12 aprile 2010

Sogno n. 123

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Devo avanzare con difficoltà in una galleria sotterranea. In fondo vedo la luce, è l'uscita. C'è della vegetazione che ostacola i miei movimenti però mi rendo conto che non si tratta di spine, ma di fiori. Dovrò lo stesso farmi strada, tagliare la vegetazione, ma è ben altra cosa rispetto a prima, adesso non ho la sensazione di graffiarmi.
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Interpretazione
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La galleria sotterranea è l'inconscio. L'analisi sta arrivando a conclusione. C'è ancora da lavorare, ma oramai si tratta di aprirsi la strada in mezzo a contenuti piacevoli (fiori). La parte sgradevole del cammino (spine che graffiano) è stata compiuta e il sognatore si sente vicino a "venirne fuori".
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Questa è la meritata ricompensa per il lavoro compiuto durante l'analisi. Dal paziente soprattutto, ma anche dall'analista.
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Non è vero che l'analisi consista nel prendere contatto solo con i contenuti sgradevoli della propria psiche. Ma questo lo si scopre soltanto verso la fine. Se fosse possibile trasferire questa scoperta dalla parte finale dell'analisi a quella iniziale, tutto sarebbe più facile e.... breve.

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