7 marzo 2011

Sogno 168 (bis)

.
Dopo avere percorso una strada molto lunga e disseminata di ostacoli, arrivo ai piedi di una scalinata. A sinistra c’è una porta che apro e così vedo che dentro c’è un grosso leone che però non mi fa nessuna paura perché è molto vecchio e messo male. Allora esco dalla stanza, chiudo la porta e comincio a salire la scala. Ad un certo punto arrivo su un pianerottolo e anche qui c’è una porta sulla sinistra. Apro e vedo che dentro c’è una tigre possente. Non entro nemmeno perché mi prende una paura tale che comincio a fuggire correndo.

Mentre sto scappando di corsa, però, comincio a pensare: “Ma come, ho faticato tanto per arrivare fin qui e adesso scappo?”. Allora smetto di fuggire, mi giro e torno indietro. Una volta entrato nella stanza in cui c'è la tigre, scopro con mia grande meraviglia che non solo non mi aggredisce, ma addirittura si fa accarezzare sulla pancia mettendosi con le zampe all’aria.

Interpretazione

Per l’interpretazione vedere il sogno precedente. Unica notazione che vale la pena di aggiungere: la sinistra è la direzione dell’inconscio e la coppia degli animali presenti nel sogno rimanda alla coppia genitoriale, con tutte le problematiche connesse e relative a questa persona in particolare.
.
Mi piace sottolineare la riflessione che il sognatore fa mentre sta fuggendo e che lo convince a tornare indietro: “Ma come, ho faticato tanto per arrivare fin qui e adesso scappo?”.

Nessun commento: