11 gennaio 2010

Sogno n. 111

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Sento il desiderio di allontanarmi da tutti, di fare qualcosa di particolare e di proibito. Allora entro in un giardino seminascosto dalla strada, poi da lì entro in una casa dove c'è una signora che fa massaggi. Non voglio che si sappia che sto lì. Mi spoglio e la signora comincia a massaggiarmi. La stanza ha poca luce perché si trova in un seminterrato. Il massaggio è piacevole anche se doloroso.
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Cambia scena. Passo davanti una vetrina dove ci sono due donne bellissime che, però, hanno qualcosa di dubbio negli occhi cioè uno sguardo da persone bisessuali.
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Cambia scena. Entro di nuovo nella casa di prima ma questa volta il massaggio me lo fa un giapponese. Io sono distesa su un tavolo, nuda. Da una scala sale una persona vestita da suora e io sono contenta di vedere in quel luogo una presenza religiosa, ma il giapponese mi dice di stare attenta perché quella non è una suora, ma una creatura del male che vuole portarmi via. Dalla scala escono altri esseri vestiti da suore che mi lanciano addosso scintille nere per farmi del male e intrappolarmi. Io mi trovo a dovermi difendere da sola. C'è una massa di magma nero che vuole avvolgermi. Cerco il giapponese, lo trovo, ma lui si trasforma in un enorme demonio nero che si alza nel cielo.
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Mi sveglio per la paura.
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Nel sogno c'era un'atmosfera di erotismo. I guai sono cominciati quando mi sono svegliata: mi sono sentita SPORCA.

Interpretazione

In questo sogno le immagini e le situazioni sono molte e si susseguono con ritmo incalzante, ma possiamo riassumerle tutte dicendo che ci troviamo davanti il solito esempio di conflitto tra DESIDERI PROIBITI e GIUDICE INTERNO (Super-Io). Nel caso in questione i desideri sono rappresentati da fantasie erotiche inconsce di natura bisessuale che scatenano violenti sensi di colpa.
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In un primo momento la paziente cerca l’esperienza proibita e se la procura volontariamente. Nel seguito del sogno, invece, affiora e prevale il senso del peccato, del male, della minaccia, del pericolo, della paura.

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