21 novembre 2016

Sogno n. 313



Stavo fuggendo da un vecchio palazzo. Ero arrivato quasi all'aperto e sentivo che qualcuno mi ordinava di tornare indietro (erano i Tedeschi). 

Mi colpiva il fatto che provassi l'impulso ad obbedire al loro ordine: lo vedevo come una mia abitudine ad ubbidire, ad essere sottomesso. Mi colpiva anche il fatto che una parte di me facesse questo, che fosse così prona agli ordini degli altri anche contro il mio interesse. Nel mio comportamento vedevo la forza ancora grande delle vecchie abitudini.

Interpretazione

Il sognatore sta fuggendo dalla vecchia personalità, ma questa è ancora presente ed esercita il suo potere pernicioso.

Come retaggio dell’altima guerra mondiale, nell'immaginario di molte persone i Tedeschi rappresentano l'AUTORITÀ che comanda in modo SPIETATO, senza tollerare disobbedienza alcuna. Può trattarsi sia dell'autorità esterna che di quella interna (Super-Io).

Il sognatore è ancora schiavo del vecchio comportamento di sottomissione passiva, ma adesso comincia a rendersene conto (infatti è stato lui a sottolineare questa parte del testo), sta prendendo coscienza che il suo essere prono agli ordine degli altri va a ledere il suo interesse.

Come ho già detto in altre occasioni, il prendere coscienza di un comportamento inadeguato rappresenta il primo passo da compiere per poterlo modificare. Anche se le vecchie abitudini sono ancora forti, oramai il  passo più importante è stato fatto.