18 agosto 2018

Sogno n. 337


Trovavo un modo molto semplice per uccidere. Si trattava di lanciare contro una persona una polvere medicinale. Si trattava quindi di una sostanza che sembrava curativa ma che invece uccideva.

Io lo facevo contro una donna e la scena avveniva nell'attuale stanza da letto di mia madre (che prima era quella dei miei genitori).

Interpretazione

Emerge una pulsione aggressiva diretta contro la madre. Si tratta di una pulsione che si nasconde dietro una falsa apparenza di sollecitudine e di cura.

Il fatto che la scena si svolga nella stanza da letto che un tempo era quella dei genitori fa pensare a un possibile Edipo emergente oppure ai residui di quella che Freud chiamava “scena primaria”. In quest’ultima di solito l’aggressore viene visto nel padre - quindi dovrebbe essere lui la persona da punire - ma la psiche umana sembra fatta apposta per ingarbugliare le carte e rendere difficile l’opera dell’analista.

In questo caso si potrebbero fare delle ipotesi, ma non convincerebbero nessuno o quasi. Servirebbero solo a far aumentare le perplessità di qualcuno a proposito di questo tipo di analisi perciò meglio nessuna ipotesi.


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