25 novembre 2010

Sogno n. 155

Ricevo e pubblico:

"Ciao, sono un netsurfer. Fra i tanti siti immondizia il tuo è l'unico che merita veramente. Appena sarà pronto il mio, ti manderò l'indirizzo e spero che lo visiterai.
Ho un sogno da raccontarti e spero che lo interpreterai, è un sogno ricorrente ormai da molti anni e si svolge più o meno così:
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Mi ritrovo spesso a vagare per la città (c'è un'atmosfera cupa e tenebrosa) e ogni volta incontro una casa molto vecchia, a volte in rovina, altre volte da finire di costruire, ma sempre con un'aria sinistra e sempre con la consapevolezza che si tratta della stessa casa. Quando mi trovo nelle vicinanze di questa casa, dall'edificio sento provenire una presenza che mi attrae ma nello stesso tempo mi incita ad allontanarmi e, se non è la casa a farlo, a volte compaiono delle persone che mi trattengono dall'entrarci. Nel sogno mi rendo conto che, se entrassi in quella casa, potrei scoprire delle cose che potrebbero sconvolgermi. Non è il classico incubo perché la sensazione non è di paura bensì di ansia e rimango lì in balia dell'indecisione.

Altre volte invece sto dentro questa casa e cerco di uscirne. In ogni caso, comunque, mi trovo sempre a fare un percorso obbligato e cioè, sia che voglia entrare in casa sia che voglia uscirne, il mio sguardo si perde sempre nella immagine (molto più da incubo di quella della casa) di una enorme cava, come una specie di scavo per le fondamenta di una casa. Questa enorme buca (che ha dimensioni e profondità che nella realtà sarebbero a dir poco impossibili), ogni volta che vi passo vicino per dirigermi alla casa o uscirne, si accorge della mia presenza e le pareti iniziano a franare. In fondo alla cava si alza dell'acqua.
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Interpretazione

I sogni non hanno tutti la stessa importanza. Ce ne sono di importantissimi e di banali. Il tuo è sicuramente uno di quelli molto importanti. Tentare di interpretarlo qui, sul Web, equivarrebbe a sprecarlo perché non sarebbe possibile lavorarci sopra a lungo in modo da poterne approfondire adeguatamente tutti gli aspetti. Il consiglio migliore che sento di poterti dare, pertanto, è quello di raccontarlo ad uno psicoterapeuta che lavori con i sogni (non tutti lo fanno). Solo così potrai ricavarne tutte le indicazioni utilissime che contiene e magari iniziare un lavoro sistematico sui tuoi sogni.
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(Nota finale: anche questo sogno mi è stato spedito quando ancora interpretavo on-line un certo tipo di sogni)

20 novembre 2010

Sogno n. 154

Ricevo e pubblico:

"Avresti un po' di tempo per interpretare un mio sogno? Scusa se nella narrazione sono prolissa, ma il sogno è stato effettivamente molto lungo e non sapevo decidere quali particolari potevano essere omessi in quanto non importanti. Il sogno risale a circa due mesi fa. Normalmente non ricordo i sogni e quando li ricordo sono lunghissimi. Dimenticavo qualche informazione. Ho .... anni. Sono felicemente sposata. Ho una meravigliosa bambina di.... anni. Un milione di grazie".
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Il sogno comincia in bianco e nero. Mi trovo in uno spazio indefinito. C'è un gruppo di persone, colleghi, amici, mio marito. Parlano tra loro. Io sono in disparte, annoiata e anche un po' a disagio perché vorrei fare altro. Chiamo mio marito (mi sembra) e gli chiedo di andare via o di fare qualcos'altro. Mi risponde che non è il momento.
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Appare mia madre e scopro di avere una bacchetta magica. Utilizzo la bacchetta. Mia madre ed io voliamo in un atollo bellissimo.

A questo punto il sogno diventa a colori. Siamo sdraiate a prendere il sole. Io sono in topless. Il rapporto che c'è tra noi non è di madre e figlia, ma come due amiche, alla pari. Senza vergogna mi alzo e mi dirigo verso un capanno-bar. C'è un uomo che comincia a baciarmi. Ci sto. È molto eccitante. Ma vengo interrotta o richiamata (non ricordo) da qualcosa.

Torno al lettino. Mia madre scompare. Appaiono due serpenti da un cespuglio che forse prima non c'era. Sono agitata. I serpenti sono velenosissimi, letali. Il più piccolo ha degli anelli rossi (e blu, mi sembra). Sono sicura che si tratta di un serpente corallo. Devo fuggire. Corro. La spiaggia scorre sotto i miei pied,i ma mi ritrovo sempre nello stesso posto e i serpenti aumentano progressivamente la loro velocità. Sono molto vicini. Stanno per mordermi, ma dal cespuglio appare un terzo serpente. È grande e forte, non è velenoso. Si dirige verso il serpente corallo con l'intento di salvarmi. Lo uccide con un morso, poi uccide anche l'altro serpente velenoso. Sono salva, ma è la sensazione di un attimo, ora vuole mordere anche me, forse mangiarmi. Combatto con il serpente tenendolo con le mani e cercando di tenere lontana la sua bocca da me.

Il sogno torna in bianco e nero. Mi trovo nella cucina della casa dove ho vissuto con la mia famiglia e, per due anni, con mio marito (i miei genitori erano traslocati altrove da anni). Tengo fermamente il serpente con le mani. La sua bocca è diventata simile a quella di un cane rabbioso. Ho paura, ma capisco che devo soltanto impedirgli di mordere, per questo gli tengo la bocca serrata, ma è molto faticoso. Devo riuscire a tagliargli la testa. Separando la testa dal resto del corpo morirà e non potrà più nuocere.

In cucina ci sono mia madre, mio padre, mio fratello e mio marito. Mi sembra anche altre persone. Parlano tra di loro. Nessuno si preoccupa di quello che sta accadendo. Sto lottando per la vita e contemporaneamente sono arrabbiata perché nessuno mi aiuta. Sono arrabbiata in particolare con mio padre: "Non vedi che ho bisogno di aiuto, prendi un coltello, tagliagli la testa! " gli dico. Allora lui si avvicina con il coltello. Continuo a tenere il serpente con la mano sinistra, ma non ricordo se sono io a tagliargli la testa o mio padre. Il corpo del serpente, separato dalla testa-cane, continua a dimenarsi e si muove nella stanza. Improvvisamente si trasforma in un bambino/a nudo (dell'età di mia figlia). La paura lascia il posto all'angoscia e al senso di colpa. Mi rendo conto che mutilando il serpente ho fatto del male al bambino che ora si allontana da me dandomi le spalle. La conseguenza sul bambino della mutilazione del serpente-cane sono due zampilli di sangue che escono dalla punta dei piedini. Uno rosso uno blu. Credo che morirà. Mi sveglio con un terribile senso di colpa.

Interpretazione

Cosa differenzia le immagini in bianco e nero da quelle a colori? Rispondere è facile: le seconde sono più piacevoli da guardare, più ricche di stimoli mentre le prime sono "mono-tone" quindi noiose come la prima parte del sogno, quella in cui stai con tuo marito.

Fai presente a tuo marito il disagio che produce in te quel tipo di vita coniugale, ma lui da quell'orecchio non ci sente. Allora cominci a coltivare fantasie di evasione (a colori) e di avventure extraconiugali in luoghi lontani, esotici. La bacchetta magica ha il potere di esaudire i desideri.

Perché c'è anche tua madre? Non sono in grado di rispondere, ma non mi meraviglierei se lei avesse della fedeltà un concetto piuttosto “elastico”, per così dire. Il fatto che siate alla pari esprime, forse, il tuo desiderio di essere come lei.

I serpenti. Uno dei simboli più ricchi di significati. In questo caso, la lotta che combatti con loro potrebbe rappresentare il tentativo di difenderti dalla tua stessa aggressività che non hai imparato a gestire poiché hai avuto un padre non proprio "eroe", un padre che, quando eri bambina, non ha rappresentato un argine solido abbastanza da farti sentire protetta dalle tue pulsioni distruttive. A un padre si chiede anche questo.

In questo caso specifico, i serpenti potrebbero rappresentare le tue pulsioni "cattive" e nello stesso tempo il loro oggetto cioè tua figlia. Questo spiegherebbe i forti sensi di colpa e l'angoscia che provi nel sogno.
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Il fatto di fuggire rimanendo però sempre nello stesso posto è tipico di questi sogni, come il voler gridare per chiedere aiuto ma non avere voce. Rappresenta il senso di impotenza di fronte al pericolo rappresentato dalle nostre pulsioni "cattive" che emergono dall'inconscio e che percepiamo come una minaccia alla nostra incolumità. Qui va subito aggiunto che questa pericolosità non è effettivamente reale in quanto tutte le pulsioni possono essere "vissute" se l'esperienza viene compiuta nel contesto appropriato cioè all'interno di una psicoterapia seria.

Rimane da capire chi potrebbe essere la persona che in un primo momento ti ha difeso per poi rivoltarsi contro di te. Forse tu lo sai.

Ma perché dovresti "avercela" con tua figlia, una bambina MERAVIGLIOSA, partorita da una donna FELICEMENTE sposata? Il sogno non lo dice, ce ne vorrebbero altri. Possiamo solo fare ipotesi del tipo riportato nel sogno n. 151.

Essendo tu una donna, a quelle ipotesi se ne possono aggiungere anche altre. Per esempio, i segni antiestetici che una gravidanza lascia di solito sul corpo di una donna: smagliature, seni che scendono, eventuale cicatrice del taglio cesareo che impedisce di mettersi in bikini, meno tempo disponibile per se stessa, ecc.

Non serve dire che oggi questi inconvenienti possono essere evitati con trattamenti adeguati. Non serve perché, di fatto, questo non sempre si verifica.

Probabilmente commenterai così l’interpretazione del sogno: "Le solite astruserie degli analisti!". Se invece ti riconoscerai, in tutto o in parte, in questa interpretazione, allora questo potrebbe essere l'inizio di una metabolizzazione liberatrice.
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(Nota finale: anche questo sogno mi è stato spedito quando ancora interpretavo on-line un certo tipo di sogni)

15 novembre 2010

Sogno n. 153 (bis)

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Sto nella mia camera da letto e vedo un serpentello che fa rumore muovendosi e mi impedisce di dormire. Allora cerco di ucciderlo colpendolo con un martello di legno ma, nel momento in cui sto per colpirlo, lui si divide in due serpenti di cui si vede solo il contorno e che implorano con voce piagnucolosa: “Dai, facciamo pace, facciamo pace!”. Allora io rispondo: “Va bene, d’accordo, facciamo pace ma basta che non mi diate più fastidio”. Sono molto soddisfatto per questa soluzione perché anch’io volevo la pace.

Interpretazione

Notiamo prima di tutto che il fattore di disturbo è rappresentato da un serpente di piccole dimensioni. È già un miglioramento poiché in precedenti sogni questo paziente veniva disturbato da animali di dimensioni ben più grandi. Si tratta del ridimensionamento che abbiamo incontratto in molti altri sogni e che caratterizza una fase avanzata della terapia.

Anche qui vediamo il passaggio da una situazione iniziale di pericolo, o comunque di fastidio, ad una di tranquillità e di pace. In questo caso la richiesta di pace viene addirittura dai serpenti.

In questa fase dell’analisi ancora non è dato sapere cosa rappresenti la divisione in due del serpente. In ogni modo, quando si arriva a questo punto, la qualità della vita psichica del sognatore migliora molto perchè scompare l’atmosfera di pericolo permanente che c’era in precedenza e le energie che prima venivano sperperate per tenere in piedi le difese si rendono disponibili per impieghi piacevoli e gratificanti.

12 novembre 2010

Sogno n. 153

Ricevo e pubblico:

"Gent. dottor Romano, dopo aver letto il commento da lei fatto al mio sogno del killer (n.148), mi sono rinfrancata e ho deciso di affrontare le mie paure oniriche in un modo diverso cioè accettandole e "abbracciandole" invece di combatterle.

Spero davvero che le mie avventure oniriche, se deciderà di inserirle nella "bacheca dei sogni", possano essere utili a qualcun altro, come il suo lavoro e l'attenzione che mi ha dedicato lo sono stati per me. La ringrazio, per ora, e la saluto molto cordialmente".
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Mi trovo nella solita situazione onirica: sono nella camera buia, davanti alla porta murata (una specie di anticamera o di prova preliminare per arrivare poi al killer) che mi ha sempre terrorizzata e che non ho mai provato ad aprire.

(Da bambina passavo spesso vicino ad una casa abbandonata che immaginavo contenesse terribili segreti e ne ero affascinata ed impaurita allo stesso tempo. Potevo vedere l'interno di una stanza attraverso una finestra del tutto simile a quella del sogno. Due notti fa, in un altro sogno, per la prima volta quella stanza era illuminata e dalla finestra ho visto una donna stesa sul pavimento, non sapevo se viva o morta, poi sono fuggita via).

Stanotte invece mi sono fermata a guardare e ho visto che la donna si muoveva: era lacera e stanca, barricata in questa stanza per paura del mostro, e si nutriva di quello che la gente, per carità, le lasciava davanti alle sbarre della finestra.
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Consapevole di trovarmi in un sogno, ho deciso di liberarla affrontando il suo terribile guardiano. Da un armadio pieno di pistole e fucili ho preso solo un ombrello (non so perché, ma sapevo che era l'unica arma efficace) e dell'acqua benedetta. Subito dopo è uscito il mostro nella classica forma del drago sputafuoco. Sapeva di essere destinato alla sconfitta perché io non avevo più paura di lui. Infatti mi è bastato conficcargli l'ombrello nel muso e cospargerlo di acqua santa per vederlo crollare a terra.
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Sorrideva e io l'ho abbracciato con affetto; mi ha detto che valeva la pena morire perché questo gli aveva permesso di conoscere l'amore. Poi tutto è svanito e mi sono ritrovata a volare attraverso un paesaggio notturno fantastico, pieno di stupende costruzioni dalle forme suggestive.
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So che il drago era solo una specie di guardiano, non il killer vero e proprio, ma il sogno è stato davvero molto gratificante e vivificante.
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Interpretazione
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A volte, quando la situazione è matura, basta poco per indurci ad affrontare il cosiddetto MOSTRO che in realtà molto spesso si rivela essere qualcuno che ci SORRIDE e che possiamo addirittura ABBRACCIARE CON AFFETTO, come in questo caso.
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È un guardiano, non il killer vero e proprio, ma può essere certa che anche quest'ultimo, una volta guardato in faccia, non aggredirà nessuno e si dissolverà nel nulla: si rilegga il sogno n. 33.
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La battaglia col mostro-drago è un tema centrale e ricorrente in tutte le culture. Questa prova viene sempre presentata come l'unico modo per conquistare la libertà. A lei manca poco per arrivarci, per il momento ha affrontato coraggiosamente il guardiano e come ricompensa ottiene di "volare attraverso paesaggi notturni fantastici, pieni di stupende costruzioni dalle forme suggestive".

Mi congratulo con lei, è stata davvero brava, coraggiosa ed anche rapida. Infatti il suo messaggio precedente è solo di pochi giorni fa.

Chi è la donna stesa sul pavimento? Per poterlo scoprire bisognerebbe intraprendere un lavoro che prenda in considerazione una serie di sogni, ma allora diventerebbe una psicoterapia vera e propria :-)

Il suo sogno sarà utile anche ad altri, certo, a tutti quelli che dubitano della propria capacità di smettere di fuggire e guardare finalmente in faccia il PRESUNTO mostro-killer.
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(Nota finale: anche questo sogno mi è stato spedito quando ancora interpretavo on-line un certo tipo di sogni)

5 novembre 2010

Sogno n. 152

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Ricevo e pubblico: "Le scrivo per farle i complimenti per l'idea di mettere sul Web tante informazioni che interessano tutti e per sottoporle due sogni ricorrenti. Sono una donna sposata di.... anni. La ringrazio anticipatamente":
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Nel primo sogno scopro che la mia casa ha tante altre stanze, oltre quelle attuali. Scopro una vera e propria altra ala della casa. Spesso queste nuove stanze non sono in buone condizioni e non possono essere utilizzate senza una ristrutturazione o sistemazione, ma sono davvero tante e ho inaspettatamente un sacco di spazio in più a disposizione.

Nel secondo sogno scopro che è stata messa una linea di autobus in più che passa vicinissima a casa mia e che faciliterà molto gli spostamenti.

La sensazione che provo è molto simile nei due sogni: in entrambi scopro di avere delle opportunità in più.
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Interpretazione

Non so se lei stia seguendo una psicoterapia, ma dai sogni che mi ha mandato si direbbe proprio di sì. Sembra infatti che sia arrivata al suo classico punto di svolta positiva: smette di sognare cose "brutte" e comincia a scoprire quanto di bello, buono e utile si trova dentro di lei.

Se invece lei non sta seguendo una psicoterapia, sembra che il suo inconscio la esorti ad iniziarne una dal momento che le stanze scoperte hanno bisogno di una ristrutturazione prima di poter essere utilizzate.

Se potessimo fare questo tipo di sogni fin dall'inizio dell'analisi, quest'ultima durerebbe molto meno, ma lo sappiamo, con i se non si va molto lontano. Del resto, a chi non piacerebbe poter vendemmiare senza dover prima sudare per zappare la vigna? Sarebbe bello ma è impossibile, purtroppo :-(((

È importante sottolineare che lo scopo della psicoterapia consiste nel mettere le mani nelle cose "brutte", certo, ma solo per poter raggiungere alla fine la fase così ben descritta da questi due sogni: godere di opportunità in più, avere maggiore spazio vitale a disposizione, fruire di maggiori possibilità di spostamento e di comunicazione.

(Nota finale: questo sogno mi è stato spedito quando ancora interpretavo on-line un certo tipo di sogni)