12 ottobre 2017

Sogno n. 326



Cammino per strada e intorno a me ci sono delle persone. Mentre cammino scoreggio e faccio la cacca, un pezzo di cacca lungo e grosso. Mi vergogno tantissimo e guardo in giro per vedere se qualcuno mi ha visto. 

Allora prendo un pezzo di giornale, raccolgo la cacca e cerco un posto dove gettarla. Entro in un grande complesso di cessi e ne cerco uno libero, ma sono tutti occupati. Quelli che non sono occupati sono in riparazione. Mi meraviglio e protesto: "È mai possibile che, con tanti cessi, non ce ne sia uno libero e che tutti gli altri siano in riparazione?".

Interpretazione

La differenza che distingue questo sogno dal precedente è rappresentata solo dal fatto che qui il sognatore cerca di nascondere il suo "sporco" mentre sopra la sognatrice non ci prova nemmeno. 

Nota marginale: l'entità dello "sporco" qui sembra essere maggiore, sia perché ne vengono specificate le dimensioni, sia perché è di natura doppia, solida e gassosa.

In una casa (persona del sognatore) il cesso è il luogo deputato alla pulizia del corpo cioè all’eliminazione dello sporco perciò è un simbolo perfetto per indicare la seduta di analisi in cui, tra le altre cose, si compie un’analoga operazione di “alleggerimento”.

Il fatto che i cessi siano tutti occupati o in riparazione, in un primo momento potrebbe far pensare ad una impossibilità-difficoltà incontrata dal paziente nell’operazione di pulizia durante le sedute. L'impedimento dei cessi inagibili, però, il paziente lo incontra DOPO essersi liberato in pubblico. Significa sia che a livello inconscio lui si rende conto che il suo comportamento arreca fastidio alle persone in mezzo alle quali vive, sia che attribuisce all'analisi/analista non la responsabilità del suo comportamento, ma l'impossibilità di liberarsene DOPO averlo messo in atto. 

La natura specifica e precisa di questo impedimento non è facilmente individuabile. Forse lui pensa che l’analista è troppo assorbito dal lavoro con gli altri pazienti e di conseguenza non gli dedica uno spazio e un tempo dedicati esclusivamente alla sua persona.  

Altro livello interpretativo: il paziente non chiede all'analisi di liberarlo dal comportamento sconveniente, ma solo dagli EFFETTI che esso produce.