20 febbraio 2012

Sogno n. 222


Ero nella piazza di un paese che mi era familiare. Un'altra persona aveva scoperto che, spingendo una certa parte del muro di un rudere, la porta ruotava e si entrava all'interno. Dentro c'erano ricchezze o comunque cose molto interessanti. Cercavo di fare anch'io la stessa cosa, di spingere nel posto giusto. In effetti riuscivo ad aprire e dentro c'erano delle ricchezze, delle cose buone che prendevo.

Interpretazione

Nei sogni i ruderi non rappresentano il passato che studiano gli storici, ma quello nostro, personale. Il sognatore ha scoperto che lì dentro può trovare cose ricche o comunque molto interessanti. Si tratta di ricchezze nascoste che però diventano accessibili e fruibili se si conosce la tecnica appropriata che è posseduta da un’altra persona (l’analista). 

Quello che compare in questo sogno è un atteggiamento nuovo che si sviluppa poco a poco col progredire dell'analisi. All'inizio di quest'ultima infatti - e per molto tempo anche dopo l'inizio - la sensazione è un'altra cioè quella opposta di avere dentro solo cose "sporche", pericolose e comunque da evitare ad ogni costo.

A partire dal momento in cui scopriamo di avere dentro cose preziose, l'analisi procede molto più veloce poiché il rifiuto di entrare in contatto con cose sgradevoli viene sostituito dal desiderio di entrare in possesso delle ricchezze che si trovano "la dentro".
 

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