15 settembre 2018

Sogno n. 338


Vedevo un coltello all'interno del mio stomaco. Lo vedevo scendere nell'intestino fino ad uscire in mezzo agli escrementi. Lo pulivo e constatavo che era un bel coltello, nuovo.

Questo sogno mi ha procurato un grande senso di soddisfazione fin dal momento in cui l'ho fatto.

Interpretazione

Il simbolo del coltello è ricchissimo di significati e qui non li esaminerò certamente tutti. In questo caso il coltello sembra collegato con la sua funzione più tipica, quella del tagliare, del dividere, del ridurre in pezzi perciò rappresenta bene l'analisi psicoterapeutica. Però attenzione, non nel senso che questa analisi distrugga, uccida, ma nel senso etimologico del termine, come scomposizione di un tutto allo scopo di comprenderlo. La conoscenza "analitica" infatti è quella che divide in parti il suo oggetto di studio. Qui l'aggettivo "analitica" si riferisce a tutta la conoscenza razionale e non alla sola conoscenza psicoanalitica.

Nel sogno, il percorso che compie il coltello è completo, non si ferma a metà, arriva fino agli escrementi, come deve essere in un'analisi psicoterapeutica ben riuscita.

Da notare che in questo caso gli escrementi non producono sensazioni di schifo e repulsione. Al contrario, per far tornare il coltello bello e nuovo infatti basta pulirlo.

Da notare anche che tutta l’operazione è riferita all’intestino e non alla testa. Allora viene spontaneo ricordare che fin dall’antichità gli uomini hanno sempre associato gli intestini alle emozioni e la testa ai pensieri razionali. Come dire che l’analisi psicoterapeutica ha bisogno di lavorare sulle emozioni e non su quelle che gli psicoanalisti chiamano “ruminazioni”, volgarmente dette “pippe mentali”.

Il sognatore prova una grande soddisfazione. Lo credo bene, considerando il significato positivo e profondo del sogno.


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