25 aprile 2018

Sogno n. 333


Stavo pensando ad un incontro che dovevo avere a Napoli. Pensavo ai pericoli ai quali si può andare incontro girando per Napoli di sera e senza conoscerla. Mi rendevo però improvvisamente conto del fatto che tanta gente ci va e non le succede niente, che nella maggior parte dei casi non succede nulla. Allora mi tranquillizzavo.

Interpretazione

Durante la seduta il sognatore stesso ha fatto subito l'associazione Napoli = Inconscio. Detto questo, il significato del sogno diventa chiaro. Interessante soprattutto la frase conclusiva perché lascia prevedere un decorso dell'analisi più disteso e tranquillo.

Nei sogni di altri pazienti, al posto di Napoli può esserci qualsiasi altro luogo che appaia o sia effettivamente straniero, insolito, sconosciuto, quindi potenzialmente pericoloso.

A qualcuno potrebbe venire in mente di obiettare che l'opinione del paziente su Napoli è solo un pregiudizio, per giunta anche negativo. Obiezione giusta, ma in questa sede il giudizio sull'opinione del sognatore non interessa. Per l’interpretazione del sogno quello che conta è solo il punto di vista del sognatore. Giusto o sbagliato che sia.  

Consentitemi di fare una riflessione di carattere generale. I sogni come questo rendono problematica la tesi di chi sostiene che i sogni servono solo per consentire al cervello di elaborare di notte e organizzare meglio il materiale accumulato durante le esperienze del giorno prima. 

Può darsi che i sogni abbiano anche questa funzione, ma secondo me si tratta di una funzione marginale. Non è escluso poi che la tesi suddetta sia stata sviluppata da chi ha paura dell'inconscio in quanto popolato di presenze autonome che si sottraggono al controllo diretto della ragione. Non a caso infatti chi sostiene questa tesi è quasi sempre un ricercatore che ha distorto il senso vero della scienza trasformandola in "scientismo", che è tutt'altra cosa.

Nel fare questa ipotesi sono troppo malizioso? È poco probabile. Presuntuoso? È possibile.