24 aprile 2009

Sogno n. 71

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C'erano stati dei morti ed io ne ero stata ritenuta direttamente responsabile. A quel punto so che verrà a prelevarmi un frate per punirmi, ma non so dove nascondermi perché sto in una casa in cui tutte le porte sono senza chiavi.... il frate arriva.... sento che non ho più difese.

Interpretazione

I sensi di colpa – nel caso di questa paziente dovuti alle pulsioni aggressive, ma in altri casi potrebbero essere anche di natura sessuale o altro - stanno arrivando al momento della resa dei conti. Il frate è il simbolo dell'autorità morale che giudica, condanna e punisce. Per molti anni le difese hanno retto, ma adesso stanno crollando e la sognatrice ha la sensazione di non avere più nessuna possibilità di scampo. Non è vero, ma lei vive la situazione in questo modo.
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Questo è un momento molto delicato dell'analisi perché bisogna evitare il rischio di interruzione non concordata della terapia. Interruzione che sarebbe da attribuire alla paura che induce a ricostituire le difese. Nello stesso tempo, però, bisogna trovare il modo di convincere il paziente che può farcela, che possiede le risorse necessarie per interrompere la fuga, per fermarsi, girarsi e guardare in faccia ciò che fino a quel momento è stato considerato temibile. Solo a quel punto si scopre che la paura era infondata. Di più, si scopre che si trasforma in risorse preziose.
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Volendo usare un gergo automobilistico si potrebbe dire che in questa fase dell'analisi il terapeuta deve lavorare alternativamente di freno e di acceleratore. Il dosaggio di queste due azioni non è facile perché richiede contemporaneamente sensibilità ed esperienza. Quest'ultima può essere acquisita con il tempo. La sensibilità, invece, al massimo può essere affinata.... se ce l'hai!

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