9 febbraio 2011

Sogno n. 164


Quello che segue non è un sogno vero e proprio, ma possiede lo stesso valore di un sogno in quanto si tratta pur sempre di un materiale "non costruito dalla coscienza". Se ne possono ricavare pertanto indicazioni altrettanto utili.

Mentre sto facendo un tipo di meditazione simile a quella yoga, vedo un lungo corridoio. A destra e a sinistra ci sono molte porte, ma la mia sta in fondo. Mi avvio lungo il corridoio perché so che è ora di aprire quella porta. Poi mi arresto improvvisamente, ho paura di vedere quello che c'è dietro, ho paura di stare male.


Per un attimo rifletto sulla situazione in cui mi trovo. Poi, paura o no, decido che l'unica soluzione è quella di andare a vedere. Arrivo davanti alla mia porta e la apro. Dentro la stanza c'è una gabbia. Davanti alla gabbia c'è una sedia sulla quale sta seduto il mio analista che, sorridente, mi invita ad entrare e mi dice di guardarlo. Ha in mano due sfere bianche, una sulla destra e una sulla sinistra. Poi unisce le mani e le sfere si fondono diventando una sola.

A quel punto la mia testa si apre e riceve dentro la sfera unificata. Poi mi avvicino alla gabbia. Dentro c'è un essere informe e nero, non saprei proprio spiegare a cosa possa somigliare. Io lo guardo, lui diventa energia e si introduce nella mia testa sotto forma di filo di fumo nero. Non ho più paura, sono contenta che quella cosa oscura faccia parte di me. Ora mi sento una cosa sola, mi sento bene. Sono contenta di avere varcato quella porta.

Interpretazione

Qui vediamo rappresentato in forma simbolica l'intero percorso di una psicoterapia basata sulla integrazione CONSCIO-INCONSCIO:
  • La paura iniziale di guardare quello che c'è dentro di noi.
  • La decisione di farlo comunque, nonostante la paura.
  • L'aiuto che al paziente viene dal terapeuta.
  • Il superamento della scissione in due parti, Bene-Male, Conscio-Inconscio.
  • Il recupero benefico dell'energia contenuta nella parte "nera-cattiva" (Jung avrebbe detto nell'OMBRA) che prima era tenuta in gabbia in quanto considerata "cattiva".
  • La scomparsa della paura.
  • Il benessere e la contentezza finali.

Questo non significa che la vita di chi ha portato a termine la terapia sia fatta solo di "latte e miele", significa che scompaiono i blocchi, le paure e le sofferenze dovute ai conflitti rimossi che, non essendo risolti, influenzano negativamente e pesantemente la vita di ogni giorno.

29 gennaio 2011

Sogno n. 163 (bis)

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Sto percorrendo una strada in auto, sono solo. Sulla strada ci sono sparpagliati molti frammenti di ossa e di animali, si tratta di scarti. Ad un certo punto mi ritrovo davanti a una scalinata con due porte, una in basso sul pianerottolo dove sto io, un'altra in alto. Per curiosità apro quella in basso e vedo che dentro c'è un leone che però è vecchio, tranquillo e calmo perciò non mi fa nessuna paura. Allora chiudo la porta e comincio a salire le scale. Quando arrivo davanti alla porta che sta in alto, l'apro e vedo che dentro c'è una tigre che mi fa molta paura. Chiudo la porta e scappo cominciando a scendere le scale.
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Ad un certo punto però penso: "Ma come, ho fatto tutta questa strada e adesso scappo?". Allora torno indietro, apro la porta ed entrò nella stanza dove c'è la tigre. Lo faccio senza provare nessuna paura. Lei si mette con le zampe all'aria e si lascia accarezzare. Provo una grande gioia e una grande soddisfazione perché sono riuscito a non avere più paura.

Interpretazione

La strada percorsa dal sognatore è quella tipica dell'analisi. I frammenti di ossa e di animali, infatti, rappresentano i materiali psichici che il paziente ha dovuto recuparare-elaborare-attraversare. Una volta questi materiali erano vivi e attivi, ma adesso non lo sono più, l'analisi ha permesso di superarli, di andare oltre, verso la crescita che è ben rappresentata nella seconda parte del sogno. È il paziente stesso, del resto, a definire SCARTI questi materiali cioè cose che non servono più, che perciò possono essere buttate via. La scala che sta salendo rappresenta un percorso in ascesa cioè di crescita.

La coppia leone-tigre fa pensare in un primo momento alla coppia genitoriale. In questo caso andrebbero estesi ai genitori tutti i significati che nel sogno sono riferiti ai due animali. Ma la coppia potrebbe anche rappresentare le due polarità maschile-femminile. Qualunque cosa la tigre rappresenti, comunque, quello che conta è che essa prima metteva paura e adesso invece non più. Tra i due, anzi, si è stabilito un rapporto di fiducia e di confidenza affettuosa. Si tratta della avvenuta pacificazione interiore alla quale ho fatto riferimento più volte.

Vale la pena di sottolineare che tutto sarebbe rimasto come prima, cioè immerso in una dimensione di PAURA, se il sognatore avesse continuato a FUGGIRE anziché tornare indietro ed entrare in contatto con la tigre. Si può dire senza paura di esagerare che questo è il punto di svolta fondamentale di ogni analisi

27 gennaio 2011

Sogno n. 163

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Mi trovo tra due squadre di militari che appartengono allo stesso esercito e di cui conosco bene tutti i componenti. Stanno per iniziare una battaglia corpo a corpo, ma io mi metto in mezzo e grido: "Basta!". A quel punto tutto si pacifica.

Interpretazione

Non si potrebbe trovare una immagine migliore di questa per rappresentare il conflitto interiore tra opposte emozioni che può far soffrire molto una persona.

In questo sogno alla fine tutto si pacifica quindi potrebbe sembrare che tutto si sistema, ma non è così! Nel campo della psiche non si può ottenere la pacificazione con un intervento AUTORITARIO (Basta!). Perciò siamo costretti a interpretare il sogno come semplice esaudimento di un desiderio.

Per ottenere una pacificazione accettabile, invece, la strada da seguire è un'altra, bisogna dare la parola ai contendenti (le emozioni) e lasciare che si esprimano liberamente attraverso i sogni. Qui bisogna precisare che non si tratta di mettere in atto, nella vita di relazione, i comportamenti suggeriti dalle emozioni, ma di lasciare a queste, lo ripeto, la possibilità di esprimersi attraverso i sogni.

Una volta ottenuto questo risultato, viene scaricata l'energia accumulata a causa della rimozione e molto spesso fanno la loro comparsa emozioni di segno opposto rispetto a quelle che prima erano rimosse. Allora queste nuove emozioni fanno scattare un meccanismo naturale di "riequilibratura" che riporta la calma nella dimensione interna (si veda anche il sogno n. 96).

20 gennaio 2011

Sogno n. 162

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Sto in casa con mia moglie e ad un certo punto si rompono le fognature e tutti i liquami cominciano a spargersi per la casa. Provo una sensazione di repulsione per ciò che vedo. Cerco di risolvere la situazione, ma mi rendo conto di esserne incapace, mi sento impotente.

Interpretazione

Sul piano cosciente il sognatore sa bene di avere motivi di dissenso con la moglie anche forti, ma il sogno ci fa capire che è in ballo qualcosa di molto più intenso e "proibito" dei semplici dissensi che si manifestano sul piano cosciente. La repulsione che lui prova la dice lunga in proposito.

Ma non basta, si sente anche impotente. Il sogno non dice nulla sulla natura di questo materiale “fognario”. Per saperne di più bisognerà attendere altri sogni.

11 gennaio 2011

Sogno n. 161

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Penso ad un impianto di irrigazione che si trova in una grande tenuta. Forse è stato costruito male: penso che basterebbe un minimo aumento del livello dell'acqua per provocare danni ingentissimi, per distruggere un intero paese. Penso che anche l'Inghilterra potrebbe essere invasa dall'acqua e sparire. L'acqua è talmente tanta che sarebbe più che sufficiente per produrre questo tipo di disastri. Poi, in pratica, non si noterebbe più niente di quello che c'era prima.

Interpretazione


Nello stesso periodo in cui è comparso questo sogno, ne sono venuti fuori altri che hanno fatto affiorare contenuti emotivi molto forti e coinvolgenti. Detto questo e ricordato anche che ACQUA = EMOZIONI, il significato del sogno diventa chiaro.

Per il momento l'acqua scorre nell'impianto d'irrigazione cioè si presenta nel suo aspetto utile di elemento che assicura fertilità alla terra. Le emozioni sono INCANALATE e producono frutti, ma questa è una situazione avvertita come non stabile e non definitiva, c'è la sensazione che sia presente un pericolo potenziale che potrebbe trasformarsi in pericolo reale per un nonnulla. Per il momento il sognatore può fruire di una sicurezza e di una "fertilità" che però sente precarie in quanto esposte al rischio di allagamento.

L'Inghilterra è un'isola cioè una terra circondata dal mare perciò è un simbolo perfetto per indicare la COSCIENZA che emerge dall'INCONSCIO (mare), ma resta sempre esposta al pericolo di essere di nuovo sommersa dai flutti.

4 gennaio 2011

Sogno n. 160

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Mi fanno vedere una particolare razza di piccioni. Hanno la caratteristica di non allontanarsi dal nido. Si possono quindi tenere in libertà senza temere che scappino. Per questa loro caratteristica mi piacciono ed ho l'intenzione di tenerli. Li sta manovrando un esperto, vicino una casetta-nido che ha fatto lui. Mi spiega che si tratta di una zucca.

Interpretazione

I piccioni rappresentano i pensieri. Lo conferma il fatto che il loro nido è una ZUCCA cioè una TESTA. Infatti usiamo spesso espressioni come: "Cosa hai nella zucca? ", "Ha del sale nella zucca", "Ha una zucca vuota", "È uno zuccone".
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Per capire il significato di questo sogno bisogna sapere che la persona che l'ha fatto ha un problema: comincia col pensare una certa cosa e, piano piano, seguendo le associazioni mentali si ritrova a mille chilometri di distanza dal punto di partenza che perciò in questo modo viene perso di vista. Si tratta di un comportamento che potrebbe essere facilmente rappresentato con dei piccioni che si allontanano dal nido senza tornarci.
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Questa abitudine è così esasperata in lui che la produttività dei suoi processi mentali ne viene seriamente compromessa in quanto i suoi pensieri seguono sempre una direzione centrifuga che gli impedisce di arrivare a delle conclusioni utilizzabili nella vita pratica. Tutto questo alla fine risulta molto dispersivo e quindi dannoso per lui.
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Nei primi tempi della terapia, quando richiamavo la sua attenzione su questo fatto mi guardava con negli occhi la classica espressione sorpresa di chi pensa: "Ma che sta dicendo?". Adesso invece è diventato consapevole di questo suo comportamento e soprattutto dei danni che gliene derivano perciò vuole correre ai ripari e modificarlo adottando il modo di pensare di chi non si allontana dall'argomento iniziale e alla fine può dire: "Ricapitolando.... ". Il tutto con l’aiuto dell’esperto nel quale è facile riconoscere l'analista.

22 dicembre 2010

Sogno n. 159

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Mio zio mi faceva notare che i muri di casa erano pericolanti. Mi chiedevo se, invece di demolire il tutto, si sarebbe potuta costruire una fascia di sostegno a mezza altezza con tondini di ferro e cemento. Questa fascia sarebbe stata orizzontale, ma pensavo di farne anche un'altra verticale. Mi chiedevo come avrei potuto collegarle: avrei potuto lasciare degli spuntoni di ferro sulla fascia orizzontale e poi collegare quella verticale a questi spuntoni.

Poi mi chiedevo se la gabbia di cemento e ferro che sarebbe risultata da questa riparazione avrebbe prodotto radiazioni pericolose per le persone.
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Interpretazione
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Poiché il sognatore non si rende conto di avere una personalità instabile e insicura, ha bisogno che sia qualcun altro (l’analista?) a richiamare la sua attenzione sul pericolo incombente che, peraltro, dopo l'avvertimento viene riconosciuto subito.

A questo punto si pone il problema del "cosa fare". Demolirla e ricostruire tutto da capo? Il sognatore ritiene che non ce ne sia bisogno in quanto può essere sufficiente un intervento che si limiti a consolidare il tutto. Ma ha anche il dubbio che questo intervento possa produrre effetti dannosi sui contenuti della psiche. In altre parole, sa che deve intervenire, ma ha ancora delle perplessità sul come farlo senza produrre effetti dannosi per le persone che lo circondano.

16 dicembre 2010

Sogno n. 158

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Da un po' di tempo, tra me ed un collega di lavoro sta nascendo una certa attrazione fisica. Ho un grande desiderio di baciarlo, ma ho anche paura che la cosa non finisca lì e vada oltre. Quello che soprattutto desidero da lui è che cada ai miei piedi, perdutamente innamorato, ma ho la sensazione che tutto questo non accadrà, anzi ho paura che sarò io a cedere e che non otterrò la sua sottomissione totale. Ma l'inevitabile accade, anche perché sono giorni che lo stuzzico. Ci troviamo lungo le sponde di un fosso dalle acque molto inquinate e di colore marrone. Lui inizia a baciarmi ed io ricambio molto ardentemente. La situazione si infuoca, sto provando un piacere paradisiaco, le sue avances diventano sempre più pressanti e il mio corpo mi tradisce, anche se la mente mi suggerisce di non cedere.
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Però sento che i suoi modi stanno diventando aggressivi e la cosa mi infastidisce. Ho una gran voglia di fare l'amore, ma ho paura di perdere il controllo del gioco. Infatti la situazione precipita, lui mi spinge bruscamente a terra, mi strappa il vestito di dosso e mi penetra. La cosa non mi dispiace, ma avrei preferito fosse accaduta in un'atmosfera più romantica, sento di avere perso definitivamente il controllo della situazione. Sapevo che sarebbe andata a finire così. In fatto di sesso gli uomini perdono sempre la testa e, siccome sono forti fisicamente, noi donne non riusciamo ad opporci.
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Interpretazione


Il sogno continua con altre vicende che tralascio perché non sono di interesse generale. Nella parte qui riportata possiamo rilevare due elementi importanti e abbastanza frequenti:
  • la sensazione di debolezza fisica e di impotenza che alcune donne provano nei confronti dell'uomo
  • il conseguente desiderio di "rifarsi" usando la seduzione ed il sesso come strumento di potere per ridurre l'uomo ai loro piedi.

Questa sensazione di impotenza viene stupendamente descritta da Marie Cardinal nel suo libro "Le parole per dirlo", in particolare quando scrive: "Quale donna può impedire a un uomo, che intende davvero farlo, di penetrarla e di deporre dentro di lei il suo seme estraneo? Nessuna".

Ma c'è una importante differenza tra l'atteggiamento descritto dalla Cardinal e quello della sognatrice: il primo si riferisce ad un rapporto sessuale SUBITO, il secondo invece si riferisce ad un rapporto sessuale DESIDERATO che però viene rifiutato solo in quanto "fa perdere il controllo del gioco e della situazione".

Le acque del fosso sono molto INQUINATE e di colore MARRONE (cioè sono sporche): sta a significare che la sognatrice percepisce come proibiti e peccaminosi i desideri che prova e la situazione nel suo complesso.

Il desiderio di "rifarsi" usando la seduzione ed il sesso come strumento di potere potrebbe anche derivare dalla classica invidia del pene, ma durante l'analisi di questa paziente non è comparso alcun elemento per avvalorare questa ipotesi. Per lo meno fino al momento in cui è stato fatto questo sogno.

8 dicembre 2010

Sogni n. 157

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So che devo partire per un lungo viaggio, ma non voglio andare da sola. Sento salire l'ansia e ho voglia di piangere. Scongiuro mio marito di accompagnarmi nel viaggio insieme con la nostra bambina, ma lui mi guarda di traverso, è molto scocciato, mi dice di non fare tante storie e di partire, tanto lui non mi accompagnerà. È come se pensasse che questo viaggio sarà un'impresa facile, come se da casa mia dovessi semplicemente raggiungere la piazza vicina, ma io so che sarà molto dura, come un viaggio senza ritorno. Mi sento sola, abbandonata e tradita nella mia fiducia. Lui non capisce la portata di quello che mi accingo a fare.

Interpretazione

La donna che ha fatto questo sogno, pur essendo sposata e con una figlia, è profondamente immatura. L'analisi che sta seguendo le si prospetta come un'impresa difficile e impegnativa che produrrà cambiamenti decisivi nella propria personalità. Sente soprattutto che dovrà dire un addio definitivo cioè senza ritorno al suo modo infantile di vivere e questo la spaventa, le fa crescere dentro l'ansia.

Una componente essenziale della immaturità è rappresentata dalla sensazione che le forze di cui disponiamo sono insufficienti per il compito che siamo chiamati ad assolvere (in questo caso, il viaggio-cambiamento indotto dall'analisi). Questa sensazione, a sua volta, produce il bisogno di appoggiarci a qualcuno che ci dia sostegno, aiuto, conforto e comprensione. Se tutto questo ci viene negato dalle persone sulle quali facevamo affidamento, ci sentiamo abbandonati, traditi e soli.

In casi come questo, l'abbandono dell'infanzia viene vissuto come un trauma, come una perdita secca e non si è consapevoli del prezzo enorme che invece bisogna pagare per prolungare la permanenza nel "giardinetto", vale a dire la mancanza di autonomia e di liberà, per non parlare dell'autostima che si riduce praticamente a zero.

2 dicembre 2010

Sogno n. 156

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Sono seduta sul sedile posteriore di una macchina. Sono vestita da sposa e sto andando in chiesa per sposarmi. Vicino a me ci sono un bambino e la sua governante.

Interpretazione

Il sogno è molto breve, ma è ricco di significato per il futuro della sognatrice che nella realtà sta per sposarsi: a livello inconscio lei si rende conto che il futuro marito è immaturo a tal punto (il bambino) che per lui dovrà essere una governante anziché una moglie.

Il problema consiste nel fatto che lei è molto innamorata di quell'uomo e l'amore, si sa, rende ciechi. La conseguenza è che a livello cosciente rifiuta di prendere in considerazione questa caratteristica del suo fidanzato e vuole sposarlo lo stesso. L'inconscio però le presenta una fotografia esatta della situazione.

Questo sogno non è di una mia paziente, ma di una donna che conosco e che me lo ha raccontato. Gli anni successivi al sogno hanno purtroppo dimostrato che l’inconscio aveva visto giusto.