31 gennaio 2009

Sogno n. 53

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Vado in banca per incassare un assegno e vorrei fare in fretta ma, dopo due ore, ancora non me lo pagano. Quando arriva il mio turno, per giunta, il cassiere mi dice che il terminale si è rotto e devo aspettare ancora. A quel punto comincio a protestare ad alta voce e faccio il diavolo a quattro.

Interpretazione

Vedere il sogno precedente.

28 gennaio 2009

Sogno n. 52

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Sto salendo la strada a gradini di un paese di montagna. Con me c'è una mia cugina che mi assomiglia al punto che sembriamo gemelle. Lei vuole che io cammini più veloce e per questo mi spinge da dietro, ma io mi accorgo che, così facendo, lei rallenta la mia andatura anziché accelerarla. Allora le dico di smettere di spingermi e mettermi fretta. A quel punto, stranamente, io comincio a salire velocissima e quasi senza sforzo.

Interpretazione

Nella seduta in cui mi racconta questo sogno, per l'ennesima volta la sognatrice manifesta il suo disappunto e la sua delusione perché i benefici della terapia tardano ad arrivare. Lei, come tanti altri pazienti, vorrebbe che l'analisi procedesse più veloce ma, volendo accelerare i tempi, finisce invece col ritardare il processo di guarigione. Il suo inconscio, però, sa come stanno veramente le cose e le manda un messaggio esplicito ed inequivocabile. Le dice: "Se vuoi fare in fretta, non avere fretta!".
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La cugina che vuole farla camminare più in fretta rappresenta la parte della sognatrice stessa che manifesta impazienza, infatti si assomigliano così tanto da sembrare addirittura gemelle.
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Questi pazienti, invece di camminare, si fermano ad ogni piè sospinto per protestare che la strada è lunga. Non si rendono conto che, così facendo, ritardano ancora di più il momento dell'arrivo a destinazione. Si tratta di una delle tante forme di difesa conosciute dalla psicoanalisi. Difesa che mette a dura prova la pazienza del terapeuta perché produce continue richieste di guarigione accompagnate però dal rifiuto di "andare a guardare lì dentro".
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In alcuni casi, invece, un comportamento del genere da parte del/della paziente può avere lo scopo di frustrare il terapeuta sbattendogli in faccia la sua incapacità professionale di procurare la guarigione. Una volta, per esempio, una donna mi confessò che pagava (profumatamente) il suo psicoterapeuta solo per procurarsi la soddisfazione di dimostrargli che era una "testa di ca...o", letteralmente. La psiche umana a volte è davvero complicata!
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In questo caso particolare l'intenzione era cosciente, in altri casi invece il paziente (o la paziente) non si rende conto di mirare a questo scopo. Questi sono i casi più difficili da trattare insieme con quelli in cui la sofferenza serve a compensare un forte senso di colpa. Sono i più difficili perché, in un modo o nell'altro, "si ha bisogno della malattia" perciò non ci si può permettere di perderla.
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Tornando alla paziente del sogno descritto sopra, il suo atteggiamento nei confronti dell'analisi è rappresentato molto bene anche nel sogno che segue.

25 gennaio 2009

Sogno n. 51

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Nella stessa notte sogno ripetutamente che sto attraversando a piedi un sottopassaggio che non finisce mai. La parete di sinistra è gelata.

Interpretazione
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In quel periodo la paziente stava lavorando per recuperare dall'inconscio (attraversamento del sottopassaggio) la parte della sua vita emotiva infantile che era stata rimossa in quanto caratterizzata dal dolore prodotto dall'assenza di calore umano (parete ghiacciata). Ecco perché l'operazione di recupero produce sofferenza e sembra non finire mai.
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Si potrebbe chiedere: "Ma che bisogno c'è di recuperare il rimosso se questo ci fa soffrire?". La risposta è semplice: "Perché è l'unico modo per liberarci dall'eccesso di sofferenza posseduto dai ricordi che, essendo stati rimossi, non hanno avuto modo di subire il processo di metabolizzazione".
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Possiamo notare alcune cose:
  • Il fatto che il sogno si RIPETA più volte nella stessa notte mette in evidenza l'importanza che quel problema ha per la paziente.
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  • Nei sogni la sinistra è quasi sempre la direzione dell'inconscio.
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  • Tutto quello che è sotterraneo o è associabile a ciò che è sotterraneo si presta ad indicare l'inconscio.
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  • Un sottopassaggio serve per andare sottoterra, ma solo a titolo PROVVISORIO: si scende, si percorre un certo tratto, poi si ritorna in superficie cioè alla coscienza. L'immersione nell'inconscio pertanto è solo momentanea, non definitiva.
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  • In questo caso si tratta di un sottopassaggio e non di un TUNNEL. La differenza è notevole: quest'ultimo è percorribile in automobile o in treno cioè rapidamente e comodamente, senza un vero e proprio contatto diretto con l'ambiente circostante, vale a dire proprio il contrario di quello che avviene in un sottopassaggio che invece percorriamo a piedi.

23 gennaio 2009

Sogno n. 50

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Quando ancora interpretavo i sogni on-line mi hanno spedito il sogno seguente che si presta a chiarire un punto importante. Risposi al mittente nel modo descritto nella interpretazione.
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Volevo andare in un bagno per farmi una doccia, ma per avere la chiave bisognava pagare un'infermiera e io non avevo soldi. Poi scoprivo che l'infermiera aveva sulla coscienza un 40% (boh…. bustarelle?). Allora la ricattavo dicendole con aria allusiva: "Quaranta per cento...". Lei capiva subito e mi dava la chiave. Andavo nella doccia che però era aperta, la chiave serviva per chiudere, non per aprire, ma la chiusura era piuttosto complicata, bisognava chiudere un lucchetto incastrato fra due lastrine di plastica, dopo averlo fatto passare attraverso degli anelli in maniera piuttosto intricata. Ci mettevo un bel po', ma alla fine riuscivo a chiuderlo.
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Interpretazione
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Come ho già detto altrove, un sogno isolato può essere interpretato solo se si riferisce ai temi generali della vita cioè quelli che toccano l'essere umano in quanto tale. In questo caso invece sembra che il sogno riguardi un tuo problema strettamente personale quindi difficile da capire senza conoscere quello che in questo momento c'è intorno a te e dentro di te.
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Molto in generale, si può dire soltanto che il sogno esprime un tuo desiderio di pulirti interiormente, ma questo desiderio è condizionato da due fattori:
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a). Senti di non avere i mezzi necessari per procurarti la pulizia che desideri.
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b). La possibilità di pulirti dipende da una figura femminile che non ti appare molto onesta e che pertanto è ricattabile.

18 gennaio 2009

Sogno n. 49

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Percorrevo più volte, in giorni diversi, un tratto d'autostrada in cui c'era un cantiere con dei lavori in corso. Mi meravigliavo molto perché i lavori progredivano anche se in giro non c'era nemmeno un operaio. Alla fine, incuriosita, prendevo il numero di telefono del direttore del cantiere, lo chiamavo e gli chiedevo spiegazioni. Lui mi diceva: "È molto semplice, signora, gli operai lavorano di notte".

Interpretazione

I pazienti provano molto disappunto quando nell'analisi attraversano periodi anche lunghi in cui sembra che non accada niente e che il tempo trascorra inutilmente. In quei momenti pensano che le sedute sono sprecate e con esse anche i soldi della parcella.
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La donna che fece questo sogno stava appunto attraversando un periodo di questo tipo, ma il suo inconscio, tramite il sogno, le inviò questo messaggio tranquillizzante: "Non preoccuparti se a livello cosciente non vedi nessuna attività e sembra che tutto sia fermo: i lavori vengono eseguiti di NOTTE (cioè nell'inconscio) perciò a livello cosciente tu percepirai solo il loro risultato finale".
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Per quanto riguarda me come analista, avrei potuto ripetere mille volte alla paziente lo stesso concetto contenuto nel sogno, ma le mie parole non avrebbero posseduto nemmeno la millesima parte del suo potere di persuasione. Lo dico per smentire quanti credono che la psicoterapia consista nel CONVINCERE il paziente mediante argomentazioni verbali e razionali.

16 gennaio 2009

Sogno n. 48

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Suonano alla porta di casa mia e io vado ad aprire. Prima di farlo, però, guardo nello spioncino per vedere chi è e rimango stupefatta perché lì fuori c'è un'altra me stessa, ma girata di spalle. .

Interpretazione


Questa paziente aveva cominciato l'analisi dicendo che non ricordava mai i suoi sogni. Poi, ad un certo punto, cominciò a ricordatarli ed erano anche molto significativi in quanto presentavano ai suoi occhi quegli aspetti di se stessa che non aveva mai visto (infatti non vediamo mai le nostre spalle). Adesso quella parte di se stessa che finora era rimasta sconosciuta alla coscienza chiedeva di entrare nella sfera della consapevolezza.
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Ecco un esempio del processo che ho appena descritto: a livello cosciente lei era talmente contraria alla maternità che cambiava marciapiede quando per strada incontrava una donna in stato interessante, come fanno le persone superstiziose quando incontrano un gatto nero.
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Non sto a riportare i motivi che lei adduceva per giustificare questo comportamento perché non servono all'economia del discorso che voglio fare e perché appartengono alla sfera ben nota delle cosiddette "razionalizzazioni" che servono a mascherare-coprire le ragioni vere e profonde. Mi limito a dire che ad un certo punto nei sogni cominciarono a comparire asili nido, uova che si schiudevano, pulcini, carrozzine per bambini, biberon, ecc. a dimostrazione del fatto che lei, a livello profondo, aveva uno struggente desiderio di diventare madre, ma lo aveva rimosso per dei motivi che adesso possiamo tralasciare.
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Quando lei mi riferì il comportamento che metteva in atto ogni volta che incontrava una donna incinta rimasi colpito da questo modo di fare abbastanza insolito, ma mi guardai bene dal farlo presente perché sapevo che, se lo avessi fatto, lei avrebbe scaricato su di me tutta la montagna di argomentazioni razionali che si era costruita nel tempo per giustificare il suo agire, con il risultato di rafforzare ancora di più le sue convinzioni. Quando si trovò di fronte i suoi stessi sogni, invece, si meravigliò enormemente, quasi al limite dell'incredulità, ma alla fine non poté fare altro che prendere atto del suo profondo desiderio di maternità e cambiare atteggiamento verso le donne in stato interessante e verso la maternità in generale.

15 gennaio 2009

Sogno n. 47

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Sto facendo una passeggiata in campagna quando sento di dover andare di corpo. Allora mi accuccio dietro una siepe e comincio a fare quello che devo fare. Ad un certo punto vedo uscire un sacchetto traslucido dentro il quale si agita qualcosa di vivo.
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Interpretazione

Ecco un uomo che invidia la capacità di partorire posseduta dalle donne e di conseguenza sogna di possederla. Sul piano qualitativo, dunque, uomini e donne si equivalgano, ma non si può dire la stessa cosa su quello quantitativo dal momento che - in tanti anni di esercizio della psicoterapia - il sogno appena raccontato è l'unico di questo tipo che mi sia capitato di ascoltatare da parte di un uomo mentre dalle pazienti ho ascoltato molti sogni analoghi a quello descritto nel n. 46. Un po' alla volta vi racconterò quelli dal significato più evidente e incontestabile, tralasciando quelli la cui interpretazione potrebbe apparire stiracchiata, insomma di parte essendo io un uomo.

14 gennaio 2009

Sogno n. 46

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Cammino sul marciapiede, di notte. La strada è buia perché i lampioni sono spenti. Ho molto freddo e mi sento sola, triste, depressa. Ad un certo punto arriva una comitiva di ragazzi che sono molto allegri e scherzano tra di loro. Si mettono ad aspettare l'autobus ad una fermata. Anch'io mi metto ad aspettare, ma senza fare comunella con loro, resto per conto mio. Quando l'autobus arriva, loro salgono prima di me, passano uno alla volta davanti alla macchinetta vidimatrice, tirano fuori il cartoncino del biglietto, lo infilano nella fessura e passano avanti.
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Io sono ultima. Quando arriva il mio turno metto la mano in tasca per prendere il biglietto ma, anziché il cartoncino, mi ritrovo in mano una fetta di prosciutto. Provo ripetutamente ad infilarla nella fessura, ma non ci riesco perché ogni volta la fetta si piega e cade anziché restare dritta.

Interpretazione

È stato versato molto inchiostro per contestare l'esistenza in alcune donne della "invidia del pene", ma di fronte ad un sogno come questo credo ci sia poco da contestare, a meno che si voglia negare l'evidenza.
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In fatto di immagini la creatività dell'inconscio è inesauribile. Come dico spesso, al suo confronto Federico Fellini era un semplice apprendista. Notare con quanta efficacia il sogno riesce a mettere in risalto la differenza tra lo stato d'animo dei ragazzi e quello della sognatrice. Loro sono in compagnia, sono allegri e scherzano. Lei è sola, sta al buio, sente freddo, si sente triste e depressa. Il tutto rappresentato con pochi, sapientissimi tocchi.
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Dimenticavo: il possesso del biglietto di un autobus consente di muoversi e spostarsi nella città quindi rappresenta l'analoga possibilità di spostarsi e muoversi nella vita.
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Per pareggiare i conti, il prossimo sogno riguarderà l'invidia di un uomo per la donna.

12 gennaio 2009

Sogno n. 45

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Mi tuffo in mare e nuoto sott'acqua fino ad arrivare sul fondo dove trovo un tubo all'interno del quale c'è il metano. Il gas, però, non scorre perché c'è un grosso rubinetto - tipo quelli delle raffinerie di petrolio - che è chiuso. Io vado lì e lo apro.

Interpretazione

Nell'immaginario collettivo moderno il metano è sinonimo di energia perciò esso si presta perfettamente a simboleggiare l'ENERGIA in generale quindi anche quella psichica. Possiamo anche aggiungere che si tratta di un'energia pulita.
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La donna che ha fatto questo sogno era venuta da me perché soffriva di una depressione piuttosto seria. Per dare un'idea di quanto fosse profonda la sua depressione posso riferire questo particolare: invitata più volte a descrivere i quadri che aveva a casa o in ufficio, riusciva a visualizzarli nel ricordo soltanto in BIANCO e NERO in quanto il colore e la vivacità erano spariti dalla sua vita.
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La depressione può essere descritta in tanti modi, ma la sua caratteristica più importante è la scomparsa dell'ENERGIA vitale, dell'impulso a desiderare, progettare, fare. Un sogno come questo, pertanto, segna il punto di svolta nell'analisi della paziente, l'uscita dalla depressione cioè il momento in cui l'energia torna a fluire come fa il metano nel tubo dopo che lei ha aperto il rubinetto.
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Questo risultato non è un regalo, non è nemmeno casuale, è il frutto di un intervento programmato, consapevole, voluto. C'è da rilevare anche che la scena finale, quella risolutiva, si svolge sul fondo del MARE vale a dire nel profondo dell'INCONSCIO. Questa è la garanzia che il cambiamento positivo non sarà passeggero e di superficie, ma stabile e duraturo in quanto ha origine dalle radici profonde della psiche .

10 gennaio 2009

Sogno n. 44

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Sto dentro casa e faccio ripulire tutto l'interno. Io non faccio nessuna fatica, tutto viene fatto dalle ditte specializzate e dai loro addetti. Io mi limito a mettere gli oggetti nelle scatole di cartone e a scrivere il mio nome col pennarello sopra ogni scatola. Faccio solo questo. Pulizia totale, a fondo, tutto organizzato, tutto deciso, ma nessuna fatica mia.

Interpretazione

Qui ci troviamo davanti ad un sogno che mette in luce un atteggiamento non infrequente nei pazienti. L'analisi viene spesso sognata come una PULIZIA della propria casa quindi questo sogno rende palese un'aspettativa errata della paziente nei confronti dell'analisi in quanto questa viene concepita come un lavoro che verrà fatto da ALTRI e non dalla diretta interessata, dalla proprietaria della casa.
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Nelle "ditte specializzate" è facile riconoscere l'analista in quanto è lui che in questo campo possiede le conoscenze specifiche. In altre parole, la paziente si aspetta che tutto il lavoro venga fatto dall'analista.
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Detto per inciso, questo è il motivo principale per il quale ho smesso di usare l'ipnosi durante le sedute: il paziente si DERESPONSABILIZZA, non cresce, resta bambino e pretende la pappa fatta dai genitori.

Se guardiamo bene, però, in questo sogno troviamo anche dell'altro. Il continuo ripetere lo stesso concetto serve a richiamare l'attenzione su di esso, a sottolinearlo in modo da rendere evidente che deve essere rivisto e modificato. Proviamo infatti a contare quante volte esso viene ripetuto in pochissime righe:

1). FACCIO ripulire (e non RIPULISCO).
2). Io non faccio nessuna fatica.
3). Tutto viene fatto dalle ditte.
4). Io mi limito a mettere......
5). Faccio solo questo.
6). Nessuna fatica da parte mia.

Si può dire che tutto il sogno, in pratica, si riduce a quest'unico concetto ripetuto in modo quasi ossessivo. Perché avviene questo? Io la mia risposta l'ho già data.

Ho già avuto occasione di dire che il più delle volte i sogni sembrano essere "radiografie" della psiche, vale a dire che sembrano fotografare ciò che c'è al nostro interno. Qualche volta, però, come in questo caso, si ha l'impressione che in essi ci sia qualcosa di più che una semplice fotografia, cioè una INTENZIONE, il che implica una INTELLIGENZA e una VOLONTÀ.

Qui mi fermo perché ho espressamente dichiarato la mia intenzione di evitare i dibattiti sui "massimi sistemi". Mi limito a constatare un fatto, quello rappresentato da questo sogno, e a segnalarvelo. Che ognuno ne ricavi le conclusioni che ritiene più opportune e convincenti. Se qualcuno vorrà comunicarmi le sue, le metterò a disposizione anche degli altri visitatori.

7 gennaio 2009

Sogno n. 43

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Faccio entrare l'analista in casa mia superando il disagio che provo per il disordine e lo sporco che ci sono. Poi lo faccio entrare nel bagno e lui trova il WC profondamente incrostato. Io mi vergogno da morire.

Interpretazione


Come già detto, la casa simboleggia la personalità del sognatore/sognatrice e il bagno rappresenta l'analisi. Chiarito questo diventa facile comprendere la ragione per la quale le analisi durano così a lungo. Bisogna superare, infatti, la naturale ritrosia a mostrare ad altri quello che di sporco crediamo di avere dentro. Questa sensazione non viene provata a livello cosciente, ma a livello profondo, inconscio. Al livello della coscienza, anzi, spesso c'è la convinzione opposta di essere puliti, pulitissimi. Ecco perché i sogni sono di una utilità insostituibile in quanto ci consentono di gettare uno sguardo negli angoli della nostra psiche che altrimenti continuerebbero a restare inaccessibili alla coscienza. Se ci si vuole davvero conoscere "dentro", non si può fare a meno dei messaggi contenuti nei sogni.