Quando ci si trova in questo stato, è facile vedere gli altri come persone più fortunate alle quali è stato concesso di gustare il lato piacevole della vita cioè quello che si presta ad essere rappresentato “a colori”. In questi casi non serve a molto fare appello alla volontà e SFORZARSI di vedere i colori: non funziona! L'unico modo per uscire dallo stato depressivo è risalire alla radice che l’ha prodotto. Volendo usare il simbolo contenuto nel sogno precedente, in molti casi la radice perde il suo potere patogeno solo quando affrontiamo il FRATE smettendo di fuggire di fronte a lui. A quel punto si scopre che i capi d'imputazione che contestavamo a noi stessi sono molto meno gravi di quanto credevamo. A volte, poi, spariscono del tutto.
Poiché scrivo queste mie interpretazioni anche per le persone che non sono pratiche di psicologia del profondo, è il caso di aggiungere che i capi d’imputazione che contestiamo a noi stessi non sono accessibili alla coscienza senza un adeguato lavoro sui sogni perciò è inutile cercare di farli affiorare con un semplice lavoro d’introspezione razionale “a freddo”.
Tornando al sogno in questione, la paziente sta cominciando a percepire e assaporare i primi segni di uscita dalla depressione. Per adesso sono soltanto brevi attimi, ma per lei si tratta comunque di un’esperienza nuova che le consente di prospettarsi il seguito dell’analisi come un percorso promettente.