Ho sognato
che infilavo le mani dentro un sacchetto della nettezza urbana, quelli
di plastica nera. Era nuovo nuovo e ne tiravo fuori dei fogli di carta
perfettamente bianchi, anche loro nuovissimi.
Interpretazione
Ecco un sogno di pochissime righe soltanto, ma ricco di significati. Nella pagina di
questo blog intitolata PRIMA DI PARTIRE ho scritto: ".... racconterò
anche alcuni sogni che hanno preannunciato l'interruzione non concordata della
psicoterapia". Il sogno in questione è uno di quelli. E in esso troviamo
anche indicato il motivo dell'interruzione cioè il rifiuto di entrare in contatto con le cose "sporche". Anzi
di più, addirittura la negazione che
esistano cose sporche di cui liberarsi gettandole nella spazzatura. La
negazione è un particolare e ben conosciuto meccanismo di difesa, uno dei tanti.
Nel sogno infatti tutto è nuovo e incontaminato, troppo nuovo e troppo
incontaminato, tanto da apparire subito inverosimile. Per quale motivo infatti
dei fogli di carta nuovissimi e perfettamente
bianchi, quindi puliti, dovrebbero stare proprio nel posto in cui invece di solito c'è soltanto quello che è sporco e da buttare? Il
sognatore si sta creando un motivo apparentemente valido per interrompere l’analisi,
è come se dicesse: “Dentro di me è tutto pulito perciò l’analisi
non mi serve, non ne ho alcun bisogno”. Segno premonitore ed inequivocabile
dell’interruzione dell’analisi decisa soltanto dal paziente. Interruzione che
infatti ci fu dopo poche altre sedute.
Dall'analisi
era già emerso che questo paziente (in perfetta buona fede, s'intende) faceva
di tutto per negare gli aspetti sgradevoli e deludenti della propria personalità
e cercava di sostituirli con i loro esatti contrari positivi. Affermava di essere
sempre stato un sostegno, sia sentimentale che economico, per le donne della
sua vita. Dall'analisi emerse invece che era vero l'esatto contrario, era lui
che cercava nelle sue donne protezione e sicurezza. In un sogno, per esempio, lui
vedeva aprirsi una porta ed entrava la sua compagna infilata dentro una pila di
pneumatici, come l’omino della Michelin, mi precisò. Facile comprendere il significato di
questo sogno se si pensa che la funzione dei pneumatici consiste proprio nel proteggerci dalle asperità della strada
che, a sua volta, è immediatamente associabile con il percorso della vita. Quindi era lei che proteggeva lui, non il contrario! L’espressività
delle immagini create dal nostro inconscio è incredibile, l’ho ripetuto più di
una volta.
A questa interpretazione si potrebbe obiettare che i
pneumatici stavano attorno a lei quindi, semmai, proteggevano lei, non lui. Il logo
della Michelin però non vuole rappresentare una persona protetta dai pneumatici,
ma è il simbolo dei pneumatici di una certa marca, un loro sinonimo. Quando noi
guardiamo quel logo, infatti, non pensiamo all’omino infilato nella pila, ma
alle gomme Michelin. Se nel sogno lei fosse entrata nella stanza portando una
tazzina di caffè, noi non avremmo pensato che la portava per se stessa, ma per
lui. A ulteriore conferma di questa interpretazione sta il fatto che durante
una seduta lui disse che, in quanto manager, si sentiva esposto al rischio di
essere licenziato in qualsiasi momento, ma lo rassicurava il pensiero che
poteva fare affidamento sullo stipendio garantito che percepiva la sua compagna
in quanto impiegata statale. Nonostante questa situazione di fatto, a livello
cosciente lui continuava a sentirsi il protettore, non il protetto. Però il suo
inconscio sapeva come stavano effettivamente le cose e gli metteva davanti la
fotografia della realtà così com’era affinché lui potesse diventarne
consapevole e modificarla se non gli piaceva. I sogni come radiografia della
psiche!
Anche
la professione esercitata dal sognatore contribuiva a complicare ulteriormente l'andamento
della psicoterapia. Era un manager e sappiamo che dai manager ci si aspetta che
siano capaci di RISOLVERE I PROBLEMI, il loro compito consiste proprio in questo.
Per un manager pertanto è molto difficile accettare l'idea di non essere capace
di risolvere i PROPRI problemi e di avere perciò bisogno di ricorrere ad una
psicoterapia, la quale implica l’intervento tecnico di un’altra persona. Rispetto
alle persone che non svolgono questo particolare tipo di attività, per un
manager è più difficile entrare in contatto con quegli aspetti della propria
personalità che possono compromettere l'immagine di efficienza dalla quale dipende
il loro successo nella carriera. Non c’è da meravigliarsi pertanto se un
manager rifiuta una psicoterapia poiché la vive come implicito riconoscimento di
un fallimento proprio nel campo al quale lui tiene di più cioè nel suo essere
un tecnico dal quale ci si aspetta che RISOLVA I PROBLEMI.
Nessun commento:
Posta un commento