31 marzo 2012

Sogno n. 227


Ricevo e pubblico:

Ciao Romano,

ti  sarò grato se riuscirai a interpretare questo sogno che mi ha alquanto turbato. Quello che mi sconcerta è il fatto di ricordare perfettamente tutto, compresi luoghi e date. Infatti mio fratello deve andare davvero in montagna venerdì prossimo cioè il 18 giugno e tornare la domenica successiva.

Fammi sapere qualcosa. TI saluto e ti ringrazio, ciao.

Mi trovo in casa del mio vicino, un ragazzo con cui ho trascorso a giocare molti pomeriggi della mia infanzia. Sono in cucina, assieme ai suoi nonni (ora deceduti) e ad altre persone tra cui i suoi genitori.
Ad un tratto sento tremare la terra. Guardo fuori dalla finestra e vedo i palazzi che iniziano a oscillare come fossero rami d'albero. Mi accosto al muro della casa, precisamente vicino ad un angolo (punto più resistente della struttura) e fisso le persone che si fanno prendere dal panico. Guardo di nuovo i palazzi e li vedo oscillare ancora e cadere a pezzi uno dopo l'altro, mentre la terra non smette di tremare...

Cambia scena. Esco e vado a piedi verso casa mia, distante circa 20-30 metri. Incontro mio fratello e mio cugino (abitualmente esco con loro) che sono appena rientrati anticipatamente dalla montagna, dal paese natale dei nonni e dove abbiamo una casa ereditata. Mi dicono che sono tornati in anticipo (sabato pomeriggio) perché hanno sentito quello che era accaduto. Il rientro invece era previsto per domenica sera.
In montagna invece nulla era crollato o era andato distrutto.

Interpretazione

Così, da lontano, posso dare solo un'interpretazione molto generica che è uguale a quella del sogno n. 208 che ti invito a rileggere. Sarai deluso dalla mia laconicità, ma dovrei ripetere cose che ho giò detto a proposito di altri sogni.

Pubblico questo sogno, ed altri ancora ne pubblicherò, per dare un'idea della inesauribile varietà di forme nelle quali un contenuto inconscio può arrivare alla coscienza pur conservando identica la sostanza.

24 marzo 2012

Sogno n. 226


Entro nell'autostrada con la mia Mercedes e sono curioso di vedere quanto consumerò. Infatti, per risparmiare, ho messo nella Mercedes il motore di un ciclomotore, ma ho qualche dubbio sull'efficienza dell'auto.Quello che è certo è che sarà più lenta. Ma per quanto tempo potrà ancora andare avanti in quel modo?

Interpretazione

Se si esaminasse questo sogno superficialmente se ne potrebbe ricavare l'impressione che stia parlando di un'intenzione lodevole, quella di risparmiare. A guardare meglio, però, il messaggio è di tutt'altra natura. Nella Mercedes infatti non viene messo il motore di un'automobile più piccola, ma quello di un CICLOMOTORE cioè di un mezzo che è perfino più piccolo di uno scooter!

La prova di consumo, inoltre, non viene fatta su un tratto di strada breve, come suggerirebbe la prudenza, ma su un'autostrada.

Questi due particolari mettono in evidenza che l'esperimento che si propone di fare il sognatore è inadeguato, imprudente e talmente inverosimile da farlo apparire perfino assurdo.

Il sogno potrebbe far pensare che il sognatore è animato da un proposito lodevole cioè risparmiare, ma non è così. Infatti il sogno evidenzia piuttosto una aspettativa irragionevole, cioè credere che una Mercedes possa muoversi  con il motore di un ciclomotore. E questo per risparmiare: come voler fare le nozze.con i fichi secchi.

Anziché darsi da fare per procurarsi i mezzi necessari per mantenere una Mercedes, il sognatore ricorre ad un espediente illusorio, far muovere il GROSSO con il PICCOLO e così spendere POCO pur godendo del MOLTO.

Questa aspettativa, in fondo anche un po’ ingenua, lo danneggia fortemente perché lo distoglie dall’impegnarsi nell’unica direzione realmente utile cioè darsi da fare per procurarsi i mezzi necessari per mantenere una Mercedes. È come se si castrasse con le sue stesse mani.

Di molto positivo nel sogno c'è il fatto che comincia ad emergere il dubbio circa la possibilità di continuare a vivere in quel modo. Lui sarebbe anche disposto ad accettare una maggiore lentezza della macchina, ma ha dei dubbi sulla durata, comincia a temere di essere ricorso ad un “accrocco”.

La macchina è il simbolo della personalità del sognatore e, proprio come questa, assolve a due funzioni, SPOSTARSI e APPARIRE agli altri (status symbol). 

15 marzo 2012

Sogno n. 225


Sono nella cameretta di mia figlia e c'è anche lei. Improvvisamente vedo che il palazzo che sta di fronte al mio si piega, sta per crollare e ci ucciderà. Si appoggia al nostro palazzo, sento che i muri non reggeranno il peso e tra poco anche la nostra casa si sgretolerà. Allora fuggo via con mia figlia e corriamo verso il mare. Da lì guardo la mia casa, aspetto il suo crollo, ma sembra che questo non si verifichi nonostante il peso del palazzo che ci si è appoggiato.

Interpretazione

Ancora una volta, si teme e ci si aspetta la catastrofe, ma quello che succede effettivamente smentisce la previsione. È come se il sogno dicesse: "Stai tranquilla, la tua persona (la mia casa) resterà illesa".

È molto probabile che questo timore eccessivo sia dovuto al fatto che reagiamo a certe emozioni come se avessimo ancora 3-4-5 anni. Le emozioni di cui si tratta, infatti, risalgono quasi sempre a quel periodo e non abbiamo avuto modo di metabolizzarle perché le abbiamo rimosse.

Nel sogno, la figlia può rappresentare sia la figlia reale della paziente sia la sognatrice quando aveva la stessa età. A conferma della seconda ipotesi sta il fatto che, nel periodo in cui lei ha fatto il sogno, stavano emergendo emozioni molto forti che risalivano al periodo in cui lei aveva, appunto, 3-4-5 anni.


Quando il paziente riprende contatto con quelle emozioni ha di nuovo, come da bambino, la sensazione che esse lo travolgeranno, ma questo non succede mai se l'analista sa graduare il processo di presa di contatto con quel materiale.

Un sogno del genere rassicura il paziente mille volte più delle eventuali esortazioni tranquillizzanti del terapeuta.

7 marzo 2012

Sogno n. 224


Ricevo e pubblico:

Mi scuso se la disturbo, ma mi hanno dato il suo indirizzo nel news-group sui sogni. Beh, ho un problema che mi affligge, un sogno molto ricorrente. Mi hanno detto che forse é un problema che mi porto dalla nascita, dal parto, ma io sono nata in circostanze naturali e non ho sofferto!
La ringrazio fin da ora per la sua pazienza e le porgo cordiali saluti.

Sogno di essere in ascensore e di voler salire al terzo piano, ma l'ascensore non si ferma, anzi arriva fino al tetto, apre le porte e sotto non c'è niente, il pavimento non esiste, vedo una tromba delle scale ricurva e mi accorgo di non essere nel palazzo in cui avevo preso l'ascensore.

Ho molta paura ma l'ascensore non cade mai, rimane sospeso ai cavi, nel vuoto! 

Interpretazione

Credo che il parto e la nascita abbiano ben poco a che vedere con questo sogno. Chi mi ha seguito fin qui sa che l'ascensore è il simbolo del collegamento tra la coscienza (il sopra) e l'inconscio (il sotto).

Quando nei sogni l'ascensore si comporta in questo modo vuol dire che si ha paura di perdere il controllo del flusso di materiale che vorrebbe affluire dall'inconscio. Noi gli impartiamo l'ordine di fermarsi al terzo piano, ma lui NON OBBEDISCE e prosegue fino al tetto. La coscienza vorrebbe che l’afflusso del materiale inconscio avvenisse alle condizioni e seguendo i tempi da lei dettati, ma questo non avviene. Allora si spaventa e si tira indietro.

Tutto il sogno è improntato alla sensazione di pericolo (il pavimento non esiste) e di disorientamento (non sono più nel palazzo in cui avevo preso l'ascensore). Ecco perché molte persone hanno paura del loro inconscio e rifiutano di metterci dentro il naso volontariamente.

In ogni caso, nel sogno c'è anche una nota rassicurante, l'ascensore non cade mai. Ma la sognatrice non rileva questo particolare, la sua attenzione è tutta presa dagli aspetti terrorizzanti della situazione.

( Per il simbolo dell'ascensore, vedere anche i sogni nn. 3,  90,  91,  92,  101,  106,  144 )