Ricevo e pubblico:
Vorrei proporti un
sogno che da piccola facevo sempre e che, verso gli otto anni, per fortuna ha
smesso di assillarmi. Se avrai tempo e voglia di interpretarlo te ne sarò
grata. Senza fretta, naturalmente! La mia è solo una curiosità perciò, se
ci sono persone con più urgenza di sapere il significato dei propri sogni,
aspetterò volentieri.
Ciao e grazie.
Questa è la situazione
"tipo" alla quale arrivavo sempre durante i sogni:
Mi trovavo dentro una
piscina vuota. Ero nella parte più profonda, quella
riservata agli adulti. Nella realtà quel lato di solito non supera i 6-7 metri di altezza. Nel sogno invece
era alto almeno 15 metri. Volevo
uscire ma non potevo raggiungere la scaletta perché stava troppo in alto. Per uscire sarei dovuta
passare da quella specie di dislivello che divide la zona con acqua bassa da quella con acqua alta. La cosa strana è che nel sogno non ci
provavo mai perché mi svegliavo sempre prima.
Quello che mi
spaventava era trovarmi fra quelle pareti azzurre e alte. Mi opprimeva sapere
che da un momento all'altro avrebbero potuto riempire le vasche e l'acqua sarebbe uscita con un getto violento da quelle
bocchette verdi che stavano in alto sui lati, oppure dai bordi rientranti
che ci sono nei lati delle piscine (a dire il vero,non so come facciano nella
realtà a riempire d'acqua una piscina).
Non avevo paura di
affogare perché nel sogno sapevo nuotare (come nella realtà). Il mio era
piuttosto un senso di oppressione, quasi di claustrofobia (anche se nella
realtà non ne ho mai sofferto). Ero proprio atterrita da quell'idea, infatti mi
svegliavo sempre ancora prima di provare a uscire.
Una variante del sogno
era che stavo facendo il bagno nella piscina e questa iniziava a svuotarsi così velocemente che non
facevo in tempo ad uscire. Mi angosciava l’idea di finire sul fondo della vasca
senza l'acqua che sembrava quasi mi proteggesse, ma non so
da cosa. In ogni modo, mi svegliavo prima che la vasca si svuotasse.
La sensazione
opprimente era sempre quella prodotta dalle alte pareti azzurre, dal non sapere
come uscire e dall'idea dell'acqua che rientrava. Devo dire che l'impressione che
mi faceva quel sogno era talmente tanta che ancora adesso, se vedo una piscina vuota, mi incuriosisce molto ma… preferisco
starle lontano!
Interpretazione
Come spesso accade nei
sogni, l'acqua rappresenta le emozioni e l'inconscio.
Poiché si tratta di una
PISCINA, possiamo aggiungere che il sogno si riferisce all'inconscio PERSONALE
e non a quello COLLETTIVO in quanto una piscina esprime l'idea di una quantità d'acqua LIMITATA, a differenza del mare che invece rappresenta la TOTALITÀ dell'inconscio.
La piscina è anche un luogo in cui l'acqua ci appare meno pericolosa che in mare, non solo perché ce n'è di meno, ma anche perché si può
contare sulla presenza di qualcuno quindi sul suo aiuto. Nel tuo sogno sembra
non esserci nessuno oltre te, ma questo non toglie che la condizione di una
persona che si trova in una piscina sia meno disperata di quella di chi sta in mare aperto.
L'ACQUA-EMOZIONi
produce in te un doppio effetto: da un
lato senti che ti protegge, dall'altro ti spaventa l'idea che da un momento
all'altro possa tornare affluendo con violenza. Direi che si tratta di un modo
efficacissimo di rappresentare l'effetto ambivalente prodotto in noi dalle
emozioni. Quelle "buone" ci fanno sentire a nostro agio mentre quelle "cattive" ci spaventano e
così fanno scattare il meccanismo di difesa chiamato RIMOZIONE: le emozioni scompaiono dal piano cosciente,
ma continuano ad essere ben presenti nella nostra psiche e generano quel tipo
particolare di paura che è l'ANSIA, cioè la paura senza un pericolo visibile
che la giustifichi. In effetti per noi il pericolo esiste davvero, anche se non
lo vediamo. Si tratta delle emozioni "cattive" che
"spingono" per riaffiorare al livello della coscienza e che possono ritornarvi
in qualsiasi momento.
Ti trovi nella parte
della piscina riservata agli adulti cioè quella in cui l'acqua è ALTA: la vita ti ha costretto a vivere esperienze troppo
forti per una bambina perciò le emozioni in ballo sono molto forti.
Non cerchi di passare
nella parte in cui l'acqua è bassa perché ti svegli prima di poterlo fare: il trauma
psichico che hai subito è stato così intenso da impedirti il ritorno alla
condizione di esistenza più appropriata per una bambina.
Colpisce nel sogno la
completa assenza di altre persone. Evidentemente non hai avuto qualcuno al
quale poterti appoggiare e chiedere aiuto.
Le emozioni alle quali
si riferisce il sogno sono state molto forti, ma non si è trattato di una
esperienza distruttiva. Infatti non affoghi. Non hai nemmeno la paura di
affogare. E verso gli otto anni di età hai smesso di fare quel sogno.
Evidentemente sei riuscita a superare quel punto critico della tua esistenza.
Di quali emozioni si tratta? Il sogno non lo dice.
Il fatto che il sogno fosse ricorrente ci permette di capire che era l'espressione di una situazione esistenziale permanente quindi non risolta, almeno fino ai tuoi otto anni.
2 commenti:
Ciao Romano,
la paura dello svuotamento della piscina mi fa pensare al parto, quando si esce da una situazione protetta nel liquido amniotico e si arriva nel mondo reale. Mi fa pensare alla paura di entrare nel mondo reale, di crescere.
Leggo solo adesso il tuo commento che aggiunge un'altra possibile interpretazione del sogno. C'è da tenere presente che in questo caso l'acqua ha una valenza doppia: da un lato "protegge" come fa il liquido amniotico, ma dall'altro rappresenta una minaccia che terrorizza. Chi ha familiarità con l'interpretazione dei sogni, del resto, sa benissimo che i simboli onirici (ma non solo quelli) possiedono spesso e contemporaneamente significati diversi o addirittura opposti. Da un punto di vista logico può sembrare una contraddizione, ma psicologicamente non lo è. Per capire bene la differenza possiamo pensare a questo esempio concreto: da un punto di vista strettamente logico, dolce e amaro si escludono a vicenda, ma in un barattolo possono esserci sia il caffè macinato sia lo zucchero.
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