31 marzo 2011

Sogno n. 172

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Un cane lupo entra in casa mia di notte e va in cucina dove apre il frigo e si mangia le provviste. La mattina dopo me ne accorgo e lo caccio via. Poi esco in giardino e vedo che sta ancora lì e ci sono anche altri animali. Sul momento cerco di cacciarli tirando loro dei sassolini perché non ho altro poi però mi rendo conto della inadeguatezza del mio gesto.

Interpretazione

Per l'interpretazione vedere il sogno precedente. Si può notare che il cane lupo entra "di notte". Vuol dire che l'aggressività si rende manifesta solo sul piano inconscio, sul piano cosciente è stata “rimossa”. È ancora lontana dal piano cosciente...

Notevole anche il fatto che il cane lupo mangia le provviste. Significa che questa persona si rende conto, a livello profondo, che l'aggressività rimossa sottrae e sperpera le sue energie vitali (il cibo)..

Il tentativo di scacciare il cane lupo e gli altri animali fallisce perché non possiamo liberarci dell'aggressività (proiettata all'esterno) semplicemente scacciandola. L'unico modo per liberarsene davvero consiste nel passare attraverso due fasi: 1). Scoprire, grazie ai sogni, che si tratta della "nostra" aggressività. 2). Una volta presa coscienza di questo fatto, diventa possibile elaborarla e metabolizzarla, conservandone però la parte utile cioè quella che forma il nucleo della "grinta" necessaria per affrontare la vita.

26 marzo 2011

Sogno n. 171

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Sto in casa mia e c'è un leone che vuole giocare con me, prende in bocca la mia mano, mi sta vicino. Istintivamente vorrei fuggire, ma razionalmente mi dico: "Se scappo vede che ho paura e mi corre dietro". Allora lo assecondo e lo lascio giocare. Poi arriva il mio cane che si dà i bacini col leone.
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Interpretazione

La situazione è completamente diversa rispetto a quella del sogno precedente, ma il significato è molto simile. Si tratta della presa di contatto con la propria aggressività. Di diverso ci sono tre cose:
  • In questo caso l'aggressività alla quale si riferisce il sogno è maggiore, infatti un leone è palesemente più pericoloso di un ladro.
  • Qui c'è ancora un forte residuo di timore che sopra, invece, alla fine svanisce.
  • Qui manca la percezione degli effetti benefici prodotti dal prendere contatto con la parte aggressiva.

Il sogno che segue è della stessa persona e possiamo trarne la conferma che la sua posizione lungo il percorso della terapia è meno "avanzata" rispetto a quella di chi ha fatto il sogno n. 170.

20 marzo 2011

Sogno n. 170


Nel negozio in cui lavoro entra un uomo che estrae una pistola e dice che è una rapina. Poi spara ma i proiettili sono piccolissimi e non feriscono. Cerco di fargli capire che non è bello fare una rapina, allora lui esce dal negozio per andarsene col complice che lo aspettava in macchina. Quando quest'ultimo capisce che l'altro è uscito senza il bottino, fugge con la macchina lasciandolo a piedi. Allora l'uomo rientra nel negozio e ci aiuta nel nostro lavoro.
Tutto questo avviene mentre stiamo per chiudere, ma continua ad entrare gente, tanta gente che vuole fare compere e così non possiamo chiudere.
Arriva anche la proprietaria del negozio con una bambina che sta piangendo. Io le chiedo perché piange e lei mi dice che l'ha picchiata perché stava facendo tanti capricci.
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Interpretazione

Il ladro con la pistola potrebbe far pensare alla figura maschile vissuta come aggressiva, ma in questo caso è più probabile che rappresenti l'aggressività della stessa sognatrice la quale ne ha paura quindi la proietta all'esterno.
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Poi scopre però che non è veramente pericolosa (i proiettili sono piccolissimi e non feriscono), allora comincia a dialogare con questa parte di se stessa. A quel punto avviene una trasformazione: quello che prima era un pericolo si trasforma in un valido aiuto per il lavoro e questo ne risulta incrementato proprio quando uno meno se lo aspetterebbe, nel momento di chiudere.

Le nostre parti ritenute "cattive" contengono una grande quantità di energia che resta inutilizzata finché prendiamo le distanze da loro, ma nel momento in cui ci avviciniamo e cominciamo a dialogare, tutta quell'energia diventa utilizzabile per scopi utili o piacevoli.
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C'è da dire anche che l'aggressività non è sempre e totalmente negativa. A parte le situazioni in cui la usiamo per difenderci da un pericolo, la sua natura profonda è identica a quella che sta alla base della cosiddetta "grinta" che ci permette di affrontare e risolvere le difficoltà, di avere successo nella vita. È solo questione di "dosaggio", la differenza sta solo nella quantità.
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La bambina che piange perché è stata picchiata ci fa capire che l'aggressività di cui parla il sogno non è di tipo generico, ma si riferisce a quella rivolta contro i bambini. La conferma di tale ipotesi viene dal fatto che questa donna faceva spesso sogni in cui dei bambini correvano gravi pericoli. Ipotesi: potrebbe trattarsi della rivalità-gelosia tra fratelli e sorelle.

14 marzo 2011

Sogno 169 (bis)

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Ero in bicicletta e volevo seguire un’aquila reale che stava planando nel cielo. Ogni tanto voltava la testa per guardarmi, come per accertarsi che la stessi seguendo davvero. Mi piaceva anche il verso che emetteva ed ero così attratto da quell’animale che non riuscivo a fermarmi. Ma ad un certo punto mi prendeva un affanno incredibile e sentivo che i muscoli delle gambe erano diventati talmente duri che non riuscivo più a pedalare. Allora mi giravo e vedevo che attaccato alla mia bicicletta c’era un carrello sopra il quale stava seduto il mio nonno materno. Sentivo ancora il verso dell’aquila, ma non la vedevo più. Provavo un grande sfinimento e alla vista del nonno anche rassegnazione.

Interpretazione

Nella vita reale, a causa dell’età, il nonno del sognatore non ci sta più molto con la testa quindi si presta molto bene a rappresentare simbolicamente la parte poco efficiente del sognatore stesso, la parte che lo blocca e gli rende impossibile seguire e realizzare le sua aspirazioni ALTE, REGALI, NOBILI (l’aquila regale). Quest’ultima esprime anche l’idea della libertà e del dominio.

La bicicletta rappresenta la capacità di muoversi nella vita facendo affidamento soltanto sulle proprie forze.

Nel sogno ci sono contemporaneamente due aspetti, uno negativo e uno positivo. Il primo è rappresentato dal fatto che il sognatore è RASSEGNATO. Il secondo invece dal fatto che l’aquila reale, pur non essendo più in vista, fa ancora sentire il suo verso. Significa che non è stata persa del tutto, può ancora essere raggiunta. Si può aggiungere anche che l'aquila manifesta un atteggiamento amichevole e collaborativo, accetta di essere seguita, vuole essere seguita.

13 marzo 2011

Sogno n. 169

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Ricevo e pubblico:

A proposito di sogni, questo che sto per raccontarti me lo ricordo bene. Mi è piaciuto. Devi sapere che fuori dalla finestra della mia camera si staglia un tiglio dalle dimensioni molto ampie: un vero inno alla natura. Verso questo tiglio nutro un affetto particolare poiché lo conosco da quando ero piccolo. Nelle notti di luna piena noi ci guardiamo e godiamo della luce lunare, anche se inquinata dai lampioni arancioni. Comunque, il sogno è questo:

Sto osservando il mio tiglio, così, di sfuggita, godendo di una di quelle splendide giornate che ogni tanto arrivano qui da noi nei giorni di Foehn (è un vento che porta il caldo e un cielo di una limpidezza incredibile. Da casa mia si vedono gli Appennini!).
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Guardando mi stupisco che sull'albero ci siano ancora foglie gialle. Che strano, penso, siamo in inverno inoltrato e le foglie sono già cadute da un pezzo, invece qui risplendono abbondanti, luminose e chiare alla luce del sole di primo pomeriggio. Allora mi fermo ad osservare meglio: difatti, la metà dell'albero che posso vedere sporgendomi dalla finestra è spoglia e invernale. L'altra metà, che torno a guardare per la seconda volta, è invece autunnale. Ma improvvisamente una folata di vento piuttosto forte colpisce i rami con le foglie gialle e ne fa cadere un bel mucchio impetuosamente.
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Il vento compare come per assicurarmi che no, non c'è niente di strano: doveva solo completare il suo lavoro, ecco tutto, gli mancavano alcune foglie, poi l'albero avrebbe assunto la sua forma invernale come m'aspettavo. Tranquillizzato da questo pensiero, mi ritiro dalla finestra.


Interpretazione
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Prima di passare all'interpretazione del sogno devo dire due cose: la madre del giovane che me l'ha spedito se n'è andata di casa per formare un'altra famiglia con un altro uomo; non conosco quasi niente della vita di questo giovane perciò posso proporre l'interpretazione del solo tema centrale del sogno, i suoi dettagli restano immersi nel buio.
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L'albero è il simbolo della vita perciò anche della madre: l'albero dà frutti e semi come la madre dà figli che a loro volta faranno altri figli. In più, quell'albero ti ha visto crescere, proprio come tua madre, quindi l'analogia è ancora più calzante.
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L'albero INVERNALE che perde le foglie è il simbolo di una madre che non rappresenta più il calore, la vita, l'amore.
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Il sogno ha due aspetti positivi. Da un lato fai una constatazione che potrebbe indurre a sviluppare pensieri tristi, ma tu invece la accetti tranquillamente. Dall'altro l'albero non è morto, è solo caduto nel letargo invernale. A primavera i suoi rami torneranno a fiorire. La tua aspettativa è che in futuro la stessa cosa si verifichi anche con tua madre.
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Ma come lo hai reso interessante! Ora sì che mi divertirò fino in fondo a sognare!!! Sono commosso da questa interpretazione! È proprio vero che non mi conosco! Che bello, che bello! Quando me ne capita un altro, posso... di nuovo?

7 marzo 2011

Sogno 168 (bis)

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Dopo avere percorso una strada molto lunga e disseminata di ostacoli, arrivo ai piedi di una scalinata. A sinistra c’è una porta che apro e così vedo che dentro c’è un grosso leone che però non mi fa nessuna paura perché è molto vecchio e messo male. Allora esco dalla stanza, chiudo la porta e comincio a salire la scala. Ad un certo punto arrivo su un pianerottolo e anche qui c’è una porta sulla sinistra. Apro e vedo che dentro c’è una tigre possente. Non entro nemmeno perché mi prende una paura tale che comincio a fuggire correndo.

Mentre sto scappando di corsa, però, comincio a pensare: “Ma come, ho faticato tanto per arrivare fin qui e adesso scappo?”. Allora smetto di fuggire, mi giro e torno indietro. Una volta entrato nella stanza in cui c'è la tigre, scopro con mia grande meraviglia che non solo non mi aggredisce, ma addirittura si fa accarezzare sulla pancia mettendosi con le zampe all’aria.

Interpretazione

Per l’interpretazione vedere il sogno precedente. Unica notazione che vale la pena di aggiungere: la sinistra è la direzione dell’inconscio e la coppia degli animali presenti nel sogno rimanda alla coppia genitoriale, con tutte le problematiche connesse e relative a questa persona in particolare.
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Mi piace sottolineare la riflessione che il sognatore fa mentre sta fuggendo e che lo convince a tornare indietro: “Ma come, ho faticato tanto per arrivare fin qui e adesso scappo?”.

2 marzo 2011

Sogno n. 168

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Nell'oscurità totale vedo sprigionarsi una lingua di fuoco da un'apertura molto profonda nella roccia, come fosse un pozzo dentro una caverna. Mi avvicino, ho paura che mi bruci. Invece scopro che non solo non mi brucia, ma la sua vicinanza mi dà un grande senso di energia. Allora capisco che avvicinarmi equivale a benessere e vitalità.
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Interpretazione

Oscurità totale, apertura molto profonda, pozzo, caverna. Quale migliore descrizione dell'inconscio? Soprattutto, quale migliore ricompensa per il paziente (ma anche per l'analista) dopo tutto il lavoro svolto superando i momenti di stanchezza, di delusione, di scetticismo?

Non mi stancherò mai di ripetere che si arriva a questo tipo di sogni solo se prima si è entrati nel "pantano" descritto nel sogno precedente.

È bene precisare che l’oscurità di cui parla il sogno non va intesa in senso assoluto, ma è riferita soltanto alla comprensione di tipo “razionale”. Nell'inconscio che si manifesta nei sogni, infatti, quest'ultima è assente.

Ultima precisazione: quando finalmente si entra nel presunto "pantano" si scopre sempre che il suo contenuto è molto più facile da metabolizzare di quanto non si pensasse. Molto spesso invece, a causa di paure comprensibili ma immotivate e infondate, fuggiamo di fronte al "pantano" e così ci perdiamo il FUOCO-ENERGIA-BENESSERE-VITALITÀ di cui parla questo sogno. Ma purtroppo siamo in grado di rendercene conto soltanto dopo avere affrontato quelle paure, non prima. Il sogno che segue lo dimostra molto bene.