4 settembre 2015

Sogno n. 303 (bis)



C’è un uomo in un cantiere (forse sono io). È rimasto bloccato perché è finito vicino alla corrente ad alta tensione perciò rimane fermo per non essere fulminato. Poi si sposta in un altro punto, ma anche lì c’è lo stesso pericolo.

Successivamente quell’uomo sta su un balcone e c’è del pericolo anche lì, però riesce lo stesso ad entrare nel palazzo dove si trova improvvisamente davanti Andreotti. È una sorpresa, ma si tratta di casa sua. Lui chiama un servo per farmi cacciare, ma alla fine si chiarisce tutto e non succede niente.

Interpretazione

Il cantiere rappresenta il lavoro che si compie durante l’analisi. La corrente ad alta tensione è il pericolo rappresentato da emozioni molto forti che stanno emergendo e che bloccano il paziente. Andreotti (come ogni persona che possiede autorità) è la figura del padre perciò è molto probabile che quelle emozioni siano legate a lui. 

Per il momento, il sogno non specifica la natura di queste emozioni, si limita a segnalarne la comparsa. In ogni modo, il lato positivo è rappresentato dal fatto che alla fine si chiarisce tutto e non succede niente. Come dire che la paura della corrente ad alta tensione era ingiustificata in quanto non c’era nessuna alta tensione, ma solo una intrusione nell’area psichica occupata dall'immagine del padre. Intrusione che però si risolve e appiana con facilità.

Vale la pena di sottolineare il passaggio, all'interno di uno stesso sogno, da una situazione di estremo pericolo percepito dal sognatore - alta tensione, rischio di essere fulminato - alla situazione conclusiva in cui si chiarisce tutto non succede niente di preoccupante. È quello che si verifica di solito nelle analisi.