15 gennaio 2019

Sogno n. 342


Nella prima parte di questo sogno la paziente si scopriva capace di mettere in atto un comportamento che aveva sempre desiderato inutilmente. Ne salto la descrizione perché è molto lunga e serve solo a confermare la seconda parte del sogno cioè questa:

....... Mi ritrovo sulla strada che faccio per andare alle sedute. Sto su una mountain-bike. Vicino a me, sempre su una mountain-bike, c'è un ragazzo nero e percorriamo insieme la strada. Ma non è una passeggiata, a me sembra piuttosto un allenamento molto faticoso. Lui invece è molto allenato, sembra quasi che con la bicicletta ci parli addirittura. Io sono impacciata, cerco di imitarlo ma facendo una grossa fatica per sostenere lo sforzo fisico. Sento che è veramente dura resistere. I miei movimenti sono impacciati e i miei muscoli indolenziti. Metto tutto l'impegno possibile per resistere. Magari morta, ma arriverò al traguardo previsto.

Interpretazione

Grazie all'analisi (la strada del sogno è quella che fa per venire alle sedute) la sognatrice scopre che si sente impegnata in un confronto "forte" con la figura maschile così come lei la vive a livello inconscio (ragazzo NERO).

Ha scelto di confrontarsi sul piano della forza, della resistenza muscolare e su questo piano si sente meno capace, ma non si dà per vinta.

Da un lato, questa reazione è positiva perché dimostra il possesso di una notevole forza di carattere. Dall'altro però non lo è perché lei ha scelto male il piano del confronto cioè quello della forza muscolare. Si tratta di un piano sul quale potrà ottenere solo sconfitte per motivi palesemente oggettivi. Per il momento, comunque, ancora non se ne rende conto e continua a voler competere sul piano sbagliato.

L’utilità del sogno consiste nel fatto che un comportamento non adeguato può essere modificato solo se prima riusciamo a "vederlo" cioè a diventarne consapevoli. Il cambiamento potrà arrivare solo dopo, quando avremo avuto modo di capire se quel comportamento ci piace davvero oppure no. In questo caso specifico, poi, il cambiamento non c’è stato perché la paziente ha interrotto l’analisi.