Mi trovo a
passeggiare per la mia città. Sono in corso i lavori di ristrutturazione totale
dei marciapiedi. Certo,
ci vorrà molto tempo per finire ma finalmente i marciapiedi saranno
sistemati e si potrà camminare senza inciampare.
Durante la
passeggiata incontro un vecchio amico d'infanzia che si drogava, ma adesso è
diventato un medico. Ci fermiamo a parlare proprio dei lavori e notiamo che, invece
di rifare col catrame il manto
dei marciapiedi, li
stanno piastrellando con mattonelle
molto belle.
Attorno
c'è ancora parecchia terra da togliere, ma si vede già che stanno facendo un
ottimo lavoro, questo nuovo tipo di marciapiede darà un tocco
di eleganza all'ambiente urbano.
Interpretazione
Anche
in questo caso abbiamo un esempio della fase positiva e costruttiva della
psicoterapia. Intanto la sognatrice passeggia. Questo significa che la
situazione psichica è distesa, tranquilla e piacevole.
Adesso
l'attenzione non è più focalizzata sul pensiero che il tempo delle sedute
trascorre inutilmente, senza che si veda nessun miglioramento. Adesso la
paziente comincia a gustare o almeno a pregustare il risultato finale, quello desiderato a lungo
cioè la sistemazione dei problemi, il camminare senza inciampare, il muoversi agevolmente
nella vita e in mezzo agli altri (il marciapiede).
È
quasi banale notare che c'è un'enorme differenza tra il pensare: "Non si
arriva mai" e il pensare, come in questo sogno: "Ci vorrà del tempo,
ma già comincio a vedere i risultati positivi e alla fine otterrò quello che
desidero".
Io,
come psicoterapeuta, ho apprezzato ancora di più questo cambiamento in positivo
nel modo di pensare della paziente in quanto per mesi e mesi mi aveva
martellato con incessanti proteste del tipo "Ma qui non si arriva
mai!". Ora è evidente che, se ci si ferma per protestare, si arriverà
ancora più tardi. D'altra parte, però, questa è una delle tante forme di
RESISTENZA alle quali ricorriamo per non affrontare la "cosa" che
sentiamo di avere dentro e che rifiutiamo perché non ci piace.
Come
nel sogno precedente, anche qui si parla della capacità di muoversi, ma si
tratta di un muoversi diverso, con le proprie gambe, cioè con le
proprie energie e non con quelle fornite dal motore dell'auto.
Le
parti "cattive" (il drogato) adesso si sono trasformate in parti
"buone" (il medico) e questa trasformazione rende possibile il
dialogo interno tra le parti e il contatto che invece prima erano evitati in
quanto incutevano paura (si veda il sogno n. 252). Il drogato è un vecchio amico d'infanzia. Questo particolare ci consente di localizzare nel tempo l'origine degli "ex" problemi.
Il
risultato finale sarà addirittura più gradevole di quanto si aspettava la
sognatrice. I marciapiedi infatti
avranno come copertura mattonelle dall'aspetto piacevole anziché il solito
catrame di colore
"nero" e dall’odore acre. Il lavoro che è in corso, pertanto, si presenta come ottimo anche dal punto di vista estetico oltre che da quello funzionale. Cosa si può
volere di più da una psicoterapia? :-)
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