Vado
al mare nella spiaggia libera compresa fra due stabilimenti balneari
e vedo che in lontananza si stanno formando dei grossi cavalloni.
Ho paura, penso che tra poco si avvicineranno
e mi travolgeranno, allora cerco di allontanarmi dalla spiaggia, ma quando sono sulla strada vedo che dal fondo della via il mare sta avanzando inesorabilmente verso di me con
dei cavalloni che arrivano fino ai palazzi delle abitazioni.
Sono
terrorizzata, così cerco una via di fuga ritornando verso la spiaggia. Guardo frettolosamente dove posso attaccarmi
per non essere strappata via dall'acqua. Penso di nascondermi dietro un muro, ma
subito dopo capisco che l'acqua lo travolgerà. Allora decido di attaccarmi
alla rete che funge da divisorio fra la spiaggia libera e lo stabilimento balneare. Non so se
ce la farò a resistere alla furia dell'acqua. Il mare mi investe ed io mi tengo saldamente alla
rete, penso che mi porterà via, l'acqua è troppo potente. Invece riesco a resistere,
pensavo che sarebbe finita peggio.
Interpretazione
Ennesima variazione
sul tema pressoché infinito rappresentato dalla paura prodotta dall'affiorare di
emozioni molto intense.
Nota positiva da sottolineare: contrariamente a quanto previsto, la sognatrice riesce a
resistere e la vicenda si conclude meglio di quanto pensasse.
A prima vista potrebbe sembrare strano che una rete le garantisca una protezione migliore di quella offerta da un muro, ma ogni perplessità sparisce se si pensa che un muro blocca l'acqua (le emozioni) a differenza di una rete che invece la lascia ancora fluire pur offrendo sostegno e ancoraggio. Fuor di metafora: le emozioni non devono essere bloccate, decono essere lasciate libere di vivificare l'esistenza. Anche perché il blocco delle emozioni è sempre illusorio quindi impossibile da realizzare. Nel sogno infatti lei si rende conto che il muro sarebbe travolto dall'acqua.
Ecco un esempio delle sfumature sottilissime, ma cariche di significato, di cui è capace l'inconscio che produce i sogni.