22 dicembre 2009

Sogno n. 109

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Sono in un cantiere sotterraneo e sto controllando che i lavori vengano effettuati in conformità alle leggi vigenti (io sono una vigilessa urbana). Non riesco a vedere bene i lavori in corso perché vengono compiuti in una zona in penombra. Comunque sono iniziati da pochi giorni quindi non può esserci granché da contestare.
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Mi rivolgo al direttore dei lavori e gli dico di rigare dritto altrimenti sequestrerò tutto il cantiere.Poco più avanti, a livello del terreno, ci sono delle vasche contenenti cemento liquido mescolato ad altro materiale. Il direttore dei lavori mi invita a metterci dentro le gambe dicendo che solo in questo modo potrò controllare se i lavori eseguiti sinora sono conformi alle leggi vigenti.

Interpretazione

I lavori in un cantiere SOTTERRANEO rappresentano il lavoro che si fa sull’INCONSCIO nel corso di una psicoterapia. Il sogno offre un altro esempio dell'atteggiamento sbagliato che all’inizio di un’analisi la coscienza assume spesso nei confronti dell'inconscio cioè la pretesa di CONTROLLARLO e perfino di punirlo se non si comporta bene. Va da sé che in questa fase la coscienza pretende anche di fissare i criteri in base ai quali stabilire ciò che è bene e ciò che è male. Altro atteggiamento sbagliato!
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I lavori sono iniziati da pochi giorni - l’analisi è cominciata da poco - e vengono compiuti a livello non del tutto cosciente (in una zona in penombra).
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Il direttore dei lavori potrebbe essere l’analista e l'invito ad immergere le gambe nel cemento forse equivale all'invito a ridurre le distanze tra coscienza ed inconscio e a prendere un contatto diretto con i contenuti che si trovano nel profondo.

17 dicembre 2009

Sogno n. 108

Entro in un negozio dove vendono gonne fantasia che mi piacciono moltissimo. La commessa me ne fa scegliere una e mi dice di provarla. Io so che non può entrarmi perché sono troppo grassa, ma la commessa insiste ed allora provo la gonna anche se prevedo il dispiacere che proverò tra poco. La gonna, invece, non solo mi entra, ma è addirittura più grande di qualche taglia. Sono sbigottita e al settimo cielo. Scelgo un'altra gonna ancora più bella e esco dal negozio molto felice.
Poi vado in chiesa e incontro una suora. Le chiedo cosa bisogna fare per entrare nel coro, se bisogna frequentarlo sempre. Lei mi spiega che è difficile entrare e mi porta in una stanza dove stanno le ragazze del coro che indossano la divisa del collegio del Sacro Cuore. La suora mi spiega che le ragazze vivono lì, sono molto serie e pregano molto. Allora capisco che io non posso far parte di quell'ambiente perché la vita che conduco è meno seria di quella delle ragazze e resto delusa e amareggiata.
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Per l'interpretazione vedere i due sogni precedenti.

Sogno n. 107

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Sto parlando con una ragazza che è molto diversa rispetto a me. Io sono grassa, non ho un filo di trucco e indosso gonna e camicia, semplicemente, mentre lei è magra, truccata, con i tacchi alti e indossa una gonna corta a balze. La cosa strana è che, mentre parlo con lei, metto a confronto le due ragazze e scopro che sono sempre io, ma divisa in due persone. Io sono molto religiosa, seria, posata, parlo sempre con tono pacato. Lei invece è molto mondana, frequenta molti amici, va alle feste. Infatti mi dice che sta uscendo. Poiché ho paura che possa mettersi nei guai e cadere in peccato, le faccio la predica, ma lei si scoccia, non vuole stare a sentirmi e se ne va. Io resto lì e penso che le due ragazze non potranno mai mettersi d'accordo perché quella religiosa è più forte, quindi avrà sempre la meglio.
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Per l'interpretazione vedere il sogno precedente.

Sogno n. 106

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Sono in collegio. Entro nella spogliatoio per cambiarmi. Sono già svestita quando ad un tratto la stanza si trasforma in un ascensore che comincia a muoversi. Ho paura che si fermi di colpo, che si apra la porta, che entri qualcuno e mi veda nuda. E infatti è proprio quello che succede, la porta si apre ed entrano alcune ragazze. Sono contenta che siano entrate, a quel punto non ho più paura. Dal corridoio, però, due ragazzi ci minacciano, dicono che entreranno e violenteranno due di noi. Noi cerchiamo di chiudere la porta, ma questa è uscita dai cardini quindi i ragazzi entrano senza difficoltà. Siamo tutte svestite e due di noi fanno l'amore con i ragazzi senza fare resistenza.
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Io, che all'inizio avevo paura di essere violentata, ci rimango molto male perché penso che non sono stata scelta per colpa del mio fisico brutto e grasso. Allora mi butto su uno dei ragazzi e lo seduco. Ci tocchiamo i corpi con tanta passione, sono in estasi, non ho mai passato momenti così belli in vita mia. Dopo, però, mi reco da un frate che so essere molto severo. Ho voglia di piangere per il peccato commesso e rimprovero il frate perché non era lì a darmi le botte e ad impedirmi di peccare. Vorrei provare un dolore forte come quello che provavo qualche anno fa quando “mi toccavo”, ma una parte di me che mi fa paura rifiuta di sentirsi in colpa, anzi considera l'accaduto come una cosa naturale.
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Il frate vuole sapere tutto per filo e per segno e non fa altro che ripetere che è una grossa colpa. Sono confusa perché le sue parole non riescono a suscitare in me nessun pentimento.

Interpretazione

Il sogno mette in scena il conflitto tra desideri sessuali e Super-Io (frate, giudice interiore).
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Il seguito dell'analisi permise di accertare che questa giovane donna era ricorsa all’espediente di
diventare obesa per non trovarsi in situazioni a rischio dal punto di vista delle tentazioni sessuali. Lei pensava inconsciamente che il grasso che portava addosso la rendesse sessualmente indesiderabile e questo la faceva sentire al sicuro rispetto a quelle tentazioni.
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La paziente era venuta in analisi perché veniva assalita da un'angoscia apparentemente inspiegabile appena una della tante diete intraprese cominciava a farle perdere qualche chilo. L’angoscia era dovuta al fatto che il dimagramento produceva in lei la sensazione che si assottigliasse la barriera difensiva nei confronti delle tentazioni sessuali.
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All'epoca del sogno lei era ancora vittima dei sensi di colpa, ma il potere del Giudice interno non era più assoluto e crudele come una volta. Era confusa e meravigliata per il suo nuovo modo di vivere la propria sessualità, perfino impaurita da questa sua parte che rifiutava di sentirsi in colpa e addirittura considerava naturale il sesso, ma oramai la difesa nevrotica si stava sbriciolando e lei in seguito diventerà capace di avere una vita sessuale normale.
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Prima di raggiungere questo traguardo, però, dovrà passare attraverso le tappe intermedie rappresentate dai due sogni che seguono e che non interpreterò perché credo non ce ne sia bisogno.

13 dicembre 2009

Sogno n. 105

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Sulla terrazza di casa mia si condensa della nebbia che a poco a poco prende le sembianze di una donna che mi assomiglia. Io chiudo la finestra per non farla entrare, ma la nebbia si espande e si avvicina, sta occupando tutto lo spazio. Io assisto sbalordita e spaventata. I cardini della finestra sono rotti e quindi la nebbia potrebbe entrare da lì.
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Aspetto a lungo ma non succede niente. Poi il cielo torna sereno e io scendo in paese, sono tranquilla, la paura della donna mi è passata.

Interpretazione
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La sognatrice - una giovane - fece spontaneamente questa riflessione durante la seduta: "Io ho paura di diventare donna, cioè adulta, perché una donna adulta ha una vita sessuale attiva".
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Si capirà meglio questa riflessione se dico che la ragazza aveva ricevuto, in famiglia e nel collegio di suore dove aveva studiato, un'educazione che definire sessuofobica è troppo poco.
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La prima reazione della sognatrice è quella dettata-imposta dall'educazione ricevuta cioè di spavento, chiusura e fuga. Nel finale del sogno però la ragazza riesce a superare questa paura di diventare donna perché si rende conto che non accade niente di terribile come temeva, il cielo torna sereno e lei è tranquilla.
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Da notare due cose: la figura di donna si forma "poco a poco" il che significa che il processo di crescita da bambina a donna è graduale; il tutto avviene non su un balcone che può stare a qualsiasi piano, ma sulla "terrazza" della casa della sognatrice cioè nella parte "alta" del fabbricato. Poiché nei sogni la casa rappresenta spesso la personalità di chi sogna, se ne deduce che la trasformazione di cui parla il sogno si sta verificando nella parte CONSCIA che noi istintivamente collochiamo in "alto" rispetto all'inconscio.
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Concludo dicendo che questa trasformazione-crescita si trasferì "a poco a poco" anche nella vita da sveglia della sognatrice.