18 dicembre 2008

Sogno n. 40

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C'era un uomo alto che stava con tanti uomini bassi. Io non volevo che l'uomo alto sembrasse diverso dagli altri pertanto lo facevo camminare con le ginocchia piegate per terra. Però la soluzione non mi convinceva perché mi rendevo conto che danneggiavo l'uomo alto e, nello stesso tempo, non ottenevo lo scopo che mi prefiggevo. Le gambe piegate in questo modo, infatti, rendevano comunque quell'uomo diverso dagli altri in quanto non avevano lo stesso aspetto di quelle che erano naturalmente più basse.
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Interpretazione
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Nella vita da sveglio il sognatore era un uomo che aveva rinunciato ad avere una moglie bella perché aveva paura che gliela insidiassero. Aveva rinunciato a guadagnare molti soldi per paura che glieli rubassero. Aveva rinunciato ad avere successo per paura di suscitare l'invidia degli altri. Durante una seduta aveva riassunto in questa frase il suo atteggiamento verso la vita: "Io rinuncio ad avercelo dritto per paura che me lo taglino".

C'erano tutto le condizioni, dunque, per comportarsi come un fallito per vocazione, un predestinato senza scampo. Ma qualcosa nel profondo delle sua mente (la fabbrica dei sogni!) era ancora capace di rendersi conto che questo modo di vivere produceva un risultato paradossale cioè danneggiare se stesso (rinunciando ad usare le proprie doti) senza tuttavia raggiungere lo scopo desiderato (passare inosservato e confondersi nella massa). Il suo inconscio, insomma, si rendeva conto che una scelta di vita come questa - oltre ad essere dannosa in quanto autolesionista - era anche inefficace.

Il paziente impiegò alcuni giorni per assimilare il messaggio contenuto nel sogno, poi durante una seduta mi disse: "Da qualche giorno cammino più eretto e metto più grinta nel mio lavoro".

La miniera d'oro dei sogni è questa, l'analisi è lunga e costa molto, ma la perseveranza viene ripagata abbondantemente. Senza questo sogno nessuno sarebbe riuscito a convincere quest'uomo che stava vivendo in un modo sbagliato, un modo che lo danneggiava seriamente in quanto lo costringeva a non utilizzare le risorse che possedeva.

A questo punto vale forse la pena di sottolineare che la capacità di persuasione dei sogni è enorme perché scaturisce da due fatti:
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- Primo, sono cosa nostra nel senso che la loro voce ed i loro messaggi provengono dal nostro interno. Qualche volta, sul momento rifiutiamo il significato di un sogno perché ci mette davanti un aspetto di noi stessi che prima non avevamo mai visto a livello cosciente, un aspetto che spesso ferisce il nostro amor proprio e l'immagine che ci siamo fatti di noi stessi. In seguito però continuano ad arrivare altri sogni dal contenuto simile fino a che il paziente apre gli occhi e si riconosce nella diagnosi fornita dall'inconscio mediante i sogni, aiutato in questo riconoscimento dall'analista.
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- Secondo, essendo "cosa nostra" i sogni non hanno mai quel tono accusatorio e di condanna che quasi sempre hanno invece i giudizi degli altri nei nostri confronti quando ci fanno notare un nostro difetto. Infatti il sogno è una "radiografia" della psiche e in quanto tale si limita a fornirci informazioni sullo stato presente del nostro mondo interiore.
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Questi sono i sogni normali cioè quelli che fanno i comuni mortali. Esistono anche altri tipi di sogni, premonitori, profetici, ecc.? Volendo essere obbiettivo. non posso escluderlo. Dico solo che non ne ho mai incontrati finora. In ogni caso, anche a voler ammettere che esistono, è fuori di dubbio che non siamo in grado di riconoscerli A PRIORI cioè prima che le cose accadano, ci accorgiamo che erano tali solo a cose fatte e a quel punto..... non ci sono più di alcuna utilità!

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