13 luglio 2013

Sogno n. 284 (tris)



Sto giocando una strana partita di calcio in cui ogni squadra è formata da due soli giocatori. Nella mia squadra ci sono io e un compagno. Giochiamo contro Giovanni e un altro.

Non so per quale motivo, ma bisogna segnare i gol prendendo il pallone con i due mignoli e portandolo direttamente in porta.

Interpretazione


Il paziente ha intitolato questo sogno “Strana partita di calcio” e durante la seduta fa subito questa associazione: "quattro giocatori = quattro componenti della mia famiglia" (cioè lui, il fratello, il padre e la madre).

Giovanni esiste realmente e per il sognatore rappresenta una figura maschile autorevole che gli insegna molte cose utili per la vita di lavoro, ma non solo. Facile quindi ricondurlo alla figura paterna.

Per il momento è impossibile identificare gli altri due giocatori e i loro rispettivi ruoli nella vita familiare del sognatore. Quello che invece risulta subito evidente è che il sogno vuole richiamare l’attenzione sia sulla stranezza della partita (numero dei giocatori) sia sulla difficoltà di giocarla a causa di quella assurda regola di dover fare gol tenendo il pallone soltanto con i due mignoli. Come se il sogno dicesse: “Il modo in cui vivi i rapporti con i tuoi familiari ha bisogno di essere modificato perché così com’è adesso ti rende la vita inutilmente complicata e faticosa”.

Questa interpretazione – sia pure molto generica – riceve una conferma indiretta dal fatto che il paziente, mentre ne parliamo, sente crescere l’ansia e dice di sentirsi chiudere la bocca dello stomaco. 

30 giugno 2013

Sogno n. 284 (bis)



Vedevo dei grossi punti neri su un viso che probabilmente era il mio. Mi meravigliavo per la loro notevole dimensione. Li schiacciavo con piacere e contemporaneamente pensavo che avrei dovuto decidermi a farlo prima.

Interpretazione

I punti neri si trovano sul viso cioè su una parte del corpo che è scoperta quindi visibile anche agli altri. È anche la parte che meglio di ogni altra si presta a rappresentare la nostra personalità.

Dal momento che sono “neri”, questi punti sono usati nei sogni come simbolo dello “sporco” che sentiamo di avere dentro e che pensiamo (a livello inconscio) contribuisca a  “sciupare” la nostra immagine agli occhi degli altri. 

Va detto comunque che si tratta pur sempre di semplici punti neri cioè di cose non gravi e solo superficiali. Si potrebbe dire che il paziente di questo sogno è arrivato ad una fase dell’analisi in cui può dedicarsi, e con piacere, al lavoro di “rifinitura” dei dettagli. Il rammarico per non averlo fatto prima è comprensibile, ma la frutta diventa commestibile solo quando è giunta a maturazione.


18 giugno 2013

Sogno n. 284


Era stata ritrovata una ragazza rapita o, meglio, si sapeva che la ragazza era tenuta prigioniera sotto terra. La vedevo sporca, chiusa in una profonda cavità. Era prigioniera nelle profondità di un palazzo antico. Era nuda, sporca, imbrattata da altre cose. Mi diceva che in quel pozzo profondo c'erano molte ricchezze. Intorno a lei, infatti, in mezzo allo sporco, c'erano anche molti gioielli. Pensavo che scendendo si sarebbero potute prendere anche quelle ricchezze e non solo la ragazza.

Interpretazione

La ragazza tenuta prigioniera sotto terra potrebbe rappresentare sia la figura femminile sia la parte femminile del sognatore che lui aveva rimosso per paura di essere scambiato per un omosessuale e per un uomo senza grinta. Il sotto-terra indica l'inconscio nel quale è stata relegata e umiliata la femminilità comunque la si voglia intendere. 

In un secondo momento però il sognatore scopre l'altra faccia della medaglia, quella positiva. La parte femminile può essere recuperata e con lei tutte le ricchezze-opportunità che rende possibile ottenere.  

Il palazzo in cui è prigioniera la ragazza è molto antico. Poiché nei sogni un palazzo o una casa simboleggia la personalità di chi sogna, vuol dire che la rimozione è avvenuta molto tempo fa.

4 giugno 2013

Sogno n. 283 (tris)


Parlavo con uno psicologo e scendevo con lui in un piano sotterraneo dove vedevo che era tutto in disordine, a differenza dei piani superiori.

Interpretazione

L'interpretazione è facile, basta ricordare che tutto quello che nei sogni è sotterraneo rappresenta l'inconscio e tutto quello che sta sopra rappresenta la coscienza.

Interessante notare la differenza che esiste tra i due piani perché se ne può dedurre che non sempre le persone che appaiono ordinate nel piano visibile (sopra) lo sono altrettanto in quello invisibile (sotto).


27 maggio 2013

Sogno n. 283 (bis)



Prendevo l’automobile e avevo la sensazione di avere una gomma a terra. Una volta arrivato al cancello del giardino, però, mi accorgevo che avevo tutte le gomme a terra e non solo una come avevo pensato in un primo momento. Mi rendevo anche conto che le gomme le avevo sgonfiate io per qualche motivo e poi avevo dimenticato di gonfiarle di nuovo. Avevo anche il timore di averle rovinate  usandole mentre erano sgonfie.

La cosa mi faceva comunque anche piacere perché pensavo che mi avrebbe permesso di restare fermo per alcuni giorni. Nel sogno mi rendevo conto che quel piacere era negativo perché mi danneggiava.

Interpretazione

Leggendo questo sogno torna alla memoria il piacere che provavamo da bambini quando un’influenza ci costringeva a letto permettendoci così di non andare a scuola, di evitare un compito gravoso o comunque fastidioso. Rispetto a quella situazione, però, il sogno ha un’aggravante rappresentata dal fatto che è il sognatore stesso a procurarsi volontariamente il pretesto per “restare fermo” alcuni giorni. L’influenza invece ci colpisce senza che noi si faccia niente per procurarcela.

L’aspetto positivo del sogno si presenta con due facce, la prima è la presa di coscienza del difetto (primo passo indispensabile per poterlo eliminare), la seconda è la consapevolezza che quel modo di comportarsi lo danneggia. Infatti la svogliatezza, la pigrizia, l’inerzia, l’accidia, il restare fermo mal si conciliano con il pieno sfruttamento delle nostre capacità.


19 maggio 2013

Sogno n. 283



Ero in mare, immerso nell'acqua e in balia di una tempesta tremenda. Era tutto grigio, ma io riuscivo con grande forza a dominare la situazione e ne uscivo illeso. Mi trovavo in alto mare, ma avevo la sensazione di uscirne quasi camminando.

Interpretazione

Anche qui c'è la sensazione piacevolissima di possedere la capacità di farcela, di poter uscire vincitore da una situazione di grande pericolo. Il sognatore si trova in alto mare, ma esce dall'acqua quasi camminando, come se stesse sulla terra ferma, come a dire "con grande facilità". Giova ricordare che nei sogni il mare è il simbolo dell’inconscio.


9 maggio 2013

Sogno n. 282


Ero un uomo grande, grosso, adulto e camminavo con un'altra persona. Ad un certo punto ci trovavamo alle prese con un delinquente. C'era una rapida colluttazione durante la quale io mettevo rapidamente KO il delinquente, poi me ne andavo soddisfatto.

Interpretazione

Ecco una presa di coscienza della propria forza e della propria capacità di fare fronte alle situazioni pericolose della vita. E senza nemmeno faticare troppo. II sognatore lo sottolinea due volte: la colluttazione è "rapida" e "rapidamente" mette KO il delinquente.

La conquista ha tanto più valore in quanto è stata raggiunta da una persona che in passato era pronta a fuggire di fronte a ogni più lieve stormire di foglie.

Se nel delinquente vogliamo vedere la parte “cattiva” del sognatore, quest’ultimo riesce comunque a metterla in condizione di non nuocere. Per l’integrazione di questa parte nell’area della coscienza bisognerà attendere ancora. In ogni modo, il sognatore è riuscito ad ottenere un risultato notevole cioè la scomparsa di quell’angoscia che di solito accompagna la paura che la parte “cattiva” possa prendere il sopravvento su quella buona. 

La persona che accompagna il sognatore potrebbe essere l'analista.

29 aprile 2013

Sogno n. 281 bis


Ero diventato ricco e avevo invitato a pranzo alcune persone ricche. Notavo però con dispiacere che i piatti erano "scompagnati" cioè non appartenevano tutti allo stesso servizio. C'erano anche altre cose dello stesso tipo che stonavano con il contesto. Ci restavo male perché non mi facevano sentire allo stesso livello degli invitati. Temevo inoltre che si notassero e che gli invitati capissero che non ero come loro.

Interpretazione

A volte diventare ricchi non basta per far sparire i complessi d'inferiorità che hanno radici molto profonde. In questi casi allora conviene piuttosto ricercare i motivi per i quali ci sentiamo inferiori e lavorarci sopra per farli sparire e per sviluppare altri aspetti della personalità che invece sono molto positivi. Non esistono infatti persone che siano totalmente negative.

In questo caso specifico, poi, c'è da notare che il sognatore è diventato ricco quindi possiede già i mezzi che gli consentirebbero di rimediare all'inconveniente che lo disturba. Li possiede, ma non li usa perciò gli basterebbe mettere un po' più di attenzione in quello che fa per risolvere facilmente il suo problema.


17 aprile 2013

Sogno n. 281



Ero in casa, solo. Ad un certo punto scoprivo che in questa mia casa c'era un'altra stanza, luminosa. La luce all'interno era intensa e bianca. Non avevo mai sospettato che ci fosse un posto così bello in quella casa.

Ero sereno e felice.

 Interpretazione

Sappiamo cosa rappresenta la casa nei sogni cioè la personalità del sognatore. L'analisi è lunga e costa molto, in tutti i sensi ma, se si è perseveranti, il risultato arriva e si scopre di possedere risorse che prima non si sospettavano nemmeno.

Il posto prima occupato dall'angoscia, ora viene preso dalla serenità. Questo significa forse che chi ha fatto analisi è sempre ilare e giocondo? No, significa solo che scompare l'angoscia nevrotica, quella prodotta dai conflitti interiori e resta solo quella intrinseca al "mestiere di vivere".

Se prendiamo in considerazione questo sogno e quello che lo precede possiamo ben concludere:  prima e dopo la cura!


6 aprile 2013

Sogno n. 280



Stavo torturando una lucertola col fuoco. L'avevo messa dentro un contenitore con acqua ed alcool poi le avevo dato fuoco. Ero turbato nel vederla soffrire e nel vedere come il fuoco aumentava sul corpo dell'animaletto. Ero angosciato.

Quando poi ho pensato che fosse morta, ho avvicinato le mani al contenitore e ho avvertito il grande calore che si era sviluppato. Ne deducevo che la lucertola doveva essere sicuramente morta. Mi allontanavo per un po', ma al mio ritorno mi accorgevo che nel frattempo la lucertola si era mossa e questo mi turbava ancora di più perché pensavo a quanto doveva aver sofferto. 

Poi prendevo il contenitore per andare a gettare nel secchio della spazzatura il suo macabro contenuto, ma con sorpresa trovavo accanto al secchio una lavatrice straordinaria. Era bellissima, tutta d'acciaio cromato. Trovavo la lavatrice meravigliosa e preziosa. 

La mia intenzione era quella di gettare nel secchio della spazzatura quanto si trovava nel contenitore, ma mi accorgevo che in realtà lo mettevo dentro la lavatrice. A quel punto mi sentivo sollevato, l'angoscia di prima era in parte scomparsa.

Interpretazione

Qui è rappresentato il conflitto tra la parte BUONA del sognatore e quella CATTIVA-AGGRESSIVA-CRUDELE-SADICA. Dallo scontro tra le due parti scaturisce sofferenza, turbamento e angoscia.

Se volessimo "pesare" le due componenti, dovremmo concludere che in questa fase dell'analisi quella sadica ha il sopravvento dal momento che l'azione "cattiva" viene comunque portata a termine.

L'atto del gettare nel secchio della spazzatura il contenuto macabro corrisponde al desiderio di far SPARIRE  quanto è stato prodotto dalla "cattiveria", ma senza il necessario processo di elaborazione. La lavatrice rappresenta invece l'analisi poiché non fa SPARIRE le cose, ma ce le restituisce PULITE dopo avere eliminato lo sporco.

Il paziente ha la sensazione che la lavatrice sia "straordinaria", "bellissima", "preziosa", "meravigliosa" perché lo libera dallo “sporco”, dal senso di colpa.