17 giugno 2016

Sogno n. 308



Possedevo una Ferrari. Mi mettevo al posto di guida e pigiavo l'acceleratore. Il motore andava su di giri e le ruote giravano, ma la macchina restava ferma. Allora scendevo per verificare cosa stesse succedendo e mi rendevo conto che la macchina era sollevata da terra e stava sopra quattro cavalletti, con la conseguenza che le ruote giravano a vuoto.

Interpretazione

A livello profondo il sognatore sentiva di possedere notevoli capacità (la Ferrari), ma non riusciva a trarne beneficio perché gli mancava il contatto con la terra cioè il senso pratico, la concretezza. Ed era vero, nella vita da sveglio viveva proprio così, perdendosi dietro una serie senza fine di razionalizzazioni di cui non cercava mai la verifica nei fatti concreti della realtà.

Se fossi stato io a richiamare la sua attenzione su questa caratteristica della sua personalità, non avrei ottenuto dal paziente altro risultato che un rifiuto, oltre a  rovinare la qualità del rapporto terapeutico, quel rapporto che è così importante durante l'analisi. A mettere a fuoco quel problema, invece, adesso era l'inconscio dello stesso sognatore e lui, pertanto, non aveva motivo di sentirsi giudicato e disapprovato da un'altra persona.

Oltre che fargli prendere coscienza di questo problema, il sogno ebbe anche un altro effetto benefico. Lui infatti aveva una scarsissima considerazione di se stesso in quanto si rendeva conto di non riuscire ad affermarsi nella vita e ne dava la colpa ad una presunta assenza di capacità. Il sogno invece gli diceva: "No, tu possiedi le doti necessarie per FARE STRADA, le possiedi addirittura in misura  notevole (una Ferrari, non una macchina qualsiasi), hai solo bisogno di riprendere contatto con la terra, con la realtà".

I sogni di questo tipo producono sempre l'effetto di far crescere l'autostima.