Stavo
facendo una seduta di psicoanalisi. Davo una risposta, dicevo qualcosa, ma mi
rendevo conto che mi "incartavo" con le parole, sbagliavo, non
riuscivo a dare la risposta vera. Mi rendevo anche conto che la cosa era talmente
difficile che non potevo venirne fuori con le parole. Allora pensavo che
sarebbe stato utile farmi somministrare il Pentothal.
Interpretazione
Il Pentothal è un barbiturico che produce
un abbassamento del livello di coscienza, quindi una diminuzione delle funzioni
inibitorie di controllo. Al di fuori della psicoterapia basata sull’interpretazione
dei sogni, a volte viene usato per consentire l'emergere dei contenuti inconsci
o di quelli volutamente tenuti nascosti.
Essendo un farmaco, il desiderio da parte del paziente di ricorrere
al suo uso sta a dimostrare o che sente di non farcela con le sue sole forze oppure, più
probabilmente, che vorrebbe prendere una scorciatoia meno faticosa per lui
delegando al farmaco il compito di portare a termine il lavoro più difficile e
gravoso.
Di solito i pazienti che provano lo stesso desiderio espresso in
questo sogno non chiedono di ricorrere all’uso del Pentothal, ma a sedute di ipnosi dalle
quali ci si aspetta lo stesso effetto del farmaco. Si tratta di un desiderio
molto umano e comprensibile, ma l'analista ha il compito di mostrare al
paziente che si tratta di un desiderio non
terapeutico in quanto il traguardo da raggiungere non è rappresentato dall’arrivare
in vetta prendendo una funivia, ma dall'acquisizione della capacità di
camminare con le proprie gambe.
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