22 dicembre 2009

Sogno n. 109

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Sono in un cantiere sotterraneo e sto controllando che i lavori vengano effettuati in conformità alle leggi vigenti (io sono una vigilessa urbana). Non riesco a vedere bene i lavori in corso perché vengono compiuti in una zona in penombra. Comunque sono iniziati da pochi giorni quindi non può esserci granché da contestare.
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Mi rivolgo al direttore dei lavori e gli dico di rigare dritto altrimenti sequestrerò tutto il cantiere.Poco più avanti, a livello del terreno, ci sono delle vasche contenenti cemento liquido mescolato ad altro materiale. Il direttore dei lavori mi invita a metterci dentro le gambe dicendo che solo in questo modo potrò controllare se i lavori eseguiti sinora sono conformi alle leggi vigenti.

Interpretazione

I lavori in un cantiere SOTTERRANEO rappresentano il lavoro che si fa sull’INCONSCIO nel corso di una psicoterapia. Il sogno offre un altro esempio dell'atteggiamento sbagliato che all’inizio di un’analisi la coscienza assume spesso nei confronti dell'inconscio cioè la pretesa di CONTROLLARLO e perfino di punirlo se non si comporta bene. Va da sé che in questa fase la coscienza pretende anche di fissare i criteri in base ai quali stabilire ciò che è bene e ciò che è male. Altro atteggiamento sbagliato!
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I lavori sono iniziati da pochi giorni - l’analisi è cominciata da poco - e vengono compiuti a livello non del tutto cosciente (in una zona in penombra).
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Il direttore dei lavori potrebbe essere l’analista e l'invito ad immergere le gambe nel cemento forse equivale all'invito a ridurre le distanze tra coscienza ed inconscio e a prendere un contatto diretto con i contenuti che si trovano nel profondo.

17 dicembre 2009

Sogno n. 108

Entro in un negozio dove vendono gonne fantasia che mi piacciono moltissimo. La commessa me ne fa scegliere una e mi dice di provarla. Io so che non può entrarmi perché sono troppo grassa, ma la commessa insiste ed allora provo la gonna anche se prevedo il dispiacere che proverò tra poco. La gonna, invece, non solo mi entra, ma è addirittura più grande di qualche taglia. Sono sbigottita e al settimo cielo. Scelgo un'altra gonna ancora più bella e esco dal negozio molto felice.
Poi vado in chiesa e incontro una suora. Le chiedo cosa bisogna fare per entrare nel coro, se bisogna frequentarlo sempre. Lei mi spiega che è difficile entrare e mi porta in una stanza dove stanno le ragazze del coro che indossano la divisa del collegio del Sacro Cuore. La suora mi spiega che le ragazze vivono lì, sono molto serie e pregano molto. Allora capisco che io non posso far parte di quell'ambiente perché la vita che conduco è meno seria di quella delle ragazze e resto delusa e amareggiata.
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Per l'interpretazione vedere i due sogni precedenti.

Sogno n. 107

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Sto parlando con una ragazza che è molto diversa rispetto a me. Io sono grassa, non ho un filo di trucco e indosso gonna e camicia, semplicemente, mentre lei è magra, truccata, con i tacchi alti e indossa una gonna corta a balze. La cosa strana è che, mentre parlo con lei, metto a confronto le due ragazze e scopro che sono sempre io, ma divisa in due persone. Io sono molto religiosa, seria, posata, parlo sempre con tono pacato. Lei invece è molto mondana, frequenta molti amici, va alle feste. Infatti mi dice che sta uscendo. Poiché ho paura che possa mettersi nei guai e cadere in peccato, le faccio la predica, ma lei si scoccia, non vuole stare a sentirmi e se ne va. Io resto lì e penso che le due ragazze non potranno mai mettersi d'accordo perché quella religiosa è più forte, quindi avrà sempre la meglio.
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Per l'interpretazione vedere il sogno precedente.

Sogno n. 106

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Sono in collegio. Entro nella spogliatoio per cambiarmi. Sono già svestita quando ad un tratto la stanza si trasforma in un ascensore che comincia a muoversi. Ho paura che si fermi di colpo, che si apra la porta, che entri qualcuno e mi veda nuda. E infatti è proprio quello che succede, la porta si apre ed entrano alcune ragazze. Sono contenta che siano entrate, a quel punto non ho più paura. Dal corridoio, però, due ragazzi ci minacciano, dicono che entreranno e violenteranno due di noi. Noi cerchiamo di chiudere la porta, ma questa è uscita dai cardini quindi i ragazzi entrano senza difficoltà. Siamo tutte svestite e due di noi fanno l'amore con i ragazzi senza fare resistenza.
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Io, che all'inizio avevo paura di essere violentata, ci rimango molto male perché penso che non sono stata scelta per colpa del mio fisico brutto e grasso. Allora mi butto su uno dei ragazzi e lo seduco. Ci tocchiamo i corpi con tanta passione, sono in estasi, non ho mai passato momenti così belli in vita mia. Dopo, però, mi reco da un frate che so essere molto severo. Ho voglia di piangere per il peccato commesso e rimprovero il frate perché non era lì a darmi le botte e ad impedirmi di peccare. Vorrei provare un dolore forte come quello che provavo qualche anno fa quando “mi toccavo”, ma una parte di me che mi fa paura rifiuta di sentirsi in colpa, anzi considera l'accaduto come una cosa naturale.
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Il frate vuole sapere tutto per filo e per segno e non fa altro che ripetere che è una grossa colpa. Sono confusa perché le sue parole non riescono a suscitare in me nessun pentimento.

Interpretazione

Il sogno mette in scena il conflitto tra desideri sessuali e Super-Io (frate, giudice interiore).
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Il seguito dell'analisi permise di accertare che questa giovane donna era ricorsa all’espediente di
diventare obesa per non trovarsi in situazioni a rischio dal punto di vista delle tentazioni sessuali. Lei pensava inconsciamente che il grasso che portava addosso la rendesse sessualmente indesiderabile e questo la faceva sentire al sicuro rispetto a quelle tentazioni.
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La paziente era venuta in analisi perché veniva assalita da un'angoscia apparentemente inspiegabile appena una della tante diete intraprese cominciava a farle perdere qualche chilo. L’angoscia era dovuta al fatto che il dimagramento produceva in lei la sensazione che si assottigliasse la barriera difensiva nei confronti delle tentazioni sessuali.
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All'epoca del sogno lei era ancora vittima dei sensi di colpa, ma il potere del Giudice interno non era più assoluto e crudele come una volta. Era confusa e meravigliata per il suo nuovo modo di vivere la propria sessualità, perfino impaurita da questa sua parte che rifiutava di sentirsi in colpa e addirittura considerava naturale il sesso, ma oramai la difesa nevrotica si stava sbriciolando e lei in seguito diventerà capace di avere una vita sessuale normale.
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Prima di raggiungere questo traguardo, però, dovrà passare attraverso le tappe intermedie rappresentate dai due sogni che seguono e che non interpreterò perché credo non ce ne sia bisogno.

13 dicembre 2009

Sogno n. 105

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Sulla terrazza di casa mia si condensa della nebbia che a poco a poco prende le sembianze di una donna che mi assomiglia. Io chiudo la finestra per non farla entrare, ma la nebbia si espande e si avvicina, sta occupando tutto lo spazio. Io assisto sbalordita e spaventata. I cardini della finestra sono rotti e quindi la nebbia potrebbe entrare da lì.
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Aspetto a lungo ma non succede niente. Poi il cielo torna sereno e io scendo in paese, sono tranquilla, la paura della donna mi è passata.

Interpretazione
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La sognatrice - una giovane - fece spontaneamente questa riflessione durante la seduta: "Io ho paura di diventare donna, cioè adulta, perché una donna adulta ha una vita sessuale attiva".
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Si capirà meglio questa riflessione se dico che la ragazza aveva ricevuto, in famiglia e nel collegio di suore dove aveva studiato, un'educazione che definire sessuofobica è troppo poco.
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La prima reazione della sognatrice è quella dettata-imposta dall'educazione ricevuta cioè di spavento, chiusura e fuga. Nel finale del sogno però la ragazza riesce a superare questa paura di diventare donna perché si rende conto che non accade niente di terribile come temeva, il cielo torna sereno e lei è tranquilla.
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Da notare due cose: la figura di donna si forma "poco a poco" il che significa che il processo di crescita da bambina a donna è graduale; il tutto avviene non su un balcone che può stare a qualsiasi piano, ma sulla "terrazza" della casa della sognatrice cioè nella parte "alta" del fabbricato. Poiché nei sogni la casa rappresenta spesso la personalità di chi sogna, se ne deduce che la trasformazione di cui parla il sogno si sta verificando nella parte CONSCIA che noi istintivamente collochiamo in "alto" rispetto all'inconscio.
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Concludo dicendo che questa trasformazione-crescita si trasferì "a poco a poco" anche nella vita da sveglia della sognatrice.

26 novembre 2009

Sogno n. 104

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A casa mia sta per scoppiare la bombola del gas, allora organizziamo la fuga, ma senza panico. Io e le mie sorelle prepariamo le valigie mettendoci dentro coperte, lenzuola e altre cose. Mio padre e mia madre preparano la macchina e si preoccupano di essere pronti nel momento in cui scoppierà la bombola. Il clima è quasi disteso e andiamo tutti d'accordo. Mia madre mi dice che la bombola, scoppiando, farà saltare in aria tutto il fabbricato, non solo il nostro appartamento.
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Interpretazione

Come in altri sogni, anche qui c'è la sensazione che sta per emergere un'emozione molto forte, a lungo rimossa, che riguarda la famiglia della sognatrice (la bombola è quella di casa sua).
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Il lato positivo della situazione è che questa - per presentandosi come altamente drammatica - viene vissuta senza panico, in un clima disteso, il che fa prevedere un evolversi dell'analisi senza troppi scossoni o resistenze.
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Qualunque sia la natura di questa emozione, comunque, non incrina l'unità della famiglia che, anzi, sembra ricavarne maggiore forza.

20 novembre 2009

Sogno n. 103

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Sono con mio padre in un posto lontano che non conosco, abitato dai selvaggi. Siamo lì per riprenderci degli oggetti che ci appartengono, ma alcuni indigeni ci gridano che ci stiamo avvicinando troppo. Allora, per non finire arrosto e torturati, ce ne andiamo ma due di loro ci afferrano e ci bruciano le gambe per punirci di avere invaso quel luogo.

Ho provato un dolore e uno spavento così forti che mi sono svegliata di colpo.
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Interpretazione

All'inizio dell'analisi i posti lontani, sconosciuti, abitati da popolazioni di pelle scura o che parlano una lingua incomprensibile simboleggiano l'inconscio con il quale ancora non abbiamo contatti e che, pertanto, sentiamo come lontano, estraneo e minaccioso.
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In questo caso l'inconscio viene percepito anche come un guardiano che punisce il tentativo di recuperare ricordi che hanno un legame con la figura paterna. Sulla natura di questi ricordi il sogno non dice nulla, per conoscerla bisognerà aspettare che arrivi altro materiale onirico.

15 novembre 2009

Sogno n. 102

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Nota: questo è un sogno che ho fatto io molto tempo fa.
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Nel mio studio di psicoterapeuta entra un nuovo paziente per la prima visita. Si tratta di un vecchietto dall'aspetto insignificante e scialbo il quale mi espone i problemi che lo hanno indotto a rivolgersi a me.
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Mentre lui parla mi formo la convinzione che potrò risolvere questi problemi con grande facilità. Mi basterà infatti applicare le nuove tecniche che ho appreso recentemente e che consistono nell'agire sull'inconscio del paziente senza che lui se ne renda conto (PNL ovvero Programmazione Neurolinguistica).

Quando lui finisce di parlare, allora, mi alzo dalla poltrona, mi porto dietro le spalle del vecchietto e, non visto da lui, comincio a compiere con sicurezza e convinzione un particolare gesto ripetitivo con la mano destra, senza toccarlo. Sono convinto che, così facendo, sistemerò tutto con facilità e molto rapidamente, senza dover ricorrere alla tecnica dell'interpretazione dei sogni che uso normalmente, così dispendiosa per il paziente in termini di tempo e di denaro.
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Non ricordo che tipo di gesto usassi, ricordo solo che nella mia aspettativa avrebbe prodotto il risultato voluto quasi per magia, senza una spiegazione razionale.
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All'improvviso però, mentre sono intento a compiere quella operazione, il vecchietto si trasforma in un lampo di luce accecante, come un'esplosione terribile e silenziosa che mi lascia stupefatto e ammirato, ma nello stesso tempo anche sconcertato e impaurito.
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(A posteriori mi viene spontaneo pensare che sembrano proprio le caretteristiche che contraddistinguono il NUMINOSO di G. Jung o di R. Otto).
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Interpretazione
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Anche questo sogno, come quello precedente, esprime un atteggiamento sbagliato assunto nei confronti dell'inconscio. Come ho già spiegato nella nota, questo sogno l'ho fatto io. Adesso preciso ulteriormente che era un periodo in cui avevo preso una "cotta" per le tecniche ipnotiche di Milton Erickson e per la Programmazione Neurolinguistica di Richard Bandler e John Grinder che ha molti legami con le tecniche ericksoniane.
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Molto in breve, queste tecniche si basano sulla convinzione che il terapeuta possa produrre dei cambiamenti positivi nella personalità del paziente agendo sul suo inconscio senza che il paziente stesso se ne renda conto. Il mio approccio ai problemi del vecchietto rappresenta pertanto il modo in cui io concepivo l'inconscio a quel tempo cioè sottovalutandone le potenzialità: una entità che può essere presa "sottogamba" quindi manipolata a piacere e con facilità.
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La conclusione del sogno, invece, mi rivela la reale natura dell'inconscio e dei suoi poteri incredibili inducendomi perciò a non sottovalutare né l'una né gli altri.
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Aggiungo che ho abbandonato quella tecnica (ammesso e non concesso che funzioni davvero) anche perché mi ripugna l'idea di agire sul paziente senza dargli la possibilità di sapere quello che vado facendo. Mi sembra altamente scorretto, quasi un inganno. I seguaci della PNL si giustificano dicendo che quello che conta è il risultato finale della guarigione. Non mi sembra un ottimo argomento. Il fine non giustifica il mezzo nemmeno in questo caso.

13 novembre 2009

Sogno n. 101

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Mi trovo sul pianerottolo di un grande palazzo. Sono in divisa da vigilessa e con me ci sono anche altre persone che non conosco. Stiamo aspettando davanti alle porte degli ascensori che sono molti. Io devo scendere. Le porte iniziano ad aprirsi, cerco di entrare, ma appena mi avvicino alla porta questa comincia a chiudersi e ad aprirsi in continuazione impedendomi di entrare.... non riesco assolutamente ad entrare.
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Interpretazione
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Come già detto altrove, l'ascensore simboleggia il collegamento tra il sopra ed il sotto cioè tra la COSCIENZA e l'INCONSCIO.

La vigilessa è un simbolo dell’AUTORITÀ perciò la situazione esprime nei confronti dell'inconscio l'atteggiamento di chi vuole scendere fino a lui con l'intenzione di costringerlo a rispettare le regole dettate dalla coscienza. Ma questo atteggiamento è incompatibile con la natura propria dell'inconscio. Esso infatti rifiuta di essere "colonizzato" dalla coscienza e lo fa capire rendendo impossibile la discesa con l'ascensore (porte che si aprono e chiudono in continuazione).

6 novembre 2009

Sogno n. 100

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Sto con il mio allenatore di sollevamento pesi. È una persona molto autoritaria, non ammette repliche ai suoi ordini. Negli ultimi giorni mi ha dato esercizi molto duri da eseguire ed io ho paura di non farcela. Ho provato a spiegarglielo, ma non ha voluto neanche ascoltarmi.

Più tardi mi trovo a casa sua e sto facendo la carina con lui, gli sto preparando anche una bella cenetta. Vedo che non è affatto dispiaciuto delle mie avances ed ha perso quella sua aria autoritaria. Forse ce la farò a farlo capitolare.

Interpretazione

Durante la seduta in cui abbiamo lavorato su questo sogno, la paziente ha subito associato la personalità dell'allenatore a quella di suo padre. Per conquistare il suo amore lei ha sempre adottato comportamenti tipicamente maschili (sollevamento pesi) poiché lui disprezza quelli femminili. Tanto per fare un esempio, considera puttane le donne che vanno dal parrucchiere o si mettono un rossetto dal colore troppo vistoso.

Oltre questo, nei confronti della figlia lui ha aspettative eccessive, pretende prestazioni di tipo maschile che implicano il possesso di forze che lei in realtà non possiede. Allora cerca di farglielo presente, ma lui non sente ragione.

Nella seconda parte del sogno lei cambia tattica e in questo modo riesce dove prima aveva fallito, cioè riesce ad ammorbidirlo, perfino a sedurlo.

Le armi che le procurano il successo sono quelle usate tradizionalmente dalle donne per conquistare gli uomini cioè la GOLA e la SEDUZIONE. Le femministe protesteranno di sicuro, ma non posso farci niente, il sogno è questo.

4 novembre 2009

Sogno n. 99

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Avevo deciso di andare a sparare un paio di colpi di pistola insieme con mio figlio. Volevo fargli vedere come si faceva. Non volevo che si creasse allarme quindi pensavo di sparare solo un paio di colpi. Andavamo in un canalone nascosto, boscoso. Nonostante queste precauzioni tuttavia avevo delle perplessità perché tutto intorno era terreno del Comune. Non ricordo bene, ma mi pare che poi non sparassimo effettivamente.

Interpretazione

Desiderio del padre di trasmettere al figlio la componente grintosa e aggressiva della virilità. Si tratta di una componente tenuta sotto controllo, infatti il numero dei colpi da sparare è deciso in anticipo. Anche questa componente controllata, però, finisce per essere frenata e bloccata dal timore delle possibili conseguenze negative prodotte dall'aggressività e dalla conseguente riprovazione sociale (il comune).

La grinta e l'aggressività rappresentano i due estremi di uno stesso continuum. Molto spesso la paura della propria aggressività finisce per inibire anche l'altro estremo, quello positivo ed utile costituito dalla grinta, con la conseguenza che la persona che ha questo problema diventa incapace di affrontare la vita con la necessaria decisione.

28 ottobre 2009

Sogno n. 98

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Sogno spesso fiumi in piena oppure onde del mare gigantesche. Ogni volta vengo spinto o trascinato nell'acqua, ma riesco comunque ad uscirne indenne, quasi per miracolo.

Interpretazione
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Le emozioni che premono per entrare nel campo della coscienza sono molto forti e sono da questa avvertite come un pericolo di essere travolta e sopraffatta. La situazione, comunque, non è drammatica in quanto alla fine il sognatore riesce sempre ad uscirne sano e salvo, sia pure miracolosamente.
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Messaggio dell’inconscio alla coscienza: puoi stare tranquilla, ne verrai sempre fuori senza danno, le emozioni sono affrontabili.

24 ottobre 2009

Sogno n. 97

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Ero con qualcuno, forse delle donne, ed ero contento perché avevo accudito un neonato. Lo facevo vedere. Per un attimo avevo paura di averlo trascurato troppo, ma in realtà scostavo le coperte che gli coprivano il viso e vedevo che stava bene. Mi rendevo anche conto che odorava di escrementi, infatti non lo avevo cambiato da un po' di tempo. Allora pensavo di pulirlo.

Interpretazione

Il sogno è di un uomo quindi può essere interpretato sia come desiderio di soddisfare le proprie pulsioni "materne" sia come compiacimento (lo facevo vedere) per la nuova parte di sé nata da poco che, pertanto, ha bisogno di cure particolari e continue.

Per un po' di tempo questa parte nuova era stata trascurata (non lo avevo cambiato), ma adesso il sognatore decide di cambiare atteggiamento e di procedere alla pulizia.

18 ottobre 2009

Sogno n. 96

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Facevo parte di una squadra di calcio molto strana. Infatti stavamo giocando una partita, ma ognuno di noi aveva una maglia di colore diverso e soprattutto, invece di giocare uniti contro l'altra squadra, cercavamo di rubarci la palla l'un l'altro.

Interpretazione

Sarebbe difficile trovare un'immagine più significativa di questa per esprimere la condizione interna di conflitto dell'uomo che ha fatto questo sogno: le sue energie, anziché essere unite, concordi, cooperanti e tese all'affermazione nei confronti del mondo esterno, si esaurivano e si disperdevano nel contrasto interiore tra le varie parti in lotta tra di loro.
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Può essere interessante aggiungere che la stessa persona, verso la fine dell'analisi, sognò di far parte di un drappello di soldati, tutti con la stessa divisa e animati da un grande spirito di corpo.
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Come dire meglio di così che il conflitto interiore sperperatore di risorse era finito lasciando il posto all'unione-coesione delle forze?

10 ottobre 2009

Sogno n. 95

Ho sognato che dal palazzo in cui abito usciva un delinquente armato di coltello. Era diretto ad ammazzare papà.

Interpretazione

Il ragazzo che ha fatto questo sogno viveva nel terrore continuo che potesse morire il padre (al quale era attaccatissimo), al punto che a volte si svegliava nel cuore della notte con la fronte imperlata di sudore, il cuore che batteva all'impazzata e la paura apparentemente irragionevole che il padre fosse morto.

Nei sogni, il palazzo in cui abitiamo rappresenta la nostra personalità, l'ho già detto, quindi il delinquente armato di coltello rappresentava un impulso aggressivo verso il padre, motivato da ragioni che in questa sede non è necessario approfondire in quanto è di altro che voglio parlare. Voglio infatti cogliere l’occasione per precisare che durante un'analisi le interpretazioni non vengono proposte con la stessa cruda sinteticità con la quale le presento qui a voi. Bisogna essere capaci di diluirle senza però snaturarle, cioè senza far loro perdere l'efficacia terapeutica. Anche in questo campo gli eccessi portano al fallimento: se si aspetta che il paziente arrivi ad interpretare i suoi sogni da solo, l'analisi non finisce mai; se invece si cerca di forzare troppo i tempi anticipando le interpretazioni nel momento in cui il paziente non è ancora pronto per riceverle, egli interrompe l'analisi e fugge.

6 ottobre 2009

Sogno n. 94

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Ho sognato che a mia sorella era venuta sul viso una di quelle malattie della pelle che si manifestano con squame orribili ed eruzioni schifose.

Interpretazione

Su mia richiesta, la paziente mi parlò della sorella in questi termini: "Quando eravamo bambine lei era sempre brava a scuola, io invece ero una frana e i miei genitori me lo rinfacciavano di continuo. Quando venivano a trovarci i parenti, tutti i loro complimenti erano per lei. Quando commettevo qualche marachella, i miei mi sbattevano sempre in faccia l'esempio di mia sorella che invece si comportava sempre in modo irreprensibile. Come se tutto questo non fosse bastato, lei era (ed è) anche bella fisicamente".

Stando così le cose, possiamo meravigliarci se la sognatrice ha dato nel sogno libero sfogo alla sua gelosia vendicandosi della sorella in modo addirittura crudele cioè rendendola repellente proprio nel viso, la parte del corpo che più contribuisce alla bellezza di una persona?

Da notare che le dichiarazioni dalle quali traspariva l'invidia e la gelosia erano sempre precedute e seguite da una marea di dichiarazioni d'affetto per la sorella: "Farei qualsiasi cosa pur di non vederla soffrire. Darei un occhio per lei. Siamo unitissime", ecc.

Sicuramente era vero, ma in questi casi di solito scatta un meccanismo di compensazione che della coppia “amore-odio” ipertrofizza la polarità "amore" per neutralizzare i sensi di colpa.

Nel sogno che segue porterò un altro esempio di questo particolare meccanismo psichico .

1 ottobre 2009

Sogno n. 93

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Nota della sognatrice: la sera precedente il sogno che racconto qui sotto avevo visto in TV un film in cui il protagonista, da piccolo, era stato molto aggressivo nei confronti del fratello. Ecco il sogno:
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Dico a qualcuno che l'interpretazione dei sogni è importantissima e cerco di rendere più convincente la mia affermazione portando l'esempio di un film in cui uno psicologo salva una persona dall'accusa di omicidio interpretandone un sogno.

Interpretazione

Il film visto nello stato di veglia parlava di un bambino aggressivo verso il fratello. Nel film di cui si parla nel sogno, una persona è accusata di omicidio.
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Basta mettere insieme i contenuti dei due film per ricavarne un quadro di questo tipo: la sognatrice, da piccola, era stata molto gelosa del fratello a causa delle premure e delle attenzioni che la madre gli dedicava e che lei considerava sottratte a se stessa.
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Questa gelosia aveva provocato in lei pulsioni aggressive nei confronti del fratello, al limite del desiderio di ucciderlo. L'aggressività, a sua volta, aveva fatto nascere forti sensi di colpa.
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Adesso, in analisi, la sognatrice sa che potrà liberarsi dai sensi di colpa interpretando i propri sogni con l'aiuto dell'analista.
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Questa interpretazione potrà sembrare poco verosimile a chi non conosce o non ricorda le tempeste emotive che squassano l'animo dei bambini e che condizionano anche la vita da adulti se non vengono metabolizzate in modo adeguato.
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Nel sogno che segue possiamo vedere un altro esempio di queste tempeste.

26 settembre 2009

Sogno n. 92

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Stavo in ascensore e avevo premuto il pulsante 3 ma, arrivato a quel piano, l'ascensore non si fermava e continuava a salire aumentando progressivamente la velocità fino a che, arrivato al tetto, lo sfondava come un proiettile.

Interpretazione


I tre sogni precedenti sono di tre persone diverse e vanno visti come un crescendo di chiusura-rifiuto-paura nei confronti dell'inconscio: nel n. 90 ci sono solo il disappunto e la rabbia; nel n. 91 compare la sensazione del pericolo, ma questo è ancora allo stato potenziale, infatti per non subire danni basta astenersi dal premere i pulsanti ; nel n. 92 invece il pericolo è già in atto ed è ben più serio del semplice prendere una scossa elettrica. Adesso c'è addirittura la sensazione che l'emergere dei contenuti inconsci aumenti progressivamente la sua velocità fino a provocare la pazzia (sfondamento del tetto-testa-mente).


Per l'analista questo è un segnale inequivocabile: prudenza, prudenza, prudenza; prima di mettere mano ai contenuti inconsci si rende necessario rafforzare adeguatamente le componenti della coscienza e dell'io .

21 settembre 2009

Sogno n. 91

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Prendo l'ascensore, ma mi accorgo che la pulsantiera è inservibile perché è stata divelta per metà ed ha tutti i fili aggrovigliati o staccati e fanno anche scintille.
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Interpretazione
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Per l'interpretazione vedere il sogno precedente. Qui ci sono alcuni elementi in più rispetto all'altro. C'è la sensazione del pericolo potenziale (le scintille) che là mancava e c'è l'impossibilità materiale di impartire ordini all'ascensore in quanto la pulsantiera è addirittura divelta. Possiamo concludere perciò che si tratta di una situazione più difficile di quella del sogno precedente. Sarà necessario un lavoro di elaborazione più impegnativo.

13 settembre 2009

Sogno n. 90

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Entravo in un ascensore e spingevo il bottone 4, ma mi ritrovavo al 7° piano. Poi spingevo il 9 e mi ritrovavo al 2° piano. La cosa si ripeteva parecchie volte e alla fine io mi arrabbiavo.
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Interpretazione
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Ho già avuto modo di dire che l'ascensore simboleggia la comunicazione tra coscienza e inconscio perché collega il sopra (coscienza) con il sotto (inconscio).

Questo sogno è indicativo della seconda fase che a volte caratterizza il nostro rapporto con l'inconscio. La prima è rappresentata dal rifiuto di ammetterne l'esistenza oppure dal rifiuto di entrarci in contatto perché ci mette paura o perché lo percepiamo come sporco.

In questa seconda fase ci arrendiamo di fronte all'evidenza che l’inconscio c'è, ma nei suoi confronti assumiamo spesso l'atteggiamento che i colonialisti avevano verso i colonizzati cioè l'atteggiamento di chi si considera civilizzato nei confronti del selvaggio, con l'inevitabile senso di superiorità che ne deriva. Si dà per scontato che a comandare debba essere la coscienza e che l'inconscio debba limitarsi a eseguire i suoi ordini. Questo atteggiamento è ben rappresentato dalla sognatrice la quale si aspetta che l'ascensore la porti ai piani che ha scelto lei, cioè la sua parte cosciente nella quale si indentifica.

Possiamo metterla anche in questo modo: in questa fase crediamo di poter programmare il contatto con l'inconscio vale a dire di poter fare in modo che questo contatto si realizzi secondo le modalità fissate e scelte dalla coscienza. Siamo convinti insomma che debba essere la coscienza a "condurre il gioco".

Quando scopriamo invece che si tratta di una comunicazione che non funziona in questo modo, ci arrabbiamo e così corriamo il rischio di perdere ogni interesse per questo ascensore che non esegue i nostri comandi impartiti con i pulsanti.

6 settembre 2009

Sogno n. 89

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Andavo a cavallo, ma lo facevo in un modo stranissimo, ero seduta al contrario, girata all'indietro cioè guardavo dalla parte della coda!

Interpretazione

Ecco un altro caso in cui si deve prendere atto che spesso l'inconscio vede meglio, prima e di più rispetto alla nostra parte cosciente. Da sveglia, infatti, questa sognatrice era convintissima di avere le idee giuste rispetto alla vita, alle persone e al mondo. Il suo inconscio invece le manda a dire che non è vero, che lei vive guardando solo al passato (la coda, cioè quello che sta dietro) il quale, proprio per questo motivo, la condiziona in modo pressoché totale.

Si può ben capire quanto possa essere inadeguato questo modo di vivere senza guardare al presente (ciò che sta attorno) e nemmeno al futuro (ciò che sta davanti). Se tutta la nostra attenzione e tutte le nostre energie sono calamitate dal passato, finiamo per non vedere più dove ci troviamo e dove stiamo andando, con tutte le conseguenze negative che questo strano comportamento implica.

Allora, se è vero che molto spesso l'inconscio vede meglio, prima e di più rispetto alla coscienza, perché di solito rinunciamo a questa risorsa preziosa e utilissima? Una delle possibili risposte a questo interrogativo è contenuta nei prossimi tre sogni.

31 agosto 2009

Sogno n. 88


Ero nell'appartamento in cui abitavo da piccolo. Lo avevo liberato cacciando via qualcuno. Il concetto essenziale era che finalmente era mio, senza influenze estranee. Mi pare che con me ci fosse una donna, ma lei comunque non aveva importanza, ero io che decidevo. Sistemavo la sua camera da letto. Pensavo a come sistemare la libreria. Adesso avrei potuto sistemarla bene, senza il mio letto che c'era stato fino a quel momento, solo la libreria. Avendo la piena disponibilità dell'appartamento, avrei potuto metterla nell'ultima stanza, dove era il salotto. Vedevo le stanze vuote, potevo riempirle come volevo io. 
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Interpretazione 


Il paziente mi aveva portato il sogno scrivendolo su un foglio e commentandolo nel modo che segue, compresi il grassetto e le maiuscole: 
MI È PIACIUTO MOLTO. COMINCIA LA MIA VITA !!! 

Adesso non posso farvelo vedere perché l'editor di testo del blog non consente le sottolineature, ma nella frase il paziente aveva sottolineato l'aggettivo MIA.È evidente il compiacimento per avere finalmente raggiunto l'autonomia e la capacità di organizzare la propria vita in base ai propri bisogni, ai propri gusti, alle proprie preferenze senza subire condizionamenti esterni che la presenza di una donna che dormiva nella stessa casa lascia facilmente capire da chi provenivano. Oltretutto, il sognatore si trova nell'appartamento in cui viveva da piccolo.

La soddisfazione è così grande che il sognatore non smette di ripetere continuamente lo stesso concetto con parole diverse, come se fosse in preda a un’euforia incontenibile: 
  • Lo avevo liberato
  • Finalmente era mio
  • Senza influenze estranee
  • Ero io che decidevo
  • Lei non aveva importanza
  • Avendo la piena disponibilità dell'appartamento
  • Potevo riempirle come volevo io
  • Mi è piaciuto
  • Comincia la mia vita

In pratica, tutto il sogno è una variazione continua sullo stesso tema: la gioia per l'indipendenza conquistata. Tutt'al più si potrebbe obiettare che questo legittimo compiacimento sconfina nell'indifferenza per la personalità della donna che è con lui, ma bisogna mettersi nei panni del sognatore che è stato per tutta la vita sotto l'influenza dominante della madre e di altre figure femminili della sua famiglia. In questi casi, in una prima fase c'è da aspettarsi una reazione eccessiva nella direzione opposta. È l'effetto della novità, è l'ebbrezza dello schiavo che ha appena conquistato la libertà.

.Molte volte sento dire, ed anche voi avrete sentito dire: "La psicoterapia fa diventare DIPENDENTI dall'analista". Il sogno che ho appena interpretato dimostra quanto sia infondata questa frequentissima obiezione. Il punto di approdo della psicoterapia infatti si trova nella direzione esattamente opposta rispetto a quella immaginata e temuta da chi è poco informato o addirittura prevenuto.

25 agosto 2009

Sogno n. 87

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Le finestre di casa mia sono chiuse da inferriate, ma un cane entra lo stesso e mi spaventa. Io lo caccio ma ne entrano altri, parecchi ed io non so più su quale fronte combattere. Poi, però, entrano altri animali di vario tipo e sono tutti bardati a festa, allora comincio a capire che non sono ostili. Entra anche un cammello tutto coperto di bianco che mi offre la zampa in segno di pace ed io gliela prendo.
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Interpretazione

Paura iniziale delle emozioni con conseguente barricamento per difendersene. In seguito, però, si scopre che non c'è motivo di averne timore, anzi è addirittura una festa.
Ancora una volta, ecco una sintesi perfetta del lavoro che viene compiuto durante un’analisi: il sogno descrive magistralmente sia l’iniziale situazione emotiva di PAURA e di CONFLITTO sia quella alla quale si arriva al termine cioè la PACE e la FESTA che subentrano quando si scopre che le emozioni che si agitano dentro di noi (a livello inconscio) non sono OSTILI.

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7 agosto 2009

Sogno n. 86

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Sto guidando la mia auto e mi rendo conto che sul sedile di destra c'è un WC pieno di escrementi e con il coperchio alzato. Penso che possa dare fastidio agli altri, allora abbasso il coperchio, ma non riesco a coprire tutto, qualcosa resta fuori. Sono delle ossa.

Interpretazione

Questa persona gira per il mondo con la sensazione di avere dentro di sé delle cose molto sporche, addirittura delle ossa cioè dei contenuti riconducibili a pulsioni aggressive, di morte.
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Non si preoccupa di farle sparire visto che a lei non creano problemi. Però le percepisce pur sempre come escrementi e non come violette di Parma. Il massimo sforzo da lei compiuto consiste nel cercare di nasconderle alla vista degli altri: non si preannuncia un'analisi facile!

30 luglio 2009

Sogno n. 85

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Volevo cambiare le lenti dei miei occhiali, ma in seguito mi rendevo conto che questo non era sufficiente in quanto era da cambiare anche la montatura. Infatti era arrugginita, pesante, insomma inservibile.

Interpretazione

La persona che ha fatto questo sogno si rende conto che il suo modo di vedere il mondo, le cose e gli uomini ha bisogno di essere modificato. All'inizio crede che sia sufficiente una revisione parziale. Dopo, invece, capisce che questo non basta, è necessario cambiare proprio tutto, a cominciare dalle strutture portanti (montatura) della sua filosofia di vita. I tre aggettivi usati per descrivere la montatura rendono perfettamente l'idea: arrugginita, pesante, inservibile.
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Il lettore potrebbe essere indotto a pensare che la RADICALITÀ del cambiamento sia necessaria sempre, in ogni caso, ma non è così perché le persone sono diverse e ognuna ha i propri problemi. Anche quando il "tema" è lo stesso, le variazioni sul tema sono praticamente infinite per cui non esistono due casi perfettamente identici.

Aggiungo una considerazione: quando si dice che l'inconscio possiede una sua intelligenza che spesso è superiore a quella che usiamo a livello cosciente, ci si riferisce alla capacità che esso possiede di vedere aspetti della nostra personalità che sfuggono del tutto all’altra intelligenza, quella caratterizzata dalla consapevolezza cosciente. Il sogno che ho appena interpretato ne è la prova evidente: l'intelligenza cosciente della persona in questione avrebbe rifiutato in modo deciso ogni mio tentativo di dimostrare che c'era qualcosa da cambiare nel suo modo di vedere le cose. E lo avrebbe rifiutato perché era convintissima di possedere le idee giuste su tutto. A livello inconscio, invece, si rendeva conto che non era vero e che nella sua filosofia di vita c'era da rivedere un po' tutto.

Quando dal proprio inconscio arrivano messaggi di questo tipo è difficile continuare ad opporsi dicendo: "Non è vero, io non sono fatto così". Infatti risulta facile, anzi addirittura istintivo rifiutare una valutazione del nostro comportamento fatta da altre persone. Meno facile rifiutare la valutazione che proviene dal nostro stesso interno. Uno dei maggiori vantaggi della psicoterapia basata sull’interpretazione dei sogni consiste appunto in questo.
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Intendiamoci, con questo non voglio dire che l’interpretazione di un sogno non debba superare le solite difese. Voglio solo dire che queste risultano inferiori quando il messaggio arriva dal nostro stesso interno anziché da una persona esterna a noi. L’interpretazione più efficace sul piano dei risultati, infatti, è quella trovata dal paziente stesso e condivisa dall’analista.

27 luglio 2009

Sogno n. 84

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Navigo su un gommone lungo la strada che conduce all'ufficio del mio ex marito. Sono sola ed ho paura di non saper guidare il gommone dal momento che non l'ho mai fatto prima, però vado avanti lo stesso.

Interpretazione

Non è la prima volta che incontriamo questo timore di non riuscire a GUIDARE le emozioni, ma riferisco ugualmente questo sogno per dare un saggio della inesauribile capacità del nostro inconscio di creare sempre nuove immagini. In seguito ne riferirò anche altri, sempre con lo stesso scopo.
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In questo caso le emozioni (acqua) destano dei timori, ma la situazione della sognatrice non è drammatica in quanto riesce ancora a restare a galla. Si tratta del suo rapporto con l'ex marito, che solo adesso viene riesaminato. Il lato positivo è rappresentato dal fatto che lei non fugge, ma va avanti lo stesso.

18 luglio 2009

Sogno n. 83

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Metto in funzione la lavatrice, ma lo sportello si apre e l'acqua inonda la cucina. Mi dispiace, ma penso anche che è una fortuna che non abbia inondato pure gli altri pavimenti della casa.

Interpretazione

Tutto quello che si riferisce all'operazione del "lavare" è riconducibile alla psicoterapia in quanto questa viene spesso vissuta come un eliminare lo "sporco" che sentiamo di avere dentro.
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Una volta che si è deciso di compiere questa operazione (iniziare una psicoterapia), compare il desiderio che essa si mantenga entro i confini ben delimitati della lavatrice-analisi. Aspettativa che nel caso in questione viene invece delusa. La situazione resta comunque ancora gestibile in quanto l'effetto spiacevole, sporcante è limitato alla sola cucina, il resto della casa (personalità) rimane pulito.
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L'elemento che sporca è l'acqua cioè le emozioni che emergono nel corso della psicoterapia.
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Possiamo aggiungere che la scena si svolge in CUCINA cioè la stanza che una volta era il regno della MADRE (la sognatrice non appartiene alle ultime generazioni), pertanto possiamo presumere che questo SPORCO sia in qualche modo collegabile alle emozioni da lei provate nei confronti della madre. Nel seguito dell'analisi, infatti, lei ricordò il pensiero che le attraversò la mente il giorno in cui si svolsero i funerali della madre: "Finalmente sono io la protagonista". Possiamo ben immaginare quali terribili sensi di colpa avesse potuto scatenare questo pensiero. Per proteggersi da questi sensi di colpa la sognatrice era ricorsa alla “rimozione” che apparentemente li aveva fatti sparire, ma in realtà loro erano rimasti dentro di lei e coglievano ogni occasione per riaffiorare, sotto forma mascherata, anche per i motivi più futili. Solo l’analisi le permise di liberarsene risalendo alla loro prima radice.
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Permettetemi di aggiungere un commento poco professionale a questa interpretazione: “Con tanti saluti a chi non crede all’esistenza del complesso edipico femminile!". Da Jung detto "complesso di "Elettra”.

12 luglio 2009

Sogno n 82

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Cado ed ho il timore che la caduta abbia provocato la rottura del mio anello, invece mi accorgo che è diventato più bello di prima perché adesso è formato di pezzi che sono snodabili, non è più rigido come prima. Provo un grande sollievo.

Interpretazione
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L'anello è un simbolo della femminilità sia in senso lato che in senso anatomico. Nell'anello infatti si infila il dito che è un evidente simbolo fallico.
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Durante la seduta la sognatrice ha fatto questa associazione: CADUTA = Sessualità vissuta come PECCATO.
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In questo caso particolare il rapporto sessuale che la donna aveva avuto nella vita reale non aveva confermato i timori che lei aveva in precedenza, anzi aveva fatto diventare la sua femminilità più bella e meno ingessata (rigida). Ma non va sempre così bene. Può infatti succedere che, una volta consumato il rapporto, scattino e permangano forti sensi di colpa.
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Altre volte invece ci si può astenere totalmente dall'avere rapporti sessuali e per sfuggire alla tentazione si può ricorrere anche a stratagemmi difensivi davvero singolari come quello di diventare esageratamente obesa in modo da diventare NON DESIDERABILE sessualmente e così non correre rischi. Può succedere anche questo e almeno in un caso a mia conoscenza è effettivamente successo.

6 luglio 2009

Sogno n. 81

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Il padre del mio ragazzo mi porta in regalo un cesto di melograne. Io ne prendo 3 che sono bianche cioè non mature mentre quella che mi sceglie lui è bella rossa. Quando me ne accorgo cerco di raggiungerlo, ma non ci riesco perché lui è già lontano.
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Interpretazione
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Nella vita reale questa donna ha avuto 3 partner che, in un modo o nell'altro, ha conosciuto per il tramite di suo padre.
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Il frutto del melograno è pieno di SEMI perciò si presta bene ad essere uno dei simbolo della fecondità, come l’umanità sa bene fin dai tempi più antichi.
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Il padre del suo ragazzo potrebbe essere una forma mascherata del padre della donna. Se questa ipotesi fosse esatta (per questo ho usato il condizionale), il sogno rappresenterebbe in forma molto poetica un complesso di Edipo che comincia ad emergere e che, proprio per questo, ha bisogno di ricorrere al massimo della mimetizzazione.
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I tre partners avuti fino a quel momento erano BIANCHI, IMMATURI, INSIPIDI. Il rapporto VERO, MATURO, PROFUMATO (melograna bella rossa) è solo quello con il padre il quale, però, non c'è più (è morto).

Uno dei motivi principali della forte resistenza che nel pubblico incontra l’interpretazione dei sogni in chiave psicoanalitica sta proprio qui, nel concetto espresso dal complesso di Edipo o dal suo equivalente femminile.

29 giugno 2009

Sogno n. 80

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Mi trovavo dentro una caverna che era in comunicazione con il mare. Il pavimento si trovava ad un livello tale che l'acqua del mare entrava, ma restava ad un livello molto basso, tanto che io ci camminavo dentro tranquillamente. Avevo il desiderio fortissimo di uscire dalla caverna per andare ad esplorare il mare aperto che stava là fuori, ma avevo paura e non lo facevo, restavo dove l'acqua era bassa.

Interpretazione

In questo caso il mare rappresenta il mondo esterno che, per il fatto di essere sconosciuto, produce una doppia reazione, da un lato incuriosisce e attira, dall'altro mette paura e respinge.
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La caverna con l'acqua bassa è il mondo già conosciuto che, in quanto tale, protegge e fa sentire sicuri, ma che in cambio esige il pagamento di un prezzo altissimo cioè rimanere pulcini, condannati a restare sotto le ali materne della chioccia (la caverna).
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Il sognatore vorrebbe diventare adulto, ma in lui ha il sopravvento il timore del nuovo, del mare aperto, dell'acqua alta, con la conseguenza che si condanna a restare immaturo. Tuttavia a livello cosciente non se ne rende conto. Allora interviene la funzione integratrice del sogno il quale gli manda una fotografia fedele della situazione in modo che possa rendersi conto di quale comportamento sta mettendo in atto.
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Possiamo dire che i sogni forniscono quelle informazioni che normalmente sfuggono alla coscienza. La loro utilità consiste appunto in questo dal momento che possiamo fare scelte appropriate solo quando abbiamo a disposizione tutte le informazioni necessarie per avere un quadro completo della situazione.

23 giugno 2009

Sogno n. 79

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Sto facendo la mia seduta ma ci sono altre persone, due uomini e due donne. L'analista parla con loro, allora io mi secco perché lui sta sprecando il tempo che appartiene a me e mi toglie la sua attenzione. Lo minaccio dicendo: "Se continui così, io non vengo più" e mi aspetto le sue scuse che però non arrivano.
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Interpretazione

Qui vediamo in azione la rivalità e la gelosia che spesso caratterizzano i rapporti tra fratelli e sorelle. L'analista è assimilato al padre e gli altri pazienti sono assimilati agli altri figli del padre: vorremmo tutta la sua attenzione (e quella della madre) concentrata soltanto su di noi. Quando questo non avviene - o ci sembra non avvenire - si scatena la reazione di gelosia-rabbia-delusione che però non viene mai percepita a livello cosciente. Il sogno rimedia a questa lacuna e consente al paziente di elaborare e superare questi sentimenti disapprovati dalla coscienza.
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A volte la rimozione di questi sentimenti disapprovati è così totale che la loro energia si riversa sulla polarità opposta e la alimenta fino a renderla ipertrofica e patologica. Allora compaiono quelle forme di amore eccessivo e morboso che risultano subito evidenti agli occhi degli altri.
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È bene che io precisi che non ho mai sottratto neanche un secondo al tempo che apparteneva alla persona che ha fatto questo sogno. Eppure...... è proprio vero, è molto difficile essere genitori!
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PS - Si potrebbe obiettare che il sognatore aveva tutto il diritto di pretendere l’attenzione piena dell’analista dal momento che era lui a pagare la parcella. Da un punto di vista strettamente formale aveva ragione, ma non bisogna dimenticare che il creatore del sogno è stato il paziente stesso. In altre parole, lui ha scelto oniricamente una situazione in cui il suo diritto all’attenzione esclusiva dell’analista fosse incontestabile.

10 giugno 2009

Sogno n. 78

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Vado al Monte di pietà per impegnare alcune cose di famiglia. Conosco la strada, ma faccio finta di ignorarla per non fare brutta figura. Ci sono due scale, una a destra interrotta per delle riparazioni e una a sinistra. Un inserviente mi accompagna su quest'ultima che, però, al dunque si rivela non essere una scala ma un passaggio intricatissimo dove si incontrano continui ostacoli che costringono a zigzagare. Alla fine bisogna calarsi con una corda e in ultimo, poiché questa non arriva fino in fondo, bisogna proprio saltare. Io dico al mio accompagnatore di scendere per primo poiché lui ha una corda più grossa della mia, pertanto potrà passarmela una volta arrivato giù. Arriva un'altra persona ed io cerco di farla scendere prima di me. Tergiverso, trovo mille scuse, ho paura di scendere. Dico all'altra persona: "E' strano quanti pretesti siamo capaci di trovare quando abbiamo paura di qualcosa".
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Interpretazione

Il Monte di pietà rappresenta lo stato di bisogno in cui si trova la sognatrice, bisogno di energie e di risorse. Per procurarsele è costretta a fare una cosa di cui si vergogna e che la umilia doppiamente: deve servirsi delle "cose di famiglia" (cioè i fatti intimi) e deve far vedere agli altri che non è capace di farcela "da sola", con le proprie capacità. A farla sentire ancora più a disagio è il fatto che non è la prima volta che si trova in quella situazione di bisogno (conosco la strada).
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La destra è la direzione della coscienza, la sinistra quella dell'inconscio e lei si dirige da quella parte. È quello che sta facendo grazie all'analisi.

Chi mi ha seguito fin qui oramai sa cosa significa il resto del sogno, è la resistenza che incontriamo quando decidiamo di entrare nel profondo di noi stessi, nell'inconscio. I dettagli di questa parte del sogno sono così eloquenti che non riuscirei a spiegarli meglio di quanto non faccia il sogno stesso.

Da notare il crescendo di difficoltà mano a mano che lei procede: prima è una scala, poi un passaggio intricatissimo e con ostacoli continui, bisogna zigzagare e infine calarsi lungo una corda che, oltretutto, non arriva nemmeno fino in fondo per cui si rende necessario addirittura un salto. Un salto rappresenta il massimo di assenza di sostegno-sicurezza e il massimo prevalere di una forza cieca che ci tira verso il basso (la gravità). E nel nostro immaginario il basso è sempre associato a qualcosa di negativo, infatti diciamo: "Basso istinto" in contrapposizione a: "È persona di elevati sentimenti".
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L'inserviente è l'analista nel suo ruolo di accompagnatore che rassicura in quanto può andare avanti e in quanto possiede mezzi di discesa più solidi (corda più grossa). L'altra persona probabilmente è un altro paziente.
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Quello che il sogno non dice è che "laggiù", invece, si trovano cose preziose, indispensabili per vivere meglio. Ma questo lo si scopre solo in una fase successiva dell'analisi, lo abbiamo già visto in altri sogni e lo vedremo anche in molti altri ancora.

5 giugno 2009

Sogno n. 77

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C'era un gioco nuovo, ci si lanciava di corsa contro una tavola verticale con il pugno chiuso e il braccio teso in avanti. Il gioco consisteva nell'arrivare velocemente il più vicino possibile alla tavola, ma senza toccarla. Io ci riuscivo bene.

Interpretazione


Qui vediamo espresso un problema di gestione della propria aggressività e della sua forma attenuata che potremmo chiamare "grintosità”. Nella vita reale infatti il sognatore evita molto spesso di arrivare alla fase conclusiva delle attività che intraprende. Investe molte energie nel tentativo di realizzare i suoi progetti, ma si arresta proprio nella fase finale, nel momento in cui potrebbe "vendemmiare". Perfino nel dare la mano parte con decisione ma, al dunque, evita di stringerla con energia.

In questa fase dell’analisi le ragioni di questo comportamento non sono ancora emerse. Per conoscerle bisognerà aspettare altri sogni. Potremmo fare parecchie ipotesi interessanti ma, senza il supporto "concreto" di qualche sogno a convalida, non sarebbero di nessuna utilità per aiutare il paziente a cambiare, resterebbero allo stadio di “ruminazioni” sterili in quanto sviluppate su un piano esclusivamente razionale.

Fin qui l’interpretazione che proposi al tempo in cui il paziente fece il sogno. Adesso che l’analisi di questo paziente si è conclusa, posso aggiungere che in seguito non arrivarono mai altri sogni chiarificatori, ragion per cui in questo campo la nostra curiosità rimase insoddisfatta e dovemmo “accontentarci” di una maggiore, nuova capacità di portare a compimento le attività iniziate.

30 maggio 2009

Sogno n. 76

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Mi trovo su un'isola con mia madre. Sono in preda all'angoscia perché sento che sta per verificarsi un'eruzione vulcanica terribile.

Interpretazione

Il sognatore è un giovane legato alla madre da un rapporto amore-odio particolarmente intenso. A livello cosciente sa di avere con lei un rapporto conflittuale, ma ignora fino a che punto arrivi l''intensità della sua pulsione aggressiva verso di lei.
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L'immagine del vulcano che sta per esplodere rende molto bene l'idea di un'emozione che è rimasta a lungo compressa nel sottosuolo (inconscio) e della distruttività che può esprimere nel momento in cui emerge alla superficie. L'immagine dell'isola invece esprime sia la sensazione d'isolamento (appunto) provata dal giovane sia quella di avere poche possibilità di fuga.
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L'atmosfera altamente drammatica del sogno fa capire all'analista che dovrà agire sul "freno" altrimenti il paziente rischia di essere sopraffatto dalle emozioni che stanno emergendo. In questi casi tuttavia, se non si frena, il rischio più probabile non è questo, ma l'interruzione non concordata della terapia da parte il paziente.

23 maggio 2009

Sogno n. 75

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Ho acquistato un nuovo giardino quindi mi ritrovo proprietaria di un nuovo giardino molto grande. Lo giro tutto e lo trovo in condizioni abbastanza buone, ma voglio migliorarlo e completarlo nei particolari.

Interpretazione

Il giardino è la vita interiore dell'individuo, con i suoi fiori o con le sue erbacce, dipende dalla manutenzione effettuata oppure no. Il giardino va distinto dal campo in quanto questo ci fornisce quanto serve per soddisfare i bisogni materiali del corpo mentre il giardino appaga i nostri bisogni spirituali, estetici e voluttuari: colori, profumi, forme.

In questo caso la donna che ha fatto il sogno sente che la sua vita interiore si è arricchita e ampliata, ma si propone di fare ancora di più e di meglio.
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L'importanza di questo sogno può essere valutata appieno solo sapendo che a farlo è la stessa persona del sogno precedente. Prima c'era la fuga dal mondo esterno percepito come pericoloso e una sicurezza trovata solo nel chiudersi in se stessa. Adesso invece la sognatrice è proiettata verso il mondo esterno e sente anche di poterlo migliorare, il che significa che è passata dalla posizione di chi SUBISCE a quella di chi AGISCE.
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La persona logica ad oltranza non si stupisca se prima ho scritto che il giardino è la vita INTERIORE e qui sopra invece ho scritto che rappresenta il mondo ESTERNO. Un simbolo può avere infatti più di un significato. Questi significati possono essere anche contrastanti tra loro e presenti contemporaneamente. Il fuoco, per esempio, può essere PURIFICATORE, DISTRUTTORE, RIGENERATORE, simbolo della PASSIONE, del DOLORE, della PUNIZIONE (inferno), del CALORE, della VITA, della DIVINITÀ (roveto ardente di Mosè sul monte Sinai) ed altro ancora.

16 maggio 2009

Sogno n. 74

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Vivevo in una casa con moltissimi corridoi e temevo che questi potessero consentire l'accesso a chiunque. Poi, invece, un uomo mi spiegava e mi faceva vedere che, chiudendo una sola porta, venivano chiusi tutti gli accessi.

Interpretazione

L'accessibilità vissuta come pericolo possiamo considerarla riferita sia all'anatomia dei genitali femminili (il sogno è di una donna) sia ad una persona che non riesce a proteggersi in modo adeguato dall'intromissione degli altri nella propria vita. Il primo significato lo abbiamo già preso in considerazione nel sogno n. 64 e a quello vi rimando. Il secondo significato non ha bisogno di molti commenti visto che parla da solo. Per il resto, molto probabilmente l'uomo che spiega e tranquillizza è l'analista visto come figura rassicurante.
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Questo sogno rappresenta già un primo passo verso il miglioramento della qualità di vita della sognatrice, ma non rappresenta il punto di arrivo della terapia. Questa potrà essere considerata conclusa solo quando scomparirà la sensazione di pericolo. Nella fase intermedia, quella alla quale appartiene il sogno, questa sensazione è ancora presente e la donna vive meglio solo perché qualcuno le ha indicato un modo per proteggersi.

10 maggio 2009

Sogno n. 73

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Squilla il telefono, è un funzionario della mia banca. Mi dice che sono arrivati alcuni miei assegni scoperti. Io so, invece, che non si tratta di uno scoperto reale, ma solo di valuta. In seguito viene a casa mia anche il direttore della banca, ma io mi sento in una posizione di forza perché so di essere perfettamente in regola.

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Interpretazione


Qui la situazione è ribaltata rispetto al sogno precedente, niente sensi di colpa, anzi! Alla persona in questione vengono mosse delle accuse di insolvibilità che sono percepite come infondate, almeno nella sostanza, infatti non si tratta di uno scoperto reale, le risorse saranno disponibili, anche se non subito.
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Le accuse non provengono dall'esterno, ma dal Giudice interno cioè dal Super-io (il direttore). È un confronto, pertanto, che si svolge tra le varie componenti psichiche della sognatrice.
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Ma al sogno si potrebbe dare anche un’interpretazione diversa, proiettata all'esterno, e considerare le accuse come provenienti dalle persone in mezzo alle quali la sognatrice vive. Come dire: "Voi pensate che io viva al di sopra delle mie possibilità, che non abbia le risorse necessarie per farcela, ma vi sbagliate, pazientate solo per un po' e vedrete!".
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Prognosi: favorevolissima.

30 aprile 2009

Sogno n. 72

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Sto guardando una foto in bianco e nero, per lo meno io la vedo così, ma altre persone mi fanno notare che è a colori. Allora io la guardo meglio e riesco a vedere il colore, ma solo per un breve attimo.
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Interpretazione
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Molto spesso nei sogni il bianco e il nero stanno ad indicare rispettivamente la Coscienza e l'Inconscio. In questo caso invece il linguaggio onirico li usa per rappresentare l'assenza del colore cioè una visione della vita caratterizzata dal pessimismo, dalla tristezza e dalla depressione. Ci viene spontaneo infatti associare il nero al lutto e a tutto quello che ne consegue.
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Quando ci si trova in questo stato, è facile vedere gli altri come persone più fortunate alle quali è stato concesso di gustare il lato piacevole della vita cioè quello che si presta ad essere rappresentato “a colori”. In questi casi non serve a molto fare appello alla volontà e SFORZARSI di vedere i colori: non funziona! L'unico modo per uscire dallo stato depressivo è risalire alla radice che l’ha prodotto. Volendo usare il simbolo contenuto nel sogno precedente, in molti casi la radice perde il suo potere patogeno solo quando affrontiamo il FRATE smettendo di fuggire di fronte a lui. A quel punto si scopre che i capi d'imputazione che contestavamo a noi stessi sono molto meno gravi di quanto credevamo. A volte, poi, spariscono del tutto.
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Poiché scrivo queste mie interpretazioni anche per le persone che non sono pratiche di psicologia del profondo, è il caso di aggiungere che i capi d’imputazione che contestiamo a noi stessi non sono accessibili alla coscienza senza un adeguato lavoro sui sogni perciò è inutile cercare di farli affiorare con un semplice lavoro d’introspezione razionale “a freddo”.
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Tornando al sogno in questione, la paziente sta cominciando a percepire e assaporare i primi segni di uscita dalla depressione. Per adesso sono soltanto brevi attimi, ma per lei si tratta comunque di un’esperienza nuova che le consente di prospettarsi il seguito dell’analisi come un percorso promettente.

24 aprile 2009

Sogno n. 71

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C'erano stati dei morti ed io ne ero stata ritenuta direttamente responsabile. A quel punto so che verrà a prelevarmi un frate per punirmi, ma non so dove nascondermi perché sto in una casa in cui tutte le porte sono senza chiavi.... il frate arriva.... sento che non ho più difese.

Interpretazione

I sensi di colpa – nel caso di questa paziente dovuti alle pulsioni aggressive, ma in altri casi potrebbero essere anche di natura sessuale o altro - stanno arrivando al momento della resa dei conti. Il frate è il simbolo dell'autorità morale che giudica, condanna e punisce. Per molti anni le difese hanno retto, ma adesso stanno crollando e la sognatrice ha la sensazione di non avere più nessuna possibilità di scampo. Non è vero, ma lei vive la situazione in questo modo.
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Questo è un momento molto delicato dell'analisi perché bisogna evitare il rischio di interruzione non concordata della terapia. Interruzione che sarebbe da attribuire alla paura che induce a ricostituire le difese. Nello stesso tempo, però, bisogna trovare il modo di convincere il paziente che può farcela, che possiede le risorse necessarie per interrompere la fuga, per fermarsi, girarsi e guardare in faccia ciò che fino a quel momento è stato considerato temibile. Solo a quel punto si scopre che la paura era infondata. Di più, si scopre che si trasforma in risorse preziose.
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Volendo usare un gergo automobilistico si potrebbe dire che in questa fase dell'analisi il terapeuta deve lavorare alternativamente di freno e di acceleratore. Il dosaggio di queste due azioni non è facile perché richiede contemporaneamente sensibilità ed esperienza. Quest'ultima può essere acquisita con il tempo. La sensibilità, invece, al massimo può essere affinata.... se ce l'hai!

16 aprile 2009

Sogno n. 70

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Stavo scappando spaventata, ma non dalla situazione esterna bensì da quello che poteva venire fuori dal mio stesso interno.

Interpretazione

Ecco spiegata - meglio che in tanti trattati specialistici, pesanti ed ostici - la ragione per la quale l'analisi incontra tante resistenze e dura così a lungo: abbiamo la sensazione di avere dentro il Male, il Mostro, la Belva, il Diavolo, ecc. perciò abbiamo paura che questi contenuti profondi possano emergere, venire fuori e farci perdere il controllo di noi stessi. Basta che abbassiamo la guardia anche di poco e subito compare l'angoscia. Gli attacchi di panico sono prodotti da questo meccanismo psicologico.
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Se si ha sufficiente costanza, però, si finisce con lo scoprire che dal nostro interno non emergono mostri, ma incredibili e insospettate risorse. Sensa considerare, poi, che scappare non serve quando la causa della nostra paura risiede dentro di noi: meglio affrontarla e rendersi conto che non ha motivo di essere.

4 aprile 2009

Sogno n. 69

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Sono all'interno di una sezione del mio partito, con altre persone. Stiamo aspettando una possibile aggressione dall'esterno. Mi chiedo cosa ci stia a fare io lì, a più di 40 anni.... e che senso abbia per me fare queste cose da ragazzi.

Interpretazione

L'inconscio di questa persona sa perfettamente quello che invece sfugge alla sua parte cosciente cioè che nella vita si comporta da adolescente pur avendo raggiunto da un bel po' l'età adulta.
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In precedenza l'inconscio aveva già mandato a questa persona un altro messaggio dello stesso tenore (sogno n. 25). Possiamo interpretare questa duplicazione del messaggio come un chiaro segno che il problema non è stato ancora superato del tutto. Tuttavia un miglioramento della situazione c'è stato: là si parlava del girello di un BAMBINO, qui si parla di un comportamento da RAGAZZI. Anche se ancora insufficiente, c'è stata una crescita.

29 marzo 2009

Sogno n. 68

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Percorro in auto una strada completamente ricoperta di terra scavata di recente. Noto che riesco a procedere lo stesso anche se c'è questa terra. Poi, all'improvviso, mi rendo conto che i lavori sono stati terminati e che il fondo stradale è fatto di asfalto ben messo. Mi rendo anche conto che il lavoro è stato fatto di notte.
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Io credevo che la terra fosse ancora tutta lì, invece mi sbagliavo. La cosa mi meraviglia, ma è proprio così.

Interpretazione

Abbiamo già incontrato un sogno analogo a questo (n. 49), ma ho voluto inserirlo lo stesso perché qui sono presenti alcune varianti di notevole interesse. Primo, in questo sogno c'è un coinvolgimento più diretto e personale in quanto il sognatore passa proprio sopra la terra smossa e non si limita a guardarla da lontano come invece faceva la sognatrice dell'altro sogno. Secondo, anche se più coinvolto, il sognatore riesce ugualmente a conservare la capacità di muoversi. Terzo, la conclusione dei lavori viene scoperta all'improvviso e con meraviglia.
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In analisi può capitare anche questo, si aspetta ansiosamente e a lungo la soluzione dei propri problemi, poi la soluzione arriva all'improvviso, quando uno meno se l'aspetta.
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Prendiamo atto, ancora una volta, che il lavoro di sistemazione è stato fatto di notte cioè nell'inconscio. Siamo lontani mille miglia dalla convinzione che invece di solito ci portiamo dentro di poter trovare la soluzione dei nostri problemi utilizzando solamente la parte RAZIONALE del nostro cervello.

23 marzo 2009

Sogno n. 67

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.... Poi mi trasformo in due chicchi d'uva attaccati tra loro, uno è la parte superiore del corpo, l'altro quella inferiore, ma la parte che sta in mezzo è vuota. Mi sento moribonda, malata in questa parte mancante.

Interpretazione

L'abitudine di dividere l'essere umano in tre parti è millenaria: pensiero, emozioni, istinti. Queste tre aree sono localizzate nel corpo anche spazialmente, in alto, in mezzo, in basso cioè la testa, il torace, le viscere (infatti diciamo, per esempio: "È stata una reazione viscerale").
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La sognatrice sentiva che in lei queste tre parti non erano fuse armoniosamente in modo da formare una unità. Sentiva che le mancava la parte che si riferisce alle emozioni e viveva questa condizione come una malattia, addirittura come un essere vicina alla morte.
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Lei aveva preso le distanze dalle emozioni nella speranza (illusoria) di proteggersi da quelle spiacevoli. Il risultato era stato, invece, quello di cadere in una depressione molto forte, tanto da trascorrere giorni interi sdraiata sul letto con le finestre della camera chiuse, e al buio. Tutto questo si era verificato nel mese di agosto, con il caldo che contraddistingue questo periodo dell'anno perciò possiamo immaginare lo stato di malessere profondo in cui si trovava.
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Si potrebbe anche aggiungere che il sogno parla di due chicchi d'UVA, frutto immediatamente associabile al vino, all'energia, all'eccitazione, al piacere, al perdere le inibizioni. Lei infatti aveva rapporti sessuali, ma li viveva solo a livello mentale e fisico, senza nessun coinvolgimento emotivo.

19 marzo 2009

Sogno n. 66

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Decido di uscire di casa e sto percorrendo il corridoio che conduce al portone. Nel fare questo passo davanti alla porta della camera da letto dei miei genitori e, siccome è socchiusa, vedo papà che sta spogliando mamma con lo scopo evidente di fare l'amore con lei. Allora penso: "Mamma è ancora una donna desiderabile, beato papà che 'se la cucca'. Ma, d'altra parte, se non se la cucca lui, chi dovrebbe cuccarsela?". Dopo avere fatto questa riflessione proseguo verso il portone di casa per andare fuori.
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Interpretazione
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Il sogno illustra in modo perfetto il superamento del complesso di Edipo (per chi non lo sapesse, si tratta dell'attrazione che un figlio prova verso la madre. L'equivalente per la figlia si chiama "complesso di Elettra").
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Adesso infatti il sognatore non ha più difficoltà a riconoscere che la madre "appartiene" al padre perciò è giusto che faccia l'amore con lui. La competizione con il padre per possedere la madre è finita e lui oramai è diretto verso il mondo esterno (sta uscendo di casa) dove incontrerà altre donne sulle quali indirizzare il suo desiderio sessuale.
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Questi discorsi suscitano perplessità e disagio in molte persone, lo so, ma di fronte a sogni espliciti come questo le perplessità dovrebbero scomparire. Qui infatti non compaiono "simboli" la cui interpretazione può legittimamente lasciare scettici o increduli. Qui le cose appaiono senza mascheramenti simbolici cioè per quello che sono.
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Per rendere più convincente l'interpretazione aggiungo che lo stesso paziente aveva fatto in precedenza sogni in cui era lui a "possedere" la madre.
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A me non piacciono le dispute teoriche basate sui bizantinismi e sulle "sofisticherie" astratte perciò qui sotto riporto quattro racconti scritti da un bambino di sei anni che dimostrano al di là di ogni ragionevole dubbio l'ostilità che un figlio può nutrire nei confronti del proprio padre (nei quattro racconti: il bandito, il cattivo, il cane cattivo, il leone, l'elefante cattivo) a causa della competizione per il possesso della madre (nei racconti: la leonessa bellissima):
  1. Il paracadute

    C'era una volta un signore che era un bandito e questo bandito aveva un cane e quel cane era molto cattivo. Un giorno il bandito si lanciò pensando di avere il paracadute ma non ce l'aveva e morì.
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  2. Senza titolo

    C'era una volta un cattivo che stava facendo un combattimento con un topo. Si scaricò una tempesta e il cattivo morì.
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  3. Il leone

    C'era una volta un leone che aveva una cuccia. La leonessa moglie era molto bella ma il leone era invidioso della sua bellezza. Era una giornata splendida e il leone, distratto per la contentezza di questa giornata, si buttò nel fiume e affogò.
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  4. Racconto di un castello e di un cattivo

    C'era una volta un cattivo che abitava in un castello e aveva un elefante che era molto cattivo. Un giorno si riposò sopra una botola che si aprì e lui cadde dentro.

Nei racconti è da notare la presenza dei seguenti elementi:

  • Una figura di sesso maschile che è sempre CATTIVA (il padre).
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  • Questa figura fa sempre una brutta fine, muore, affoga, cade dentro una botola (pulsioni aggressive rivolte verso il padre).
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  • La differenza nelle dimensioni che rimanda subito a quella esistente tra un uomo-padre e un bambino-figlio: un uomo combatte con un topo; un leone o addirittura un ELEFANTE la cui imponenza esprime, oltre che le dimensioni fisiche, anche l'intensità della cattiveria perché è evidente che la cattiveria di un elefante è più pericolosa di quella che può manifestare ad esempio una gallina o un gatto.
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  • A fronte delle caratteristiche tutte negative possedute dalla figura maschile, spicca invece la bellezza della figura femminile (la leonessa) che è ribadita due volte nella stessa riga.

15 marzo 2009

Sogno n. 65

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Ci sono tanti ragazzi, in particolare vedo un mio vecchio compagno di scuola. Mi sdraio sul letto, nuda e pronta a ricevere il suo pene. Lui mi penetra ed io sento dentro di me una cosa fredda, allora lo allontano con le mani per guardare il suo pene e vedo che lui, nell'orifizio dal quale esce l'urina, aveva infilato un proiettile con la punta rivolta contro di me. La faccenda mi sembra molto strana, ma vedo che anche tutti gli altri ragazzi hanno questo proiettile infilato nel pene.

Interpretazione

Per l'interpretazione vedere il sogno precedente. Qui possiamo capire bene il motivo per il quale il linguaggio onirico può associare il pene alle armi da fuoco quando il rapporto sessuale viene vissuto come "aggressione violenta". Quando invece questo rapporto viene vissuto in modo positivo, al posto delle armi da fuoco potremmo trovare, per esempio, un tubo di gomma dal quale esce un getto d'acqua che innaffia e fa crescere le piante.

12 marzo 2009

Sogno n. 64

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Suonano alla porta di casa mia e io vado ad aprire. Non faccio in tempo a socchiudere la porta che subito si infila dentro un braccio peloso che tiene una pistola puntata contro di me.
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Interpretazione

Il sogno è stato fatto da una donna che in una delle primissime sedute mi aveva detto: "Tutta la mia vita è stata una rincorsa inutile all'orgasmo". Lei spiegava questo insuccesso dicendo: "Non ho mai incontrato l'uomo giusto", ma il motivo vero è rivelato da quanto avviene nel sogno: la porta di casa è il simbolo dell'altra porta, la vagina, e il braccio che entra è il simbolo del pene nell'atto di penetrare nella vagina.
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Questa donna percepiva la penetrazione come violenza e come atto "animalesco" (il braccio era peloso) quindi non ci si può meravigliare che non riuscisse a provare piacere nel rapporto sessuale.
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Alcune donne contesteranno questa interpretazione dicendo: "Non è colpa della donna se molti uomini fanno l'amore come animali!". Questo può essere anche vero in molti casi, ma nel caso in questione l'obiezione viene a cadere in quanto la sognatrice aveva avuto rapporti sessuali con MOLTI uomini quindi era altamente improbabile che proprio TUTTI si fossero dimostrati non all'altezza.della situazione.
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Alle donne alle quali verrà in mente l'obiezione di cui sopra consiglio di leggere un libro scritto da una donna (quindi niente fallocrazia) che racconta la propria analisi e dà una spiegazione molto convincente del vissuto femminile descritto in questo sogno, vissuto che è comune a molte donne:
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"Le parole per dirlo", Marie Cardinal, Bompiani.
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Nel prossimo sogno, di un'altra donna, il significato è ancora più esplicito, quindi non equivocabile o contestabile.