7 febbraio 2021

Sogno n. 362

Mia figlia deve iscriversi all'università, ma la sua età è quella che ha adesso cioè dieci anni. Le dico che vorrei accompagnarla perché temo che, andando da sola, possa trovarsi disorientata e in difficoltà, ma lei è decisa e va.

Mentre lei è fuori, sento che mi chiama dal bagno. Pur sa­pen­do che questo non è possibile in quanto non è in casa, vado ugualmente a vedere nel bagno e naturalmente non la trovo. 

Quando poi lei ritorna a casa mi conferma di essersi trovata effettivamente nella condizione che io avevo previsto.

Interpretazione

Per l’analista viene naturale pensare che il sogno si riferisce alla paziente e non a sua figlia. Allora proviamo a trasferire alla paziente tutto quello che succede nel sogno e vediamo se ne viene fuori un discorso più comprensibile.

 La paziente ha dentro di sé due parti. Una è diventata adulta (o crede di esserlo diventata), l’altra è invece rimasta bambina è viene chiamata dalla vita/società a crescere. Il sogno lo dice in modo esplicito: DEVE iscriversi all’università. Del resto, lo vuole anche lei.

Ma la parte adulta è preoccupata, teme che le possa capitare qualcosa di negativo perché sa che l’altra ha solo dieci anni. E infatti è proprio quello che si verifica.

Durante l’analisi (il bagno, luogo in cui ci liberiamo delle cose “sporche”) sembra che la parte bambina chieda aiuto, ma è solo un’impressione, in realtà lei non è lì, si trova altrove, al di fuori dell’analisi, è impegnata a diventare adulta in un contesto per il quale non è ancora preparata.

Alla fine del sogno arriva la conferma che la sua maturità era effettivamente soltanto una pretesa.

Secondo la "logica" potrebbe sembrare che una persona o è matura o non lo è, ma la "logica" appartiene all'io cosciente non all'inconscio.