Tornavo verso
casa venendo dal mare e attraversavo un porto. Avrei potuto
risparmiare molta strada dirigendomi verso l'interno ed
escludendo il porto, per una strada che avevo scoperto. Decidevo però di fare
il giro più lungo passando per il lungomare. Lo facevo perché il percorso più breve
richiedeva fatica, qualcosa di inconsueto, non so. C'era comunque un vago senso
di fastidio e di pericolo.
INTERPRETAZIONE
Il paziente è stato al mare (nell’inconscio, grazie all'analisi)
e sta tornando verso il suo modo di vivere abituale (casa-personalità). In precedenza
aveva scoperto una strada più breve, ma preferisce
seguirne un'altra più lunga perché vuole risparmiarsi la FATICA, il FASTIDIO,
il PERICOLO, la sgradevole sensazione prodotta da ciò che è inconsueto. In
altre parole, vuole frapporre una distanza maggiore tra la sua esistenza
abituale e quello che ha potuto incontrare andando al mare cioè nell’analisi.
Ѐ
interessante aggiungere che i pazienti che si comportano così, quasi sempre
sono gli stessi che a livello cosciente continuano a ripetere che vogliono fare
presto e che sono curiosi di scoprire prima possibile “quello che verrà fuori”.
Risulta quindi dimostrato ancora una volta quanto possano essere diversi,
addirittura opposti, il livello cosciente e quello inconscio. Chi è del
mestiere sa benissimo che tra i due atteggiamenti alla fine prevarrà quello
inconscio. Il sognatore sceglie infatti di fare “il giro più lungo”. CVD.
Nessun commento:
Posta un commento