donna-Prostituta e Donna-Spirituale potremmo considerare quella ancora più generale Sensualità-Spiritualità. Ma su questo si potrebbero scrivere interi volumi di dotte considerazioni filosofiche, religiose, storiche, mitologiche, cosmologiche e qui invece siamo solo in un blog, sia pure un po’ particolare.

Per rendersi conto di quanto il sognatore consideri spregevole quel tipo di sessualità basterà considerare il termine che usa per indicare il locale in cui la prostituta offre le sue prestazioni, lo chiamo ANTRO.

Le sensazioni che il sognatore prova nei confronti della donna del primo tipo non sono prodotte da una prostituta di mestiere, ma da una ragazza qualsiasi conosciuta la sera prima. Vuol dire che a fargli schifo non è il sesso prezzolato, ma il sesso in se stesso. O meglio, il sesso gli appare sempre come sesso prezzolato.

Lui si sente diverso da tutti gli altri: "tutti lo fanno come fosse una cosa normale", ma lui non lo fa.

Lui rifiuta di andare perché "Interpreta il pensiero cattolico del suo amico”. Il condizionamento dovuto all'educazione religiosa sembra che lo blocchi ma, forse, non è di questo che si tratta realmente, forse è un alibi di cui si serve per "coprire" la ragione vera cioè la paura e il disprezzo per il rapporto sessuale con la donna. Perché dico "alibi"? Perché, se fosse una motivazione genuina, la sentirebbe come "sua", non avrebbe bisogno di proiettarla nel suo amico cattolico.

La sua tentazione di andare con la donna non nasce da un desiderio sessuale vero e proprio, ma solo dall'invidia per l'amico M. e dal desiderio di possedere la sua "sicurezza-fierezza".

Finalmente, a trarlo d'impaccio, compare l'amica S. che gli fa capire che non vuole che lui vada a sporcarsi con i piaceri della carne. Infatti lei è una donna "tuttocervello", una donna che coltiva solo la "conoscenza". Il sognatore si sente a suo agio con lei perché non lo spinge verso il "basso", là dove regna la concupiscenza e dove si è chiamati a dare prova della propria virilità.

Il contatto fisico con questa amica è del tutto casto, si riduce a quello fianco contro fianco e al braccio attorno alla vita. L'energia del desiderio sessuale viene sostituita da quella espressa dall'eroe coraggioso che si erge a difensore della propria dama assalita da un vile che se la prende con chi è più debole. Il fremito dell'orgasmo viene sostituito da quello prodotto dalla fierezza.

Però la parentesi vissuta con l'amica intellettuale è solo una parentesi, appunto. La vita alla quale il giovane si sente condannato è quella che si svolge nel bar verso il quale "dovremo presto rientrare" .

Conclusione:  difficoltà nel gestire la propria sessualità e tendenza a sublimarla in Intelligenza-Conoscenza.

13 ottobre 2011

Sogno n. 197

Ricevo e pubblico:

Devo essere messo un po' male, ma mi sono letto quasi tutti i sogni e le interpretazioni che ne proponi tu. Anch'io ero arrivato a certe simbologie e quello che ho letto mi ha chiarito certe cose.

Mi chiamo P... e ho 23 anni. Sotto una superficie tranquilla ho sempre sentito che dentro di me c'era qualcosa che non andava, qualcosa che poteva spiegare le ragioni della mia timidezza e anche altri problemi.

Da tre anni scrivo i sogni che ricordo meglio, ma solo di recente ho cominciato a leggere qualcosa di psicanalisi ecc. Grazie all'aiuto di un amico che conosce un po' Freud ho cominciato ad analizzare i miei sogni e a scavare in profondità. Desidero scoprire la verità su me stesso, ma mi rendo sempre più conto che ciò significherà rimettere in discussione tutto di me (con tutti i dubbi e le difficoltà che ciò comporta). Ho bisogno di uno che mi guidi, ma al tempo stesso ho paura.

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Mio commento, ovviamente in forma dubitativa in quanto non so niente di te e della tua vita:

Paura di scoprire che in te ci sono risorse che finora non hai utilizzato perché le ignoravi? Paura di liberarti della palla al piede che ti impedisce di correre?

Il nuovo produce sempre curiosità ed eccitazione accompagnate tuttavia anche da un pizzico di timore. Ti invito a riflettere che, se lasci che quest'ultimo prenda il sopravvento, dovrai dire addio ad ogni scoperta del nuovo!

Rileggiti il sogno n. 62, si riferisce proprio a questo tipo di problematica.

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Qui sotto ti invio il sogno che ho fatto in questi giorni. È arrivato dopo che ho cominciato a scavare dentro di me. Ho provato a interpretarlo per conto mio (anche se non mi convince del tutto), ma mi farebbe piacere sapere cosa pensi tu del sogno e della mia interpretazione.

Sono tornato a casa per alcuni giorni. Faccio un fuoco in cima alla via. Il giorno dopo voglio finire quello che non ho bruciato. So che è pericoloso, ma accendo lo stesso il fuoco sotto un albero dentro il condominio di mia zia (zia paterna, non sposata, che ha creato molti problemi in famiglia). 

Ci sono due grosse balle che bruciano, poi il fuoco prende tutto l'albero e ne vedo bene la chioma in fiamme. Allora penso: "Oooh! Ma cosa ho fatto?" e chiamo il 112.
Tutto è buio. Non ho problemi a telefonare, ma mi chiedono i miei dati e questo mi scoccia.
Quella che segue è l'interpretazione che ho trovato io. Tu cosa ne pensi?
È da pochi giorni che sono tornato a guardare dentro di me. Ho scoperto una parte dei miei dinamismi inconsci. Sento questa ricerca come una cosa rischiosa che però voglio fare. Ma ho paura di perdere il controllo e di perdere la mia virilità. Ho bisogno di farmi aiutare, ma mi blocca il dovermi aprire completamente con qualcuno.

Se potrai rispondermi (presto se ti è possibile) ti ringrazierò di cuore.

Interpretazione

L'unico commento che posso fare alla tua interpretazione è che hai messo bene a fuoco il significato di fondo del sogno. E lo dico senza ironia. Aggiungo solo alcune osservazioni.

Il fuoco rappresenta sia le emozioni molto intense (di una passione diciamo che "divampa") sia la funzione purificatrice. Sommando i due significati si ottengono le emozioni purificatrici. Nel tuo caso potrebbero essere, per esempio, un rancore e una rabbia covati a lungo, ma rimossi perché suscettibili di produrre - se lasciate affiorare fino alla coscienza - una reazione di sgomento-incredulità come quella che nel sogno manifesti con l'espressione: "Ooh! Ma cosa ho fatto?". Che diventerebbe ancora più chiara se formulata in questo modo: "Ooh! Ma cosa ho combinato?".
             
L'albero è il simbolo della virilità, ma anche della madre. Se questo fosse il significato giusto, se ne potrebbe dedurre che in te c'è il timore che un'operazione iniziata come normale e innocua pulizia (incendio delle due balle) possa crescere di proporzioni e trasformarsi in una distruzione della figura materna. 

Ti scoccia che al telefono chiedano i tuoi dati. Forse perché questo rende possibile la tua identificazione. Il che rende evidente la presenza in te di un forte senso di colpa. Colpa di cui temi di poter essere chiamato a rendere conto.

6 ottobre 2011

Sogno n. 196

. 
Degli operai hanno fatto un lavoro per il condominio ed io li pago con un assegno posdatato. Firmo anche altri assegni posdatati per altre cose.

Sul momento penso che a quelle date avrò i soldi per la copertura, poi però mi preoccupo perché mi rendo conto che, per altri assegni fatti in precedenza, mi troverò in difficoltà: ci arrivo pelo-pelo  o mi manca addirittura qualcosa.

Allora mi dà molto fastidio questo dover correre sempre per coprire gli assegni, mi mette paura, non mi piace e penso di cambiare sistema perché mi rendo conto che questo mio modo di fare mi mette in pericolo.

Interpretazione

Chi ha fatto questo sogno è cresciuto in una famiglia in cui era considerato normale spendere i soldi che non c'erano cioè fare debiti anche per le cose superflue.

L’effetto prodotto da questa "pedagogia" è stato che anche lui è vissuto per molti anni ricorrendo con leggerezza ai debiti per procurarsi le cose che desiderava. Il piacere di poter disporre immediatamente degli oggetti desiderati prendeva il sopravvento sulla consapevolezza che i debiti, prima o poi, devono comunque essere pagati.

Questo suo modo di vivere aveva prodotto due risultati: 
  1. Doveva spesso ricorrere ai soliti stratagemmi consistenti nel cambiare banca frequentemente, nel rincorrere gli assegni scoperti, nel procurarsi carte di credito sempre nuove, ecc.
  2.  Adesso gran parte di quello che guadagnava se ne andava per pagare gli interessi sulle somme avute in prestito e per per "tappare" i buchi aperti in precedenza.
Chiarito questo, è facile capire che il sogno rappresenta un importante punto di svolta nella sua vita. Adesso si rende finalmente conto di come è vissuto fino ad ora ed ha paura, quel sistema non gli piace più e vuole cambiarlo.

Se poi teniamo presente anche il significato simbolico che i soldi hanno nei sogni (energie interiori), ci rendiamo conto che il sognatore sta sulla buona strada per acquisire una maggiore capacità di amministrare le sue risorse interne.

Anche nella vita reale di questa persona si è verificato un cambiamento. Adesso spende il suo denaro con maggiore oculatezza, è più responsabile nelle sue decisioni, è più consapevole del suo ruolo di padre e così via.

Il tutto è "condito" da una grande soddisfazione derivante dal suo "piacersi di più". Quindi una maggiore autostima dalla quale scaturisce una maggiore sicurezza che a sua volta fa crescere il piacersi di più, in un virtuoso sviluppo circolare. È la ricompensa di cui parlo nell'interpretazione del sogno precedente.