21 giugno 2012

Sogno n. 242


Ricevo e pubblico:

Ciao Romano, come stai? Non so se ti ricordi di me, sono M...., ci siamo sentiti intorno a Pasqua. Ti scrivo per ringraziarti ancora del tuo bel sito e di tutti i sogni nuovi che hai incluso e per raccontarti un mio sogno di un paio di notti fa. Nella vita reale ho lasciato l'università e cerco lavoro. Ti ringrazio per avermi ascoltato ancora. Se non potrai includere il sogno nella bacheca, non ti preoccupare, capisco che ne ricevi a tonnellate. 
Grazie in ogni caso, ciao, buona estate!

Dunque ecco il sogno.

Sto scendendo una scala molto ripida e stretta che, nella realtà, conduce in una stanza squallida e piena di calcinacci, ma che nel sogno è stata risistemata, ora c'è un bellissimo pavimento verde, le pareti di un giallo tenero, fiori dappertutto, anche sul corrimano della scala. C'è una bellissima luce vivida e soffusa, irradiata da lampade nascoste.

Io avverto tutti i sintomi fisici della paura di scendere la scala; ho le vertigini e stringo convulsamente il corrimano, ho una morsa allo stomaco e le mani sudate, il piede si rifiuta di staccarsi dal gradino per fare il passo successivo. Ma non avverto angoscia, solo stupore poiché non ho mai sofferto di vertigini in vita mia. Mi ripeto di non guardare in basso, ma è come se non ci fosse nessun altro posto dove guardare.

Sotto c'è una ragazza che spazza quel bel pavimento, raccogliendo polvere e petali. Ha un grembiule verde chiaro, deve essere una commessa o un'impiegata. Mi guarda esitare sulla scala, ma deve essere abituata a chi soffre di vertigini scendendo perché educatamente non fa alcun commento e riprende a spazzare. 

Quando ha finito vedo che la scopa in realtà è una grande spazzola per capelli, di quelle con la testa piatta, di un bel colore rosso bordeaux. Io desidero molto averla e la ammiro perché, con quella testa piatta e larga, è proprio il tipo di spazzola che fa per me: mi piace picchiare i ragazzi con questo genere di oggetti...

Interpretazione

Questo sogno esprime il doppio effetto che produce in noi la prospettiva della discesa nell'inconscio (scendere la scala): paura-vertigine e nello stesso tempo attrazione, fascinazione irresistibile, quasi ipnotica (è come se non ci fosse nessun altro posto dove guardare).

Anche la stanza-inconscio viene vista in due modi opposti: a livello cosciente appare squallida e piena di calcinacci. Nel sogno possiede invece tutti i requisiti di un posto bellissimo e accogliente, ci sono addirittura fiori dappertutto. Evidentemente la sognatrice a livello cosciente non ha un grande concetto del suo inconscio e dei suoi contenuti. E non immagina neppure quante cose di valore possiede "laggiù".

Il compito di tenere pulita e in ordine la stanza-inconscio è affidato ad una ragazza che per questo scopo si serve di una scopa-spazzola. Probabilmente si tratta dell'unione delle caratteristiche femminili e di quelle maschili (la scopa-spazzola è un evidente simbolo fallico) così come le vede l'immaginario collettivo cioè emozioni-intuito da una parte e razionalità dall'altra.

La sognatrice ammira la spazzola per capelli e le piacerebbe molto possederla. Potrebbe voler dire che lei invidia il pensiero razionale dei ragazzi e vorrebbe entrarne in possesso per poterlo usare contro di loro. Insomma, una specie di soddisfazione-rivalsa.

Poiché la spazzola serve per mettere ordine nei capelli, e poiché questi rappresentano quanto di animale c'è ancora nell'essere umano (i capelli sono i resti del vello), questo oggetto conferma l'interpretazione proposta: la razionalità mette ordine nelle emozioni in quanto considerate poco spirituali, poco nobili ed elevate.

___________________


Dopo questa interpretazione ho ricevuto il messaggio che segue:

Ho visitato il tuo sito stasera e ci ho trovato il mio sogno. Ti ringrazio. Capperi che acume! Hai ragione, ho sempre voluto essere un maschio. Mi sa che sono un travestito donna. Battute a parte, grazie ancora e complimenti. Far sentire la gente felice è un gran bel lavoro, e sono belli quelli che lo fanno!

___________________


Approfitto di questa occasione per mettere in evidenza un comportamento comune a tutte le persone che mi raccontano i loro sogni: quando l'interpretazione che io propongo "fa centro" (come in questo caso), la persona che ha fatto il sogno è portata ad ammirare soltanto il mio acume e a non considerare (perché non lo vede) quello del suo inconscio al quale  invece dovrebbe essere riconosciuta la maggior parte del merito in quanto è stato lui a fabbricare il sogno, dimostrando in questo modo la sua stupefacente capacità di comprendere i problemi e di sintetizzarli in poche immagini ricche di significato.

Ammesso e non concesso che io sia bravo, lo sono soltanto come traduttore in quanto il merito maggiore va all'autore del messaggio. Dico questo per ribadire ancora una volta che possediamo una risorsa incredibile che di solito va sprecata perché non sappiamo di averla. Ci adattiamo a vivere in un monolocale pur possedendo una villa con parco e piscina!

1 commento:

Anonimo ha detto...

Ciao io ho sognato di dover scendere una scala buia e molto stretta...faceva mancare l aria....all inizio avevo paura poi ci ho provato e sn riuscita a percirrerla....e sono uscita da una piccola porticina che dava sulla strada luminosa.