20 novembre 2010

Sogno n. 154

Ricevo e pubblico:

"Avresti un po' di tempo per interpretare un mio sogno? Scusa se nella narrazione sono prolissa, ma il sogno è stato effettivamente molto lungo e non sapevo decidere quali particolari potevano essere omessi in quanto non importanti. Il sogno risale a circa due mesi fa. Normalmente non ricordo i sogni e quando li ricordo sono lunghissimi. Dimenticavo qualche informazione. Ho .... anni. Sono felicemente sposata. Ho una meravigliosa bambina di.... anni. Un milione di grazie".
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Il sogno comincia in bianco e nero. Mi trovo in uno spazio indefinito. C'è un gruppo di persone, colleghi, amici, mio marito. Parlano tra loro. Io sono in disparte, annoiata e anche un po' a disagio perché vorrei fare altro. Chiamo mio marito (mi sembra) e gli chiedo di andare via o di fare qualcos'altro. Mi risponde che non è il momento.
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Appare mia madre e scopro di avere una bacchetta magica. Utilizzo la bacchetta. Mia madre ed io voliamo in un atollo bellissimo.

A questo punto il sogno diventa a colori. Siamo sdraiate a prendere il sole. Io sono in topless. Il rapporto che c'è tra noi non è di madre e figlia, ma come due amiche, alla pari. Senza vergogna mi alzo e mi dirigo verso un capanno-bar. C'è un uomo che comincia a baciarmi. Ci sto. È molto eccitante. Ma vengo interrotta o richiamata (non ricordo) da qualcosa.

Torno al lettino. Mia madre scompare. Appaiono due serpenti da un cespuglio che forse prima non c'era. Sono agitata. I serpenti sono velenosissimi, letali. Il più piccolo ha degli anelli rossi (e blu, mi sembra). Sono sicura che si tratta di un serpente corallo. Devo fuggire. Corro. La spiaggia scorre sotto i miei pied,i ma mi ritrovo sempre nello stesso posto e i serpenti aumentano progressivamente la loro velocità. Sono molto vicini. Stanno per mordermi, ma dal cespuglio appare un terzo serpente. È grande e forte, non è velenoso. Si dirige verso il serpente corallo con l'intento di salvarmi. Lo uccide con un morso, poi uccide anche l'altro serpente velenoso. Sono salva, ma è la sensazione di un attimo, ora vuole mordere anche me, forse mangiarmi. Combatto con il serpente tenendolo con le mani e cercando di tenere lontana la sua bocca da me.

Il sogno torna in bianco e nero. Mi trovo nella cucina della casa dove ho vissuto con la mia famiglia e, per due anni, con mio marito (i miei genitori erano traslocati altrove da anni). Tengo fermamente il serpente con le mani. La sua bocca è diventata simile a quella di un cane rabbioso. Ho paura, ma capisco che devo soltanto impedirgli di mordere, per questo gli tengo la bocca serrata, ma è molto faticoso. Devo riuscire a tagliargli la testa. Separando la testa dal resto del corpo morirà e non potrà più nuocere.

In cucina ci sono mia madre, mio padre, mio fratello e mio marito. Mi sembra anche altre persone. Parlano tra di loro. Nessuno si preoccupa di quello che sta accadendo. Sto lottando per la vita e contemporaneamente sono arrabbiata perché nessuno mi aiuta. Sono arrabbiata in particolare con mio padre: "Non vedi che ho bisogno di aiuto, prendi un coltello, tagliagli la testa! " gli dico. Allora lui si avvicina con il coltello. Continuo a tenere il serpente con la mano sinistra, ma non ricordo se sono io a tagliargli la testa o mio padre. Il corpo del serpente, separato dalla testa-cane, continua a dimenarsi e si muove nella stanza. Improvvisamente si trasforma in un bambino/a nudo (dell'età di mia figlia). La paura lascia il posto all'angoscia e al senso di colpa. Mi rendo conto che mutilando il serpente ho fatto del male al bambino che ora si allontana da me dandomi le spalle. La conseguenza sul bambino della mutilazione del serpente-cane sono due zampilli di sangue che escono dalla punta dei piedini. Uno rosso uno blu. Credo che morirà. Mi sveglio con un terribile senso di colpa.

Interpretazione

Cosa differenzia le immagini in bianco e nero da quelle a colori? Rispondere è facile: le seconde sono più piacevoli da guardare, più ricche di stimoli mentre le prime sono "mono-tone" quindi noiose come la prima parte del sogno, quella in cui stai con tuo marito.

Fai presente a tuo marito il disagio che produce in te quel tipo di vita coniugale, ma lui da quell'orecchio non ci sente. Allora cominci a coltivare fantasie di evasione (a colori) e di avventure extraconiugali in luoghi lontani, esotici. La bacchetta magica ha il potere di esaudire i desideri.

Perché c'è anche tua madre? Non sono in grado di rispondere, ma non mi meraviglierei se lei avesse della fedeltà un concetto piuttosto “elastico”, per così dire. Il fatto che siate alla pari esprime, forse, il tuo desiderio di essere come lei.

I serpenti. Uno dei simboli più ricchi di significati. In questo caso, la lotta che combatti con loro potrebbe rappresentare il tentativo di difenderti dalla tua stessa aggressività che non hai imparato a gestire poiché hai avuto un padre non proprio "eroe", un padre che, quando eri bambina, non ha rappresentato un argine solido abbastanza da farti sentire protetta dalle tue pulsioni distruttive. A un padre si chiede anche questo.

In questo caso specifico, i serpenti potrebbero rappresentare le tue pulsioni "cattive" e nello stesso tempo il loro oggetto cioè tua figlia. Questo spiegherebbe i forti sensi di colpa e l'angoscia che provi nel sogno.
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Il fatto di fuggire rimanendo però sempre nello stesso posto è tipico di questi sogni, come il voler gridare per chiedere aiuto ma non avere voce. Rappresenta il senso di impotenza di fronte al pericolo rappresentato dalle nostre pulsioni "cattive" che emergono dall'inconscio e che percepiamo come una minaccia alla nostra incolumità. Qui va subito aggiunto che questa pericolosità non è effettivamente reale in quanto tutte le pulsioni possono essere "vissute" se l'esperienza viene compiuta nel contesto appropriato cioè all'interno di una psicoterapia seria.

Rimane da capire chi potrebbe essere la persona che in un primo momento ti ha difeso per poi rivoltarsi contro di te. Forse tu lo sai.

Ma perché dovresti "avercela" con tua figlia, una bambina MERAVIGLIOSA, partorita da una donna FELICEMENTE sposata? Il sogno non lo dice, ce ne vorrebbero altri. Possiamo solo fare ipotesi del tipo riportato nel sogno n. 151.

Essendo tu una donna, a quelle ipotesi se ne possono aggiungere anche altre. Per esempio, i segni antiestetici che una gravidanza lascia di solito sul corpo di una donna: smagliature, seni che scendono, eventuale cicatrice del taglio cesareo che impedisce di mettersi in bikini, meno tempo disponibile per se stessa, ecc.

Non serve dire che oggi questi inconvenienti possono essere evitati con trattamenti adeguati. Non serve perché, di fatto, questo non sempre si verifica.

Probabilmente commenterai così l’interpretazione del sogno: "Le solite astruserie degli analisti!". Se invece ti riconoscerai, in tutto o in parte, in questa interpretazione, allora questo potrebbe essere l'inizio di una metabolizzazione liberatrice.
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(Nota finale: anche questo sogno mi è stato spedito quando ancora interpretavo on-line un certo tipo di sogni)

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